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9 Agosto 2023 13:00

Quali sono i migliori drink a base di vodka? Ecco i 19 cocktail da provare assolutamente

Dal Vodka tonic al Cosmopolitan: i cocktail a base di vodka sono tra i più apprezzati al mondo. Vediamo quali sono i 19 da provare almeno una volta nella vita.

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Tra i più famosi e iconici drink in circolazione ci sono i cocktail a base di vodka, un distillato alla portata di tutti in quanto ottenuto dalla fermentazione di cereali o patate. La paternità di questo distillato è contesa tra Russia e Polonia, le due nazioni che detengono ancor oggi il primato per la produzione e il consumo dell'alcolico. Con il tempo si è diffusa un po' ovunque anche perché è perfetta per miscelare i drink. Il sapore neutro, che la rende tanto appetibile anche da liscia, fa sbizzarrire i bartender di tutto il mondo. Un fascino che affonda le proprie radici nei decenni, non a caso alcuni dei drink classici più famosi del pianeta sono proprio a base di vodka, basti pensare al Vodka Tonic, all'Espresso Martini, al Cosmopolitan, al Bloody Mary e tanti altri. Vediamo insieme quali sono i 19 drink più buoni a base di vodka da preparare e assaggiare.

Cocktail a base di vodka: i drink che ogni appassionato deve conoscere

La vodka è ideale in miscelazione e si sposa benissimo sia con le puree sia con altri succhi, proprio con questi due elementi esprime forse il meglio del proprio potenziale. I bartender riescono a lavorare molto bene con questo prodotto per via delle sue caratteristiche: più la vodka è buona, più è neutrale nel gusto. Anche se la spinta mediatica della vodka è ormai scemata e non è più così di moda, c'è da dire che si difende alla stragrande tra i drink classici. Tutti i cocktail a base di vodka hanno una cosa in comune: hanno pochi ingredienti e sono abbastanza facili da fare. Vediamo quelli più famosi da assaggiare ed eventualmente replicare.

1. Vodka tonic

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Cugino meno blasonato del Gin tonic, il Vodka tonic è ideale per l'estate perché è molto dissetante. Il suo gusto è secco, asciutto, amaro, un po' acido, tutte caratteristiche che si sposano bene con i climi più caldi. È un cocktail che si fa direttamente nel bicchiere del cliente e si usa tanto ghiaccio oltre a vodka, acqua tonica e lime. La bevanda è citata nel testo della splendida "Goodbye Yellow Brick Road" di Elton John.

2. Vodka Martini

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Parliamo di un'altra variante, anche questa volta scambiamo il gin con la vodka. Il Vodka Martini è famoso quasi quanto il Dry Martini originale grazie a James Bond che lo chiede “agitato, non mescolato”. L'agente segreto fa addirittura un'ulteriore variante, ideata proprio dal suo autore, Ian Fleming: il Vesper Martini è una sorta di unione tra i due "martini", miscela gin e vodka insieme. Solitamente bevuto come aperitivo, va bene anche dopo cena. Gli ingredienti principali sono vodka e vermuth ma le tecniche di realizzazione per questo cocktail sono due diverse: la prima, quella più usata, è classica, si mescolano gli ingredienti tutti insieme e si versano nella coppetta; la seconda tecnica prevede il cosiddetto metodo In&Out con il ghiaccio infuso nel vermuth e l'aggiunta di vodka alla fine.

3. Moscow mule

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Altro drink famosissimo: il Moscow mule è uno dei classici dell'aperitivo in tutto il mondo. È un cocktail spartano, ruvido, perché la vodka è accompagnata da lime e ginger beer che rendono questa bevuta molto piacevole e al tempo stesso non per tutti. Questo drink è nato grazie a un celebre marchio di vodka, la Smirnoff, che doveva rilanciare il prodotto sul mercato. È servito nell'iconico bicchiere di rame.

4. Sex on the beach

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Altro celeberrimo drink a base di vodka, il Sex on the beach è uno dei pilastri delle bevute in discoteca grazie al suo sapore fruttato. Alcune aziende per facilitare il compito ai bartender dei locali hanno creato delle vodke aromatiche con grandi risultati di vendita (ma non di qualità). Gli ingredienti base, oltre al distillato, sono succo d'arancia, liquore di pesca e succo di cranberry. È un drink molto bilanciato tra gli elementi amari e dolci. Si prepara shakerando insieme vodka, liquore alla pesca e succo d'arancia, si versa poi il contenuto in un bicchiere alto ricolmo di ghiaccio. Alla fine si versa il succo di cranberry senza mescolarlo: questo succo ha una densità maggiore quindi si andrà a depositare sul fondo del bicchiere, rilasciando il proprio aroma lungo "il tragitto".

5. Cosmopolitan

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Grande classico della miscelazione americana, il Cosmopolitan è stato dimenticato per tanti anni ma fortunatamente la serie tv Sex and the City ha riportato in auge questo buonissimo cocktail. Gli ingredienti di base sono vodka, succo di lime, cranberry e triple sec, solitamente servito nella coppa Martini. Ha un forte sapore agrumato ed è di un colore rosso-rosato limpido. Si prepara mescolando tutti gli ingredienti in uno shaker colmo di ghiaccio a cubi e si filtra in una coppetta precedentemente raffreddata. Molti guarniscono con una fettina di lime ma visto il colore unico è elegantissimo anche "al naturale".

6. Vodka sour

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La parola "sour" ci deve far accendere una lampadina: i cocktail sour sono una famiglia di drink formati da una base di distillato, succo di limone e un dolcificante. Il Vodka sour è molto leggero e fresco, ideale per l'estate: si prepara mescolando la vodka, il limone e lo sciroppo di zucchero in parti uguali. È molto semplice da preparare e il risultato è assicurato. Si può servire anche senza ghiaccio in una coppetta ma suggeriamo una buona dose di cubetti, soprattutto nei mesi più caldi, in un bicchiere old fashioned.

7. Caipiroska

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È una variante della Caipirinha, ma la Caipiroska preparata con la vodka al posto della cachaça. Ha un gusto esotico e un sapore molto fruttato, gli ingredienti base sono vodka, succo di lime e zucchero di canna grezzo. Per questo cocktail bisogna partire proprio dal lime, spremuto nel bicchiere, e dallo zucchero. Versa poi la vodka su questi due ingredienti e mescola finché lo zucchero non si sarà sciolto. Aggiungi il ghiaccio tritato e mescola delicatamente per diluire il cocktail. Questo è uno dei pochi drink in cui viene ammessa la cannuccia perché il ghiaccio tritato deve straripare dal bicchiere.

8. Black russian

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Il Black russian è un cocktail semplicissimo ma non amato da tutti. Ha un sapore molto pungente e un tenore alcolico decisamente alto. Ha solo due ingredienti: vodka e liquore al caffè e si prepara versando gli ingredienti all'interno di un bicchiere old fashioned riempito di cubetti di ghiaccio. Mescola con un cucchiaino e servi.

9. White russian

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Nonostante il nome, la sua nascita è contesa da Belgio e Stati Uniti. Questo è uno dei drink a base di vodka più complessi che ci siano e anche uno dei cocktail più "pesanti" del mondo della vodka: il White russian ha circa il 20% vol per bicchiere. Si prepara con vodka, liquore al caffè e panna fresca, proprio quest'ultima a volte nasconde il sapore dell'alcol e porta le persone a eccedere, andando incontro a spiacevoli situazioni. Si prepara direttamente nel bicchiere old fashioned, colmo di ghiaccio. Versa vodka e liquore nel bicchiere, mescola, poi aggiungi la panna liquida montata nello shaker preferibilmente facendola cadere su un cubetto di ghiaccio. Questo cocktail non deve avere decorazioni e non va assolutamente mescolato. Ha raggiunto popolarità con l'uscita nel 1998 del film "Il grande Lebowski", in cui è il drink preferito del protagonista. È una variante del Black russian.

10. Screwdriver

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È uscito dalla lista dei cocktail ufficiali IBA pochi anni fa perché lo Screwdriver non è così bevuto all'estero ma in Italia siamo stranamente legati a questo drink così difficile da pronunciare. È semplicissimo da fare perché basta unire la vodka a una spremuta d'arancia.

11. Bloody Mary

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Questo è forse il cocktail con la vodka più difficile da preparare e quello con il gusto più particolare vista la presenza di pepe, pomodoro, tabasco, salsa Worcestershire e del gambo di sedano. In linea teorica non sono necessari virtuosismi particolari per fare un Bloody Mary ma ormai i gusti sono cambiati e la tecnica di base va spesso incontro a delle proteste da parte dei clienti. Nel Regno Unito, dove questo drink è vendutissimo anche a pranzo, si trovano centinaia di piccolissime varianti alla preparazione che rendono il Bloody Mary uno dei cocktail simbolo d'Inghilterra pur essendo nato (probabilmente) in America. Piccola curiosità: spesso degustato anche di mattina, soprattutto in Inghilterra, come "pick me up", per "tirarsi su" dopo gli eccessi alcolici della sera precedente.

12. Espresso Martini

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"Puoi farmi qualcosa che mi faccia svegliare un po' e che poi mi fotta il cervello?": questa la frase che diede vita alle fantasie di Dick Bradsell negli anni '80 dietro il bancone del Freds Club di Londra. La soluzione più semplice? Aggiungere del caffè alla vodka. L'Espresso Martini è uno dei cocktail più venduti della capitale inglese, si prepara con vodka, liquore al caffè, zucchero liquido e un caffè espresso intero. Per preparare questo drink devi raffreddare una coppetta con dei cubetti di ghiaccio, shakerare tutti gli ingredienti insieme e poi versare nella coppa, dopo aver rimosso il ghiaccio. Devi vedere una schiuma simile a quella del cappuccino e, in superficie, devi mettere tre chicchi di caffè. Se hai shakerato bene il cocktail questi resteranno sospesi in superficie.

13. Il Pornstar Martini

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Altro drink da fare nell'iconica coppetta, anche questo amatissimo in Inghilterra. Il Pornstar Martini è il cocktail più venduto del Regno Unito dal 2018 e ha visto un'ulteriore impennata di vendite a partire dal 2021, anno in cui è prematuramente morto il suo celebre ideatore, Douglas Ankrah. Si prepara con vodka, passoã e succo di lime, solitamente è accompagnato da un bicchierino ghiacciato di prosecco servito a parte.

14. Kamikaze

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Altro drink protagonista delle notti brave in discoteca: si caratterizza per un volume alcolico molto alto e per la facilità di bevuta. Molti ipotizzano che il nome derivi proprio da questa spiccata dose di alcol, una sorta di "suicidio" da parte del cliente, ma non è assolutamente così. La sua storia si divide tra il Giappone e gli Stati Uniti e il nome non ironizza in alcun modo sull'abuso di alcol. Non è più così comune perché non incontra i favori delle nuove generazioni, può capitare di trovarlo in menu in qualche locale di paese: è a base di vodka, triple sec e succo di limone. Si prepara versando tutti gli ingredienti nello shaker, da servire nella coppetta da cocktail o in un tumbler basso. C'è anche la versione on the rocks, con tanto ghiaccio, da servire in un bicchiere old fashioned. Se preferisci questa seconda variante ricorda di mescolare dopo la versata per diluire il drink.

15. Long Island Ice Tea

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Il Long Island non c'entra nulla, la zona marina di New York è letteralmente tirata in ballo in maniera incolpevole per questo strano drink. Perché strano? Perché si fa sì con la vodka ma insieme a rum bianco, triple sec, gin e tequila. Ben quattro distillati e un liquore per il Long Island Ice Tea che ha l'aspetto simile a una cola e il profumo del tè al limone. Pur essendo uno dei cocktail più famosi di sempre oggi è un po' in declino. Oltre alle basi alcoliche tra gli ingredienti troviamo succo di limone, sciroppo di zucchero, cola e una fetta di limone. Serve un bicchiere dal collo lungo per questo drink: metti tutti gli ingredienti tranne la cola in uno shaker senza ghiaccio. Agita con forza e versa nel bicchiere pieno di ghiaccio, poi aggiungi la cola a top per dare colore e sapore tipico di questo drink. Deve avere un colore ambrato e il sapore deve ricordare proprio quello dell'Ice Tea, il tè freddo estivo.

16. Negroski

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Come puoi intuire dal nome si tratta di una variante del Negroni, preparata con la vodka al posto del gin. È un cocktail più leggero del suo progenitore, più ruvido, in grado di esaltare il sapore di bitter e vermuth, soprattutto se la vodka usata è di buona qualità. È un drink molto in voga nei mercati dell'Est in espansione, come la Repubblica Ceca o la Russia prima della guerra in Ucraina. Per via di questa tendenza alla neutralità si sposa benissimo con gli abbinamenti gastronomici: kebab, costolette glassate, carne affumicata, melanzane arrostite, moussaka, pesce grasso. Una vera delizia.

17. Appletini

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Molti conoscono questo cocktail grazie alla serie tv Scrubs: è il drink preferito di JD, il protagonista della comedy. È relativamente giovane essendo nato solo nel 1996 all'interno del locale Lola's di West Hollywood, in California. Il suo nome "esteso" è Apple Martini, perché si serve nell'iconica coppetta, ma anche grazie a Scrubs ormai tutti lo conoscono con l'abbreviativo. Gli ingredienti sono solo tre: vodka, liquore alla mela e triple sec. Si prepara mescolando energicamente i tre ingredienti in un mixing-glass colmo di ghiaccio, che serve a diluire e raffreddare il tutto. Il cocktail è ovviamente senza ghiaccio nel bicchiere e di solito si guarnisce con una fetta di mela intagliata.

18. Vodka lemon

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Classico cocktail estivo, fresco e aromatico: vuole essere una sorta di "limonata alcolica". Ci sono solo due ingredienti per il Vodka lemon e sono proprio quelli che descrivono il suo nome: vodka e limonata ma quasi tutti preferiscono la versione frizzante. In questo caso sostituisci la limonata con una bevanda frizzante soft drink al gusto di limone. È un drink molto facile da fare ma al contempo è estremamente alcolico: la gradazione è infatti pari a 36.8%. La preparazione è molto soggettiva e varia in base al rapporto tra i due ingredienti: rapporto 1:2 tra vodka e limonata per realizzare un drink leggero, fino ad arrivare a parti uguali per un cocktail più forte.

19. Vesper Martini

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Andiamo direttamente nella storia del cinema e della letteratura perché il Vesper Martini (chiamato anche solo Vesper) è stato inventato nel 1953 da Ian Flaming nel suo romanzo sull'agente segreto 007 "James Bond, Casino Royale": il nome del cocktail, si ispira alla protagonista femminile, la Bond girl Vesper Lynd, di cui 007 è innamorato. A differenza del classico Martini, però, il Vesper si prepara "shaken" e "not stirred": cioè agitato e non mescolato, ed è proprio questa la differenza che lo rende unico, rispetto al drink da cui prende ispirazione, a parte l'aggiunta di vodka.

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A cura di
Leonardo Ciccarelli
Nato giornalista sportivo, diventato giornalista gastronomico. Mi occupo in particolare di pizza e cocktail. Il mio obiettivo è causare attacchi inconsulti di fame.
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