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13 Ottobre 2020 13:00

Guida alle mele: le varietà più importanti e come usarle in cucina

Dalla mela Golden Delicious, con la sua caratteristica "faccetta rosa" e una dolcezza unica, alla Granny Smith, dalla polpa croccante e piacevolmente acidula, scopriamo insieme le varietà più note di questo amatissimo frutto, quali sono le caratteristiche peculiari di ciascuna cultivar e come utilizzarle e valorizzarle al meglio in cucina.

A cura di Emanuela Bianconi
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Si fa presto a dire mela. Ma ogni varietà – e sembra ne esistano almeno 7.000 – ha le sue caratteristiche peculiari: ci sono quelle dolci e farinose, perfette per realizzare torte e crostate, quelle fragranti e croccanti, da gustare in purezza, e ancora quelle più acidule e asprigne, ideali negli accostamenti salati. Vediamo insieme le dieci tipologie più note di questo amatissimo frutto, quelle che troviamo con maggiore frequenza sui banchi dei mercati, scopriamone origine, qualità e proprietà distintive, e infine come utilizzarle in cucina per sfruttarne appieno aroma, gusto e consistenza.

1. Golden Delicious

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Scoperta negli Stati Uniti nel 1891, questa varietà è, oggi, tra le più coltivate in Italia, soprattutto in Val di Non, Val Venosta e Valtellina. Influenzata positivamente dal terreno, dall'altitudine e dalla forte escursione termica della zona, è in montagna che esprime le sue migliori caratteristiche: ha forma tondeggiante, buccia liscia, di colore verde o giallo intenso, e una polpa color crema croccante, succosa e piacevolmente zuccherina. Al momento dell'acquisto, scegliete quella con la caratteristica "faccetta rossa": vuol dire che è stata particolarmente esposta al sole e dunque che è dolcissima. Molto versatile e dal sapore equilibrato e leggermente acidulo, dà il meglio di sé nelle insalate, come la tradizionale tirolese a base di cavolo cappuccio rosso, cumino e aceto, nelle torte dal ripieno salato e in abbinamento alle carni.

2. Renetta

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È la super star delle mele: di origine francese, non è un caso che il suo nome derivi da "reine", letteralmente "regina"; presente in Europa dal 1600, viene coltivata in Val di Non, in Valle d'Aosta, soprattutto nelle zone di Saint-Pierre, Sarre e Villeneuve, in Valtellina e in provincia di Cuneo. Ha forma tonda irregolare e una buccia esterna rugosa, di colorazione diversa a seconda della varietà: dal verde uniforme al giallo-rosso più o meno rugginoso; la polpa, color crema, è morbida, profumata e poco succosa, con un gusto davvero unico: non troppo dolce e leggermente acidulo. Si tratta di una delle varietà più impiegate in cucina: il meglio di sé, però, lo esprime nei dolci (indispensabile nella preparazione dell'autentica torta di mele e del classico strudel). Favolosa anche cosparsa con poco zucchero, un goccino di vino rosso e abbondante cannella in polvere, e infine cotta in forno: sembrerà di gustare un vero e proprio dessert al cucchiaio. Se nei mesi più freddi è più soda e ha un gusto agrodolce, in primavera la polpa diventa più cedevole e zuccherina, ideale per confezionare conserve e mostarde, e da mangiare anche cruda.

3. Red Delicious

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Conosciuta anche come Stark Delicious, o meglio ancora come la mela di Biancaneve, è una cultivar creata nel 1921 dalla mutazione della Golden Delicious e oggi particolarmente coltivata in Italia, soprattutto nell'arco alpino. Si caratterizza per l'elevata conservabilità: dopo la raccolta, infatti, se tenuta in un ambiente fresco e asciutto, si mantiene bene e a lungo (meglio tenerla fuori dal frigorifero). Ha una forma snella e non tondeggiante, e una buccia di colore rosso vivace, liscia e vellutata; la polpa, bianco crema, è finissima, succosa e croccante. Dall'aroma inconfondibile e dal sapore dolce, fragrante e per nulla aspro, è perfetta da gustare cruda, da sola o in una macedonia, e per la realizzazione di torte, crostate e strudel rustici e genuini.

4. Annurca

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Ecco un gioiellino tutto italiano, per la precisione campano, tutelato con il marchio Igp. Commercializzata anche con la grafia Melannurca Campana Igp, questa varietà è senza dubbio la più caratteristica tra le sue numerosissime sorelle: piccola, leggermente asimmetrica e con il picciolo corto, è di colore rosso brillante e ha una polpa croccante, succosa e gradevolmente acidula. Viene coltivata in una vastissima area della Campania e raccolta acerba perché, una volta giunta a maturazione, cadrebbe a terra per l'eccessivo peso non sostenibile dal peduncolo piccolo e fragile. La raccolta avviene nella stagione autunnale e il prodotto è disponibile fino all'estate. Zuccherina ma non troppo, è perfetta negli accostamenti salati, soprattutto nei risotti, negli arrosti di carne e come farcia agrodolce di quiche e torte salate.

5. Fuji

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Nata nella seconda metà degli anni '30 in Giappone, questa varietà è frutto dell'incrocio tra due cultivar particolarmente diffuse in America: la Red Delicious e la Virginia Ralls Janet. Apprezzata per la dolcezza davvero unica e la grande conservabilità, è oggi la mela più coltivata al mondo; in Italia è arrivata negli anni '90 e, soprattutto nelle zone di pianura – in cui le temperature rimangono alte più a lungo per il tutto il mese di settembre (poiché è una specie tardiva) – ha trovato il suo habitat ideale: la zona di produzione si trova principalmente in bassa Val Venosta, la raccolta avviene a ottobre ed è disponibile fino a fine giugno. Piuttosto grande e perfettamente tonda, ha una buccia rossa e brillante, con striature tendenti all'arancione, e una polpa color bianco crema soda, croccante e succosissima. Per queste sue caratteristiche si presta ad essere consumata cruda, come spuntino spezza digiuno, o ad essere impiegata anche per antipasti, primi e secondi, in abbinamento a ingredienti salati sapidi e decisi, eccezionalmente esaltati dalla sua innata fragranza.

6. Pink Lady

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Grazie alle sue sfumature rosate, è decisamente la varietà più romantica di tutte, nonché una delle ultime arrivate: nata in Australia negli anni '70, precisamente nel 1973, è frutto dell'ibridazione naturale tra la Golden Delicious e la Lady Williams realizzata dall'australiano John Cripps. Ha una forma leggermente ovale e la buccia è liscia, sottile e, come suggerisce il nome, di un bel colore rossastro, con striature verdi; la polpa è chiara, molto soda, croccante e succosa, e si caratterizza per un gusto zuccherino davvero unico, con qualche nota più acida nel retrogusto e un aroma che ricorda i frutti di bosco, la vaniglia e il litchi. Si consuma soprattutto fresca oppure impiegata nella realizzazione di prodotti da forno dolci; nonostante l'estrema dolcezza, la nota finale leggermente agrodolce la rende anche adatta ad abbinamenti con primi e secondi piatti salati.

7. Granny Smith

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Anche nota come mela verde, per il suo colore intenso e caratteristico, questa varietà è originaria dell'Australia: fu scoperta per caso dalla frutticultrice Maria Ann Ramsey Smith, a cui deve il nome, che all'inizio del 900 iniziò a coltivare un ibrido nato spontaneamente dall'incrocio tra un melo selvatico e uno domestico. Tale cultivar si diffuse poi in Inghilterra, negli Stati Uniti e infine in Italia, soprattutto in Valtellina. Matura nel mese di ottobre e si conserva molto a lungo. Di dimensioni medio-grandi, si contraddistingue per la buccia spessa, con lenticelle chiare, e una polpa soda, compatta, croccante e incredibilmente succosa; il sapore è acidulo con un aroma che ricorda i frutti rossi e gli agrumi. È tra le varietà con il più basso contenuto di zuccheri e apporto calorico: per queste ragione è la mela ideale per chi soffre di diabete o per chi segue un regime dietetico. Si può gustare in purezza, per assaporarne tutta la fragranza e la freschezza, cuocerla al forno, rendendola piacevolmente dolce, o ancora accompagnarla a formaggi, salumi e pesce affumicato in insalate creative e di stagione.

8. Royal Gala

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È una cultivar neozelandese, nata nel 1930 dall'incrocio delle varietà Golden Delicious e Kidd's Orange, realizzato dal frutticultore J. H. Kidd. Dalla forma tondeggiante e leggermente allungata, si caratterizza per la pezzatura ridotta e una buccia spessa e di colore rosso, più o meno intenso, con delle leggere striature; la polpa è bianco-crema e, in base al grado di maturazione, può essere croccante e succosa oppure morbida e pastosa. Dolce, aromatica e molto gradevole, si presta bene alla cottura: può essere fatta al forno, mescolata ad altri ingredienti per dare vita a deliziose torte e crostate, ridotta in purea o ancora tagliata a fettine, passata in pastella e poi fritta dorata; è ideale anche nei centrifugati e negli smoothies.

9. Pinova

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Di origine tedesca, è una cultivar nata nel 1986 da un incrocio tra le varietà Golden Delicious e Clivia. In Italia viene coltivata soprattutto in Val Venosta: qui, grazie a natura incontaminata, altitudine e microclima speciale, la mela Pinova ha trovato la sua terra d'elezione; ha forma tondeggiante, la buccia liscia e di colore rosso cinabro, con sfumature gialle, e una polpa fine, croccante, succosa e in perfetto equilibrio tra aspro e dolce. Si può trovare sul mercato da gennaio a fine giugno ed è apprezzata anche per la sua lunga conservabilità. Aromatica e piacevolmente zuccherina, è ideale nella preparazione della classica torta, dello strudel e degli altri prodotti da forno dolci.

10. Evelina

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Originaria del centro Europa, questa varietà viene oggi coltivata soprattutto in Austria, Belgio, Francia, Germania e sulle montagne italiane del Trentino, dove ha trovato l'habitat ideale. Ha forma tondeggiante e regolare e una buccia liscia e spessa di colore rosso, con sfumature aranciate; la polpa ha una tonalità crema ed è compatta, croccante e deliziosamente succosa. Fresca, aromatica e in perfetto equilibrio tra le note dolci e quelle acidule, è ottima cruda e negli estratti. Si può anche gustare come aperitivo, in abbinamento a prosciutto crudo o cubetti di formaggio di capra.

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