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1 Marzo 2021 11:00

Cosa comprare al mercato a marzo: verdura, frutta e pesce di stagione

Marzo, il più "pazzerello" tra tutti i mesi dell'anno, segna il passaggio definitivo dall'inverno alla primavera. Una fase generosa, ma di transizione, visibile anche dall'offerta che troviamo sui banchi dei mercati e nelle pescherie: tra vecchie conoscenze e qualche piccola novità, che inizia timidamente a palesarsi, scopriamo cosa è possibile acquistare in questo periodo.

A cura di Emanuela Bianconi
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Il proverbio popolare ci ricorda che marzo è il mese più pazzerello dell'anno e, anche tra i banchi di frutta e verdura, il celebre detto si conferma veritiero. Per l'inizio della primavera bisogna aspettare ancora qualche giorno, ufficialmente il 21, ma la stagione tanto attesa si fa già sentire: le temperature aumentano, il sole tramonta sempre più tardi, regalandoci man mano qualche minuto in più di luce, e la natura inizia a risvegliarsi, fiera e rigogliosa; l'inverno, tuttavia, è ancora dietro l'angolo e non bisogna abbassare la guardia: sono celebri i suoi colpi di coda.

Questa dualità è visibile soprattutto nei mercati e, conseguentemente, nei nostri piatti: tra cavolfiori, broccoli, verze e radicchi, gli amati e benefici ortaggi tipici della stagione invernale, fanno capolino le primizie primaverili; diamo il benvenuto ai primi asparagi, agretti e ravanelli che – insieme a qualche vecchia conoscenza (carciofi e cicorie in primis) – ci aiutano a depurare fegato e intestino, preparandoci al meglio alla stagione che è da sempre sinonimo di "rinascita". Simbolica e non solo.

Lo stesso dicasi per la frutta: è ancora tempo di mele, arance, mandarini, clementine e kiwi; timidamente, tuttavia, iniziano a comparire le primissime fragole, straordinari prodotti ricchi di vitamina C. In peschiera scegliamo il pesce azzurro di piccola taglia, considerato erroneamente "povero", ma invece nobile e ricchissimo di acidi grassi essenziali omega-3. Scopriamo insieme cosa acquistare al mercato a marzo.

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Le verdure di stagione a marzo

Nonostante le temperature più gentili e una luce sempre maggiore, che fa capolino sin dalle primissime ore dell'alba, l'inverno non è ancora alle nostre spalle. A ricordarcelo sono soprattutto loro, le amatissime Crucifere, che, ricche di fibre, vitamine e sali minerali, forniscono al nostro organismo un'importante azione antiossidante e protettiva; sfruttiamole fino all'ultima cimetta, finché la stagione ce lo consente, e realizziamo con esse minestroni, vellutate, zuppe e gratin golosi; siamo ancora in tempo per gli ultimissimi finocchi: composti principalmente da acqua, poveri di calorie e dall'ottimo contenuto di calcio, fosforo e potassio, sono utili soprattutto per le loro proprietà depurative. Ricordiamo che, mai come adesso, abbiamo bisogno di vegetali che ci aiutino a disintossicare il nostro corpo e a sostenere l'attività degli organi cosiddetti "emuntori" (fegato, reni, polmoni…), deputati all'eliminazione delle sostanze di rifiuto.

Svolgono la medesima funzione anche i carciofi, che troviamo ancora disponibili sui mercati con le loro varietà più tardive; tra questi, vale la pena citare il "Tondo di Paestum": appartenente al gruppo genetico dei romaneschi, si caratterizza per l'aspetto tondeggiante dei capolini, l'elevata compattezza e l'assenza di spine; coltivato nelle terre della provincia salernitana, precisamente nella Piana del Sele, ha ottenuto nel 2005 il riconoscimento Igp. Insomma, una vera e propria eccellenza campana, dal cuore tenero e carnoso, da utilizzare in ricette della tradizione locale e più creative: crudo in insalata, per conservare intatte le innumerevoli proprietà benefiche, ma anche saltato in padella, cucinato ripieno e – per gli inguaribili golosoni – passato in una morbida pastella e fritto in olio bollente. Una vera delizia.

Tra le primizie marzoline, soprattutto verso la fine del mese, ritroviamo asparagi e agretti. I primi, appartenenti alla famiglia delle Liliaceae, sono disponibili fino a maggio; poveri di calorie e ricchi di acqua, vitamine e sali minerali, vantano eccellenti qualità diuretiche, disintossicanti e riequilibranti, dimostrandosi dei validissimi alleati per prepararsi al cambio di stagione. Oltre a questo, si rivelano anche degli ingredienti molto versatili in cucina: potete scottarli in acqua, messi nell'apposita asparagiera o in una pentola piuttosto stretta e profonda (con le punte che fuoriescono dall'acqua), e poi condirli con un filo di olio, qualche goccia di succo di limone e un pizzico di sale; vi basterà abbinarli a due uova con il tuorlo ancora fondente, qualche scaglia di parmigiano e una maionese cremosa per gustare un piatto da veri gourmand; con questo ortaggio potete dare vita anche a gustosi risotti all'onda, vellutate e creme avvolgenti, lasagnette, paste ripiene, torte salate e ancora gratin da leccarsi i baffi.

Gli agretti, conosciuti come barba di frate nell'Italia centrale, ma anche barba di cappuccino o roscano, sono gli esemplari più giovani della salsola soda, una piccola pianta erbacea di origine mediterranea; se ne consumano le foglie, che si presentano filiformi, simili a quelle dell'erba cipollina, ma dalla sezione trasversale più schiacciata, sottile e non cava. Dalla consistenza gradevole e dal sapore leggermente acidulo, è possibile mangiarli crudi in insalata, dopo un'accurata pulizia, oppure appena sbollentati in acqua e poi conditi con olio, succo di limone e sale. Potete anche saltarli in padella, utilizzarli per arricchire una bella frittatona di uova o una torta salata, o ancora per condire un delizioso piatto di pasta. La cosa importante è che non manchino sulle nostre tavole: composti principalmente da acqua, e caratterizzati dall'ottimo contenuto di vitamine e sali minerali, sono depurativi e hanno un grande effetto su diuresi e funzionalità intestinale.

Primizie a parte, a marzo è ancora possibile trovare carote, porri, cipolline e verdure a foglia verde, come spinaci, bietole e cicorie; assaporiamo ancora il topinambur, straordinario tubero dall'eccellente quantitativo di fibre, ma salutiamo definitivamente rape bianche e rosse.

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La frutta di stagione a marzo

Pochissime le novità sul fronte della frutta; tante, invece, le conferme assai gradite. Per preservarci da febbri e raffreddori, piuttosto frequenti in questo periodo, in cui iniziamo a scoprirci e a togliere strati di indumenti, facciamo incetta delle ultime arance della varietà Tarocco: succose, dolcissime e dal caratteristico colore rosso sanguigno, conservano in sé tutto il sapore e il profumo della terra da cui provengono, la Sicilia. Gustatele al naturale, "assolute" o in una macedonia mista, spremute, per una ricarica energetica, oppure sfruttatene il succo e la scorza per aromatizzare filetti di pesce, tartare, insalate e impasti dolci. Nel caso in cui ne abbiate in abbondanza, allora, preparate una conserva semplice e genuina, ideale compagna mattutina, soprattutto se spalmata su una fettine di pane caldo appena tostato.

Oltre ai meravigliosi tarocchi, è possibile assaporare in tutta la loro bontà i mandarini di Ciaculli: coltivata nell'omonima località siciliana, un borgo di campagna immerso nella famosa Conca d'Oro di Palermo, si tratta di una varietà a maturazione tardiva (questo frutto è anche conosciuto come marzuddu), dalla buccia sottile, aroma fragrante ed elevato contenuto zuccherino. Ricco di vitamina C e dalle straordinarie proprietà antiossidanti, contribuisce al potenziamento del sistema immunitario; nella sua buccia, inoltre, è contenuto un terpene, il "limonene", un olio essenziale sfruttato anche in ambito cosmetico: combatte i radicali liberi, contrasta l'invecchiamento cellulare e, grazie al suo effetto depurativo e a quello drenante, viene utilizzato per contrastare gli inestetismi della cellulite e della ritenzione idrica. Se siete amanti dei sapori ugualmente agrumati ma più aciduli, allora, acquistate gli ultimi pompelmi: manca pochissimo per salutarli definitivamente. È ancora il tempo di cedri, bergamotti e limoni, nonché di melekiwi.

Tra questi cari e noti amici, ecco che spuntano le primissime fragole, frutti straordinariamente ricchi di vitamina C. Succose, zuccherine e irresistibili, incarnano perfettamente l'essenza della stagione primaverile; oltre all'indiscussa bontà, grazie alla quale sono spesso protagoniste di una pasticceria sia casalinga sia più raffinata e moderna, sono anche delle preziose alleate per la salute e il benessere: contengono molta acqua e sono una fonte preziosa di fibre, antiossidanti, flavonoidi e sali minerali come potassio, calcio e fosforo. Per assaporarle in tutta la loro dolcezza, è preferibile aspettare ancora qualche settimana, momento in cui saranno perfettamente mature, acquistarle a chilometro zero e, se possibile, biologiche: non avendo buccia esterna, ed essendo a contatto diretto con il terreno, queste assorbono con maggiore rapidità eventuali pesticidi.

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Il pesce di stagione

Anche il pesce, così come la frutta e la verdura, ha una sua stagionalità e rispettarla significa tutelare l'ecosistema marino e, al tempo stesso, la nostra salute; a beneficiarne, poi, sarà anche il portafogli: le specie ittiche locali, pescate nei nostri mari, hanno infatti prezzi più accessibili e un concentrato maggiore di preziose sostanze nutritive. Il consiglio è: siate curiosi, sperimentate, acquistate anche dei prodotti meno conosciuti, ma non per questo meno buoni o di qualità inferiore. Tutt'altro.

Dal punto di vista dell'offerta del pescato, marzo è un mese assai generoso: protagonista è il colore azzurro con alici, sardine e sgombri, da cucinare alla griglia, al forno o in padella; se desiderate realizzare una ricca zuppa di mare, optate invece per triglie, merluzzetti e zerri, pesci, quest'ultimi, considerati di scarso valore commerciale, ma dall'ottimo profilo nutrizionale, molto apprezzati anche nelle fritture. Se desiderate una tartare optate per le carni delicate, compatte e molto pregiate della ricciola, una specie di grandi dimensioni e dalla caratteristica colorazione grigio-azzurra, con riflessi dorati sul dorso. Tra i molluschi e i crostacei troviamo polpi, seppie – da gustare in insalata o da fare ripiene –, cozze, vongole e gamberi, ideali nei sauté o per condire risotti e paste lunghe. A voi la scelta.

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Quello che i piatti non dicono
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