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18 Gennaio 2021 15:00

Kiwi: proprietà, benefici e come valorizzarlo in cucina

Ricchissimo di vitamina C, antiossidanti e vitamine, il kiwi è una vera e propria miniera di sostanze benefiche. Dalla polpa tenera e dal gusto fresco e inconfondibile, più o meno zuccherino a seconda della varietà, è un frutto incredibilmente versatile, perfetto per chi desidera sperimentare in cucina. Provare per credere.

A cura di Emanuela Bianconi
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Il suo nome scientifico è Actinidia ma tutti lo conoscono come kiwi (o kivi). Si tratta di un frutto dalle origine antichissime – risale addirittura al 600 a. C., in Cina – che deve la sua diffusione ai neozelandesi: arrivò in queste terre nel 1906, ma è negli anni Venti, grazie alla selezione di tre varietà (Hayward, Bruno e Allison), che iniziò a essere coltivato e valorizzato in maniera estensiva. Talmente amato da questa popolazione che proprio il suo uccello simbolo (il kiwi, per l'appunto) – marrone, peloso e dall'aspetto piuttosto buffo – ne ispirò il nome.

Estremamente importante dal punto di vista nutrizionale, ricchissimo com'è di vitamine (soprattutto di quella C) e sali minerali, il kiwi ha forma ellissoidale ed è rivestito di una buccia ruvida al tatto, liscia o con una leggera peluria, di colore marrone chiaro; al suo interno, cela una polpa soda e succosa, che può essere di un bel colore verde chiaro oppure giallo (la varietà cosiddetta gold). Man mano che il frutto raggiunge la piena maturazione, il profumo, piuttosto marcato, e la sua indiscussa dolcezza (se acerbo, può presentare una nota finale leggermente acidula) aumentano considerevolmente. Cresce su piante rampicanti e viene raccolto tra settembre e ottobre; il periodo migliore per acquistarlo va da novembre ad aprile: un lasso di tempo piuttosto lungo (e menomale, viste le innumerevoli proprietà benefiche).

In Italia viene coltivato a partire dagli anni Settanta e, insieme alla Nuova Zelanda, ne è il maggiore produttore. Nel bergamasco, nel mantovano ma soprattutto nella zona dell'Agro Pontino ha trovato la sua terra d'elezione: il kiwi Latina ha ottenuto nel 2004 l'Indicazione geografica protetta. Tutto iniziò nel 1971, quando l'agronomo siciliano Ottavio Cacioppo diede vita ad alcune sperimentazioni a San Felice Circeo, in provincia di Latina; il clima temperato e soleggiato (senza gelate) del territorio del basso Lazio, unito a un suolo sabbioso e di origine vulcanica, rese possibile la coltivazione di un frutto davvero unico, dalle straordinarie qualità organolettiche e dal sapore dolce-acidulo a piena maturazione.

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Le varietà

Nel caso in cui pensiate che il kiwi sia unicamente quel frutto dalla buccia marroncina e dalla polpa verde, vi sbagliate di grosso. Basti pensare che ne esistono ben 60 specie differenti che si differenziano tra di loro in base al territorio di provenienza, al colore, alla dimensione e al grado di maturazione. Le principali sono:

  • Hayward, ovvero il classico kiwi verde; si tratta di una delle varietà selezionate in Nuova Zelanda nel 1920 dal vivaista Hayward Wright, ed è anche la più diffusa e consumata nel mondo (rappresenta il 90 per cento del mercato globale). Ha la buccia di colore marrone chiaro, piuttosto pelosa, e una polpa verde brillante tenera, succosa e dal sapore inconfondibile, dolce e aspro al tempo stesso.
  • Gold, o kiwi giallo; la buccia è marroncina, tendente al verdastro, liscia e senza peluria, mentre la forma è decisamente più allungata. La sua caratteristica fondamentale è la polpa di un intenso colore dorato, molto dolce, succosa e con un leggero retrogusto agrumato (sa di limone). Questa varietà perde la nota asprigna del classico kiwi verde, facendosi apprezzare per il perfetto equilibrio tra zuccheri e acidità.
  • Kiwi rosso, una vera novità del settore ortofrutticolo; ancora molto poco diffuso in Italia, questo frutto, che arriva direttamente dalla Cina, si caratterizza per la buccia esterna liscia, di colore leggermente più chiaro, e una polpa interna dorata e dal cuore rosso centrale. E il gusto? Dolcissimo, sembrerebbe ricordare quello delle ciliegie.
  • Baby kiwi, o kiwi arguta; si tratta di un frutto molto piccolo, poco più grande di una noce; ha una buccia liscia, di colore verde chiaro, edibile. Il sapore è dolce e gradevole, molto simile a quello del kiwi verde.
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Le proprietà del kiwi

Il kiwi è un'autentica miniera di sostanze preziose per il nostro organismo. Ricco di acqua e fibre, è un frutto decisamente ipocalorico: 100 grammi di prodotto edibile apportano appena 48 calorie; si caratterizza per un buon contenuto di zuccheri semplici, composti soprattutto da fruttosio, e pochissimi grassi e proteine. A dispetto del gusto dolce, ha un basso indice glicemico e pertanto può essere consumato anche da chi soffre di diabete. Particolarmente idratante e benefico, è un validissimo aiuto per favorire la motilità intestinale e contrastare eventuali problemi di stitichezza.

La caratteristica distintiva di questo frutto, purtroppo ancora poco nota, è la sua grande ricchezza di vitamina C: 85 milligrammi ogni 100 grammi di prodotto; basti pensare che consumare un kiwi al giorno è sufficiente per soddisfare il fabbisogno quotidiano di acido ascorbico, cioè di questa vitamina. Fondamentale, soprattutto durante l'inverno, per tenere lontani i classici malanni di stagione e rafforzare il sistema immunitario. Presenta anche un ottimo contenuto di sali minerali, in particolare potassio (con i suoi 400 milligrammi), fosforo, calcio e magnesio. Proprio per queste ragioni è un alimento particolarmente consigliato per gli sportivi, le persone in convalescenza, le donne in gravidanza e gli anziani.

Benefici

Abbiamo appurato che mangiare un kiwi al giorno è "cosa buona e giusta". Ma vediamo nel dettaglio quali benefici apporta al nostro organismo il suo consumo quotidiano.

  • Formidabile antiossidante: il grande contenuto di vitamina C, la sostanza quantitativamente più importante di questo frutto (al pari dell'acqua), lo rende un potentissimo alleato nei confronti delle influenze e dei classici malanni stagionali. Svolge un'azione antiossidante e, attraverso la formazione di anticorpi, potenzia il sistema immunitario.
  • Amico dell'intestino pigro: ricchissimo di fibre vegetali e acqua, favorisce il transito intestinale e aiuta a contrastare eventuali problemi di stitichezza; basta mangiare un kiwi al giorno a stomaco vuoto, seguito da un bicchiere di acqua tiepida, per beneficiare del delicato effetto lassativo.
  • Diuretico naturale: l'ottima percentuale di acqua e di potassio favoriscono lo smaltimento dei liquidi in eccesso, regalando a questo frutto un prezioso effetto drenante.
  • Ottima carica energetica: l'ottimo quantitativo di zuccheri semplici, composti soprattutto da fruttosio, rende questo frutto particolarmente indicato nell'alimentazione dello sportivo, dell'anziano e in chi sta affrontando un momento stressante a livello psico-fisico. La presenza di folati fa sì che sia ideale per la donna in gravidanza e durante l'allattamento.
  • Effetto anti-age: grazie all'ottimo contenuto di arginina e glutammina, due aminoacidi che favoriscono la sintesi degli ormoni della crescita, il consumo quotidiano di kiwi sembrerebbe rallentare il processo di invecchiamento della pelle, mantenendola tonica ed elastica.
  • Alleato del cuore: la presenza di potassio e vitamina K aiuta ad abbassare, o a mantenere stabile, la pressione sanguigna; contribuisce a ridurre il livello dei trigliceridi e ad aumentare il colesterolo buono.
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Usi in cucina

Il kiwi viene di solito consumato così com'è, al naturale, semplicemente sbucciato e fatto a fettine; oppure tagliato a metà e scavato con l'aiuto di un cucchiaino, per ricavarne la polpa cedevole e succosa. Delle varietà caratterizzate dalla buccia liscia e priva di peluria, purché provenienti da coltivazioni biologiche, è possibile mangiare tutto, anche la parte esterna (in questo modo aumenterà anche il quantitativo di fibre introdotte). Può essere abbinato ad altri frutti e anche a dei vegetali, dando vita a insalate e macedonie miste. Può essere mescolato a yogurt greco naturale, cereali e un filo di miele: in questo modo otteniamo una colazione sana, golosa e bilanciata. Frullato insieme a latte (o yogurt), eventualmente addolcito con un pochino di zucchero, si trasforma in una bevanda energetica e nutriente, perfetta da offrire a merenda ai più piccoli di casa.

Questo frutto è particolarmente indicato per la confezione di deliziosi dessert al cucchiaio, come mousse, soufflé, zuccotti e bavaresi: oltre a donare un aspetto elegante e scenografico, ne stempera la dolcezza con l'innata freschezza e un retrogusto lievemente acidulo. La polpa succosa e tenera, cotta insieme a zucchero e succo di limone, dà vita a marmellate di kiwi e composte varie, perfette da spalmare sul pane a colazione o da abbinare ai formaggi durante l'aperitivo. Fa bella mostra di sé nella classica crostata di frutta, realizzata con una base di pasta frolla e poi farcita con un generoso strato di crema pasticciera. Se il desiderio, invece, è quello di coccolarsi con una delizia fresca e piacevole, allora sperimentate il gelato al kiwi oppure cimentatevi nella realizzazione delle mini cheesecake al kiwi. Gli amanti dei dolci soffici, da inzuppare nella tazza di caffellatte al mattino, non possono perdersi questo irresistibile ciambellone al kiwi.

Oltre al classico abbinamento con ingredienti tipicamente dolci, questo frutto è in grado di sorprendere tutti nell'accostamento con elementi salati, in particolare con le carni, i formaggi freschi e le tartare di pesce. Chi desidera sperimentare, è nel posto giusto.

Frequenza di consumo

Si consiglia di consumare uno, due kiwi al giorno. Il momento migliore? Al mattino e a stomaco vuoto, dopo avere bevuto uno, due bicchieri di acqua a temperatura ambiente o tiepida: in questo modo, oltre a fare il pieno di vitamine e sali minerali, potremo beneficiare anche delle sue blande proprietà lassative.

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