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Martini cocktail (Dry Martini): la ricetta originale del drink a base di gin e vermut dry

Preparazione: 10 Min
Difficoltà: Facile
Dosi per: 1 persona
A cura di Redazione Cucina
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ingredienti
Gin
6 cl
Vermut dry
1 cl
Scorza di limone
1
Ghiaccio
q.b.

Il Martini cocktail, anche noto come Dry Martini o semplicemente come Martini, è un drink pre-dinner a base di gin e vermut dry, tra i più famosi e apprezzati. È perfetto come aperitivo, ma non è per tutti i palati: infatti, ha un gusto asciutto e forte e una gradazione alcolica alta, di 29,8° alcolici. Tuttavia, resta uno dei cocktail più richiesti, anche grazie alle diverse varianti, che si possono ottenere modificando le dosi di gin.

Si prepara in 10 minuti, mediante la tecnica dello Stir & Strain, che consiste nel mescolare 3/4 di gin e 1/4 di vermut dry nel mixing glass e poi filtrarlo nel bicchiere ghiacciato. Viene servito nella tipica coppa Martini – un bicchiere dalla forma conica rovesciata, spesso utilizzato anche per il Daiquiri, il Margarita e il Manhattan -, con le olive o la scorza di limone.

Scopri quali sono le dosi e la ricetta passo passo per preparare un perfetto Martini cocktail, e prova anche le sue versioni alternative, come quella del Vodka Martini e del Vesper Martini.

Come preparare il Martini cocktail

Per preparare il Martini dry, metti dei cubetti di ghiaccio in una coppetta, così da raffreddarla 1.

Riempi il mixing glass, il bicchiere di vetro utilizzato per la preparazione dei cocktail, con il ghiaccio 2.

Quindi, versa prima il vermut e poi il gin, e rimescola con un cucchiaio da bar. Togli il ghiaccio dalla coppetta e versa il drink, filtrandolo con lo strainer 3.

Strizza la scorza di limone sul cocktail e servi. Se ti piace, accompagnalo con con olive in salamoia a parte. Il Martini cocktail è pronto per essere servito: si tratta di un drink pre-dinner e, pertanto, si abbina alla perfezione con la pasta, il pesce e le pietanze affumicate 4.

Consigli

Per ottenere un perfetto Martini è importante utilizzare gin e vermut di ottima qualità, meglio se artigianali.

Anche se siamo abituati a vedere la coppa di Martini con le olive, in realtà sarebbe meglio servirle a parte. Se preferisci, però, puoi aggiungere quelle denocciolate, magari bagnandole leggermente nel vermut.

Per la preparazione del Martini cocktail non utilizzare lo shaker: il ghiaccio, infatti, allungherebbe il cocktail, abbassandone il grado alcolico e modificandone il sapore. Impiega, dunque, il mixing glass, nel quale vengono solitamente miscelati ingredienti delicati come il vermut, il marsala o lo sherry.

Varianti

A partire dalla ricetta base del Martini, puoi variare le dosi di gin per trovare il grado di dolcezza che più ti soddisfa. Aumentandone le dosi, per esempio, otterrai un Extra Dry Martini. Una versione molto secca è quella del Martini Hemingway, che prende il nome proprio dal famoso scrittore statunitense, realizzato con 9 parti di gin. Lo Sweet Martini, invece, è una versione più dolce, preparato con gin e vermut rosso e servito con una ciliegia al maraschino.

Origini e storia

Le origini del Martini sono piuttosto incerte, ma la tesi più probabile narra che ad inventarlo sia stato un barista italiano a New York, tale Mr. Martini di Arma Taggia (in Liguria), che lo avrebbe preparato per J.D. Rockfeller nel 1910. Secondo altri, il cocktail fu servito per la prima volta verso la fine dell"800, nella città californiana di Martinez oppure a New Orleans dal barman Martinez. Stando all'ultima teoria, invece, un barman, tale Jerry Thomas, propose il primo Dry Martini ad un cliente in viaggio verso la città di Martinez, nel 1860.

Per quanto riguarda la ricetta, però, possiamo affermare con certezza che il Martini derivi dal Martinez: uno dei primi cocktail che mescola vermut e gin, sebbene all'inizio fosse realizzato con vermut rosso e alcune gocce di bitter.

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