Di dolci fritti è piena la nostra tradizione gastronomica, ma non solo la nostra: anche le cucine estere contano tante delizie zuccherose e croccanti. Ecco una selezione dei migliori dolci fritti, tutti da provare.
Dai bomboloni alle graffe napoletane, dai churros spagnoli alle seadas sarde: di dolci fritti ne è pieno il mondo, non solo la grande tradizione gastronomica italiana. Si tratta di autentiche delizie che mettono insieme tutta la bontà del classico dolce, con l'elemento stuzzicante della frittura: a volte croccanti, a volte morbidi, sono una gioia per occhi, naso e palato. Ma quali sono i principali dolci fritti della cucina italiana e internazionale?
La risposta non è semplice e, a primo acchito, ci verrebbe da dire le chiacchiere, che si fanno allo stesso modo in tutta Italia, sebbene siano chiamate con nomi diversi: stessa cosa vale per le castagnole, che però sono chiamate allo stesso modo in tutto lo Stivale. Ma non sono gli unici dolci famosi in patria e all'estero: basti pensare al cannolo siciliano, che è sì farcito, ma solo dopo aver fritto la cialda. Altro dolce fritto molto famoso è la zeppola: ce ne sono varianti praticamente in tutto il Sud Italia, fra cui la versione più famosa, ovvero le zeppole di San Giuseppe. E ancora le seadas sarde: due sottili disco di pasta che racchiudono del formaggio leggermente acidulo e che vengono fritti, prima di essere arricchiti con zucchero o miele. E, ancora, dalla Campania, la ricetta degli angioletti con crema al cacao. Naturalmente, è Carnevale a raccogliere la gran parte dei dolci fritti italiani.
Tante anche le proposte dall'estero: fra i più famosi churros, tipico street food spagnolo, i donuts americani, ma anche krapfen e french toast, ideali anche per colazione, o il gelato fritto cinese. E poi le idee più creative, come ad esempio la ricetta delle banane fritte, perfetta per ingolosire i più piccoli, oppure quella crema fritta. Non ti resta che scegliere una o più ricette di dolci fritti da provare e iniziare a riscaldare l'olio.
Le graffe sono delle soffici ciambelle dolci, fritte e ricoperte di zucchero, tipiche della pasticceria napoletana, realizzate con un impasto a base di patate, farina, lievito e burro, che risulta morbidissimo grazie proprio all’aggiunta di patate lesse e alla doppia lievitazione.
I bomboloni sono delle brioche fritte dalla consistenza sofficissima e carnosa, con un cuore strabordante di crema al cioccolato, pasticciera o confettura di frutta. Conosciuti anche come "bombe", proprio per l'esplosione del ripieno che avviene al momento del morso, sono dei dolci irresistibili per grandi e piccini, ancor di più se consumati ben caldi.
Le seadas, o sebadas, sono i celebri dolcetti fritti tipici della cucina sarda. Diffusi in tutta l'isola, vengono realizzati con una sfoglia a base di farina di semola, strutto e acqua, farciti con il pecorino sardo – che deve essere molto fresco e leggermente acidulo –, ritagliati in forma di raviolo e poi fritti in olio bollente. Come da tradizione, vengono cosparse con il miele locale di corbezzolo, di colore scuro e leggermente amarognolo, e si gustano ben calde e filanti. Il sapore caratteristico del formaggio contrasta piacevolmente con quello agrumato della scorza di limone, per una delizia irresistibile e molto amata da sardi e turisti che, una volta arrivati in Sardegna, non vedono l'ora di assaporarla.
I cannoli siciliani sono uno dei dolci simbolo della pasticceria siciliana, tra i più conosciuti e amati al mondo insieme alla cassata, alle paste di mandorla e alle iris. Si tratta di sottili cialde di pasta fresca all'uovo, aromatizzata al marsala, avvolte negli appositi cilindri di acciaio e fritte in abbondante olio di semi (oppure nello strutto, come esige la tradizione più rigorosa). Quando le cialde saranno ben dorate e avranno sprigionato in cottura le caratteristiche bolle, si scolano, si farciscono con una crema di ricotta arricchita con gocce di cioccolato fondente e poi si guarniscono con canditi, granella di pistacchi e altre gocce di cioccolato. Venivano preparati tradizionalmente per il Carnevale, ma oggi è possibile gustarli in qualunque momento dell'anno e in tutte le occasioni di convivialità.
Le frittelle del luna park sono uno street food, semplice e goloso, che farà tornare bambini sin dal primo assaggio. Si tratta di dolcetti fritti di pasta lievitata, cosparsi di zucchero, onnipresenti tra le bancarelle delle sagre paesane e nei parchi di divertimento, da cui prendono il nome.
Il latte fritto è un dolcetto tipico siciliano, che si prepara tradizionalmente in occasione del Carnevale. Si tratta di golosi bocconcini aromatizzati con scorza di limone che, una volta passati negli albumi montati a neve e nel pangrattato, vengono fritti in olio di semi bollente: il risultato è croccante all'esterno e tenero al cuore, una golosità perfetta da preparare in occasione di una festicciola a tema, una merenda tra bimbi o una cena con gli amici.
I churros (che in italiano significa "frittella") sono dolci dalla forma cilindrica e allungata tipici della cucina spagnola, in particolare di Madrid, e latino-americana, che si preparano con una pastella, fatta con farina, acqua e sale che, una volta fritta, viene spolverizzata con lo zucchero.
Gli angioletti con crema al cacao sono degli irresistibili dolcetti fritti tipici della tradizione partenopea. Di origine povera, nati in casa per non buttare gli avanzi di pasta della pizza, ben presto si conquistano un posto d'onore anche sulle tavole di ristoranti e pizzerie locali. Realizzati con l'impasto della pizza, modellati a piccoli cilindri e poi fritti nell'olio bollente, vengono passati nello zucchero semolato e poi serviti caldissimi con una golosa crema al cacao. Ma attenzione: uno tira l'altro. Ecco come preparare gli angioletti con crema al cacao senza sbagliare un colpo.
I french toast sono una preparazione americana, anche se il nome potrebbe suggerire un'origine francese, e si mangiano per colazione o durante un brunch. Secondo la ricetta originale, le fette di pan brioche si immergono in un composto di uova e latte, fritte e, infine, servite con frutta, marmellata o, addirittura, nutella. Il risultato è stupefacente e in ogni nazione viene preparato in modo diverso: in Francia si chiama pain perdu e si serve con frutta e panna acida e, in Gran Bretagna, è conosciuto anche col nome di eggy bread.
La cicerchiata è un dolce di Carnevale tipico dell'Abruzzo, del Molise e delle Marche, regioni in cui è stato riconosciuto come PAT (Patrimonio Agroalimentare Tipico), ma diffuso anche in Umbria e nel Lazio. Si prepara impastando la farina con le uova, lo zucchero, l'olio e la scorza di limone grattugiata, quindi si lascia riposare il composto così ottenuto per circa mezz'ora.
Il pane fritto con lo zucchero è una variante dolce del classico pane fritto, un'idea gustosa per utilizzare il pane raffermo: si tratta della classica merenda delle nonne, sana e deliziosa. Il pane fritto dolce può essere quindi considerato una merenda povera, economica e veloce da preparare. Nella nostra ricetta abbiamo passato le fette di pane in un mix di uova, yogurt, zucchero e farina, prima di friggerle. Una volta pronto, gustalo ben caldo ricoperto di zucchero semolato e cannella. Ecco come prepararlo in pochissimo tempo per la gioia di grandi e piccini.
I krapfen sono dolci fritti tipici tedeschi: si tratta di morbide brioches di pasta lievitata simili ai bomboloni, generalmente farcite con marmellata di albicocche, ma anche con altri tipi di marmellate o con della crema pasticciera. La ricetta, in particolare, è nata nel 1600 a Graz, il capoluogo della Stiria: il nome originale della specialità sarebbe Faschingsk krapfen auf Grazer art, cioè dolce di Carnevale di Graz. Oggi i krapfen sono diventati un vero e proprio simbolo della pasticceria austriaca e vengono preparati non solo a Carnevale, ma anche in tutto il resto dell'anno: sono molto diffusi in tutti i Paesi dell'Arco alpino, come in Trentino Alto Adige e nel Lombardo-Veneto.
I Guanti caleni sono dei dolci fritti campani soffici e leggeri tipici di Calvi Risorta, in particolare della frazione di Zuni, località in provincia di Caserta. Si preparano solitamente per il Carnevale e per le occasioni speciali come battesimi, comunioni o matrimoni. Si tratta di deliziosi dolcetti morbidi dentro e croccanti fuori, aromatizzati con liquore e scorza di limone grattugiata. Si narra che i Guanti caleni siano nati nel 1700, preparati da una donna di Zuni: con pochi ingredienti realizzò un dolce fritto per un barone del posto che, mettendolo sulla mano, esclamò: "Mi sembra proprio un guanto!". Ogni famiglia del luogo ne custodisce la ricetta, che si tramanda di madre in figlia. La particolare forma di questi dolci tipici viene realizzata grazie a un particolare attrezzo – il guantaruolo – oppure grazie a una rotella tagliapasta. Una volta fritti in olio ben caldo, i Guanti caleni saranno serviti ben caldi spolverizzati con zucchero a velo. Ecco i passaggi per preparare questo dolce tipico campano.
Le zeppole siciliane, conosciute anche come sfincitelle, sono delle palline d’impasto fritte croccanti all’esterno e sofficissime nel cuore.
Possono essere aromatizzate con cannella o scorze di agrumi e farcite prima o dopo la cottura.
Essendo un dolce fritto, sono perfette per la tradizione carnevalesca, anche se in molte parti della Sicilia vengono preparate per San Martino e in altre per San Giuseppe.
Le zeppole, ancora calde, vengono fatte rotolare nello zucchero semolato, come si può quindi resistere a cotanta golosità?
Il gelato fritto è il dessert per eccellenza della cucina cinese. Diventato ormai famoso in tutto il mondo, è un dolce molto amato da grandi e piccini: l'involucro caldo e croccante cela al suo interno un cuore freddo e cremoso di gelato, per un risultato finale che ti lascerà letteralmente senza parole. Farlo in casa è molto più semplice di quanto si possa immaginare: l'elemento fondamentale è non avere fretta e calcolare i giusti tempi di raffreddamento del gelato in congelatore. Si prepara con pochi ingredienti e di facile reperibilità: pane per tramezzini, farina e acqua per la pastella in cui avvolgere le palline di gelato e olio di semi di arachide per friggerle fino a doratura.
Le bugie ripiene sono la variante super golosa delle classiche bugie di Carnevale, le chiacchiere della tradizione piemontese. L'impasto viene steso in una sfoglia sottile, farcito con una golosa confettura e poi confezionato a forma di raviolo. Fritti in olio bollente e poi generosamente spolverizzati con abbondante zucchero a velo, si trasformano in una delizia fragrante e dal cuore morbido e sorprendente. Semplici e veloci, sono perfette da realizzare insieme ai vostri bimbi e da gustare a merenda o servire a conclusione di un pranzo di festa. Scoprite come realizzarle seguendo passo passo la nostra ricetta.
La polenta fritta dolce è un dolcetto semplice e sfizioso che puoi realizzare anche con la polenta avanzata, ideale da gustare per la merenda, da servire per un buffet di compleanno o come delizioso dessert a fine pasto. Nella nostra ricetta abbiamo cotto la polenta con l'acqua, prima di livellarla nello stampo e farla raffreddare in frigo. La polenta sarà poi tagliata in bastoncini, che saranno passati nella farina di mais e fritti. Passa la polenta fritta ancora calda nello zucchero semolato, così da farlo aderire bene. Il risultato finale saranno dei bastoncini dolci morbidi dentro e croccanti fuori, tutti da gustare. Ecco tutti i passaggi per realizzarla.
Il semolino dolce è una delizia tipica del Piemonte: viene solitamente servito insieme a frattaglie di agnello, vitello o maiale, ortaggi, amaretti e frutta, con cui dà vita al piatto simbolo della tradizione contadina, il fritto misto alla piemontese, ma può essere gustato come dessert di fine pasto o merenda golosa. Pronto a conquistare grandi e piccini, il semolino viene cotto nel latte e poi arricchito con zucchero e aromi; una volta ottenuta una crema molto soda e corposa, questa viene tagliata a rombi, panata e infine fritta in olio di semi bollente.
Le zeppole di patate sono dei dolcetti fritti tipici di Carnevale che si preparano con lo stesso impasto a base di patate lesse delle graffe napoletane, da cui però si distinguono per la caratteristica forma a "elle" che somiglia ad un fiocchetto e si realizza semplicemente intrecciando i due lembi finali di un cordino di impasto. Sofficissime e profumate, le zeppole di patate napoletane tradizionali, quelle preparate dalle nonne e che sanno d'infanzia, vengono fritte in olio bollente e ricoperte ancora calde di zucchero semolato. Sono però ottime anche nella versione al forno, più leggera ma altrettanto golosa: in questo caso dovrai semplicemente aggiungere un po' più di zucchero all'impasto.
I donuts (doughnuts) sono le ciambelle americane morbidissime e golose ricoperte di glassa colorata, i dolcetti resi celebri in tutto il mondo da Homer dei Simpson. Possono essere anche ripieni, farciti con il cioccolato o ricoperte semplicemente con la glassa bianca da guarnire con le codette colorate. Non è un dolce che si prepara velocemente, l'impasto deve lievitare per almeno due-tre ore ma, in compenso, non necessitano di teglie particolari ma solamente di un bicchiere per fare i cerchi che daranno origine alla classica forma a ciambella.
I frati fritti sono delle ciambelle soffici e irresistibili, uno di quei dolci che proprio non possono mancare durante il periodo di Carnevale. Vengono preparate con un impasto molto semplice, lasciato lievitare per alcune ore, e si friggono in olio bollente. Appena saranno dorate e gonfie, si scolano e si passano nello zucchero semolato. Una delizia da gustare calda e fragrante, che conquisterà grandi e piccini. Preparatene in quantità e servitele in occasione di un buffet di festa o per una merenda golosa. Scoprite come realizzarli seguendo passo passo la nostra ricetta.
Le fritole veneziane (o frittole) sono delle frittelle di Carnevale immancabili durante i giorni di festa in tutte le pasticcerie della Laguna. Si tratta di una preparazione che affonda le sue radici già nel 1500 quando i fritoleri, professionisti riuniti in corporazioni, le vendevano nelle strade, e all’interno delle botteghe, insieme a fiaschette di vino rosso.
La pignolata al miele, o pignoccata, è un dolce tipico della cucina siciliana, che si prepara tradizionalmente a Carnevale e a Natale. Sono delle piccole pepite di pasta, fritte nello strutto caldo, cosparse con uno sciroppo di zucchero e miele, quindi decorate con codette colorate. Suddivise in piccoli mucchietti, come a voler formare tante pigne, sono golose e scenografiche.
I limoncini di Carnevale sono dei profumatissimi dolcetti fritti tipici delle Marche, ideali da portare in tavola per un buffet in maschera o come goloso fine pasto al termine di una cena in compagnia di amici.
I Purcidduzzi, o Purceddhruzzi, sono dei dolci di Natale tipici della tradizione pugliese, in particolare salentina, ma diffusi anche in Basilicata, così chiamati per via della loro forma, che ricorda quella di piccoli porcellini: degli gnocchetti dolci, fritti in olio bollente e ricoperti con miele caldo e confettini colorati (anesini).
Le chiacchiere sono delle sfoglie sottili fritte, friabili e gonfie: uno dei dolci simbolo di Carnevale assieme alle castagnole, tradizionali o nella loro versione ripiena. Sono formate da un impasto a base di farina, zucchero, burro e uova, quindi fritte e cosparse di abbondante zucchero a velo.
Le castagnole, sia nella versione classica che nelle tante varianti tra cui le castagnole ripiene e le castagnole al cioccolato, sono uno dei dolci di Carnevale più amati della tradizione italiana, al pari di chiacchiere e graffe. Chiamate anche favette, si tratta di morbide frittelle a forma di castagna (da qui il nome) originarie delle regioni del Centro-Nord – in particolare Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Umbria e Toscana – ma ormai diffuse in tutta Italia.
I tortelli di San Giuseppe sono dei classici dolcetti fritti lombardi preparati durante i giorni di Carnevale e, in particolare, il giovedì grasso. L'impasto di queste golose sfere fritte, buone sia vuote sia ripiene, ricorda quello della pasta choux: morbido e croccante allo stesso tempo. I tortelli di San Giuseppe sono una vera esplosione di gusto, molto facili da preparare anche se sei alle prime armi in pasticceria. Vediamo come farli senza errori.
Le frittelle di Carnevale sono dei dolcetti semplici e deliziosi che prendono diversi nomi a seconda delle regioni dove si preparano, come le fritole venete. Si tratta di palline soffici realizzate con una pastella a base di farina, acqua, lievito, zucchero, sale e uvetta che saranno formate con un cucchiaio in pochi secondi, fritte in olio bollente – dopo la fase di lievitazione – e spolverizzate poi con zucchero a velo. Le frittelle di Carnevale sono molto amate anche dai bambini e non posso mancare per la festa più divertente dell'anno con chiacchiere, castagnole, bombe fritte, bugie ripiene e tanti altri dolci di Carnevale.
I jalebi, conosciuti anche come jilawii, imaratee o jalibi, sono dei dolcetti a forma circolare fritti e inzuppati nello sciroppo, molto diffusi in India, Pakistan, Bangladesh, Nepal e Sri Lanka. Solitamente venduti come street food nei mercatini indiani, si preparano in India anche in ricorrenze importanti, come il giorno dell'Indipendenza o la festa della Repubblica. Per prepararli bisognerà prima realizzare la pastella con farina 00, amido, lievito istantaneo, cardamono, yogurt, olio e acqua. Il composto sarà poi versato nel sac à poche e fritto nell'olio ben caldo o nel burro chiarificato o ghee, formando una spirale. I dolcetti saranno poi passati in uno sciroppo a base di zucchero, acqua, succo di limone e aromi, prima di essere gustati. A fine preparazione i jalebi avranno una consistenza un po' gommosa e saranno pronti da gustare caldi o freddi, per la colazione o come delizioso snack.
Le banane fritte sono facili e veloci da preparare, ottime da servire come snack per un aperitivo, come insolito e delizioso contorno, ma anche come dolce. Una pietanza versatile da preparare senza uova e solo con 2 ingredienti: banane e olio di arachidi. Vi basterà solo tagliare le banane a fette e friggerle in olio ben caldo. Una volta pronte, servitele così come sono o con l'aggiunta di spezie: nel nostro caso abbiamo aggiunto un pizzico di zenzero in polvere. La ricetta si presta comunque ad accompagnare anche pietanza salate a base di carne o di pesce: potete quindi gustarle in tanti modi diversi. Ecco come prepararle.
La crema fritta è una preparazione tipica della cucina nostrana realizzata, da Nord a Sud, in molte regioni d'Italia. Golosa, versatile e solo lievemente dolce, si presta a essere servita sia come antipasto, insieme a un vassoio di salumi, formaggi e olive all’ascolana, come da tradizione emiliana e marchigiana, sia come squisito dessert di fine pasto, al termine di un pranzo o una cena conviviale tra amici.