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3 Luglio 2023 13:11

Tutti i tipi di crostacei: quali sono i più comuni e come cucinarli

Gamberi e mazzancolle sono quelli più gettonati, astici e aragoste i più ricercati e costosi: ma di crostacei sui nostri banchi delle pescherie se ne trovano a centinaia. Scopriamo quanti sono i crostacei più disponibili per le nostre tavole e come cucinarli.

A cura di Monica Face
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Se amate il sapore del mare e le ricette sfiziose, avrete sicuramente mangiato dei crostacei. Ne esistono tantissime specie diverse, che si differenziano per forma, dimensione e habitat. Tra i più conosciuti e apprezzati ci sono gamberi, gli scampi e le mazzancolle, per arrivare poi a quelli più ricercati e costosi, come gli astici e le aragoste. Ma ce ne sono anche altri meno noti ma altrettanto gustosi, come le canocchie, i granchi e i paguri. Sono perfetti per creare dei piatti raffinati e sfiziosi, da gustare in occasione di una cena speciale. Vediamo quali sono i crostacei più comuni e come cucinarli.

1. Aragoste

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Le aragoste hanno il guscio spinoso e non hanno chele, ma due antenne molto lunghe. Sono tra i crostacei più grandi: possono misurare 60 cm e pesare fino a 40 kg. Abitano i fondali rocciosi dell’oceano Atlantico e del mar Mediterraneo, dove si trovano tra i 20 e i 150 metri di profondità. Le aragoste sono molto apprezzate in cucina per le loro carni delicate e gustose. Si possono preparare in diversi modi: noi ti consigliamo l'aragosta al forno, ma sono ottime anche bollite, alla griglia o in umido o in insalate, zuppe o sughi per la pasta.

2. Astici

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Per quanto simili, ci sono delle differenze tra aragoste e astici. Questi ultimi sono dei crostacei marini dalla forma allungata e dal guscio liscio e rosso-bruno. Hanno dieci zampe, di cui le prime due sono munite di grosse chele, e due paia di antenne. Sono tra i crostacei più grandi: possono arrivare a misurare 60 cm e a pesare fino a 20 kg. Abitano i fondali rocciosi dell’oceano Atlantico, dove esistono due specie: l’astice europeo e l’astice americano, che si distinguono per il colore del guscio e per alcuni dettagli morfologici e comportamentali. Molto apprezzati in cucina per le loro carni delicate e gustose, che si trovano soprattutto nella testa e nelle chele, si possono preparare in diversi modi: bolliti, al forno, alla griglia o in umido. Si possono anche usare per fare delle insalate, delle zuppe o dei sughi per la pasta come, ad esempio, i paccheri all'astice. Una deliziosa ricetta italiana da provare è l'astice alla catalana, piatto tipico della città di Alghero.

3. Canocchie 

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Note anche come canocchie o pannocchie, le cicale di mare sono gustose e delicate. Hanno un aspetto particolare, con un corpo allungato e sottile, una testa appuntita e due appendici simili a pugni. Hanno una carne bianca e dolce, che si trova soprattutto nella coda. Provale lessate, fritte, al forno o in umido, ma anche nelle zuppe, nei sughi per la pasta o nei risotti.

4. Favolli

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I favolli sono dei crostacei decapodi della famiglia degli Eriphiidae, conosciuti anche come granchio favollo, foulo o granchi fellone. Hanno un carapace ovale o cuoriforme, di colore bruno-rossiccio, con un bordo anteriore dentellato e due spine sulla fronte: è comunemente noto canche come "peloso". Hanno anche due grosse chele asimmetriche e quattro paia di zampe sottili. I granchi favolli prevalentemente tra gli anfratti rocciosi del piano mesolitorale, spingendosi talora fino a 10 m di profondità. Hanno una carne bianca e tenera, che si può cucinare in vari modi: bollita, fritta, al forno o in umido. Si usano molto nella cucina livornese e pugliese.

5. Gamberetti e gamberi

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I gamberi sono dei crostacei di piccole dimensioni che si trovano sia in acqua dolce che in acqua salata e hanno il corpo allungato e sottile: possono essere di varie dimensioni e colori, per esempio grigi o rosa. Hanno un sapore delicato e si adattano a diverse preparazioni: sono tantissimi i piatti che vedono i gamberi protagonisti. Noi ti suggeriamo, tanto per iniziare, i gamberi in pastella oppure le linguine: due piatti semplici, adatti anche a chi non ha molta dimestichezza in cucina.

6. Gamberoni

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Parliamo sempre della stessa tipologia di crostaceo, ma con delle differenze: i gamberoni sono più grandi e hanno il corpo più cilindrico, di colore arancione o rosso. Entrambe le tipologie hanno una carne bianca e dolce, che si presta a diverse ricette: si possono bollire, friggere, saltare in padella o aggiungere a pasta, risotti o zuppe. Per un antipasto ricercato provali al forno: una ricetta golosa ma semplicissima.

7. Gamberi di fiume

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I gamberi di fiume sono dei crostacei d'acqua dolce appartenenti alla famiglia degli Astacoidea e dei Parastacoidea. Sono simili agli astici, ma più piccoli e con il carapace più robusto. Hanno il corpo allungato e cilindrico, di colore variabile dal grigio al verde al rosso. Vivono nei torrenti e nei fiumi ben ossigenati, dove scavano delle tane e si nutrono di alghe, molluschi e altri animali. Hanno una carne bianca, tenera e delicata, che si trova soprattutto nella coda. Si possono cucinare in diversi modi: lessati, fritti, al forno o in umido, ma anche per fare delle zuppe, dei sughi o dei risotti.

8. Gamberini di fosso (o Saltarelli)

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Piccoli crostacei che vivono nelle acque sorgive, in particolare nella Pianura Padana. I gamberini di fosso hanno il corpo allungato e sottile, di colore grigio o marrone, non superano i 2 cm di lunghezza e sono chiamati saltarelli per i loro grandi balzi. Sono molto rari e difficili da trovare a causa dell’inquinamento delle acque. Hanno una carne delicata e dolce, che si può gustare lessata o fritta. In alcune zone d’Italia sono considerati una prelibatezza, soprattutto in Toscana e nelle zone costiere della Romagna; a Mantova i gamberi di fosso si mangiano in una gustosa frittata.

9. Granchi

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I granchi sono dei crostacei brachiuri che si caratterizzano per il corpo largo e piatto, con due grosse chele anteriori. Hanno una carne bianca e compatta nel corpo e una polpa morbida nelle chele. Ne esistono diverse specie, tra cui il granchio reale, il granchio blu, il granchio viola e il granchio peloso. Si possono cucinare bolliti, al vapore, al forno o in umido ma anche in insalata.

11. Granseola

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Ha il corpo cilindrico e allungato, di colore bruno-arancio o rosso, con un carapace spinoso e due grandi chele: parliamo della Granseola, che vanta anche due antenne e due spine sulla fronte. Vive sui fondali rocciosi dell’oceano Atlantico e del mar Mediterraneo, a profondità variabili. Si nutre di alghe, molluschi, vermi e altri animali. Ha una carne bianca, tenera e delicata, che si trova soprattutto nella coda. La granseola è più grande del granchio e ha una polpa più pregiata e saporita, che ricorda quella dell’aragosta. Si può mangiare cruda o cotta in vari modi: bollita, fritta, al forno o in umido. Si pesca con le nasse, un sistema antico ed ecologico.

12. Mazzancolle

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Le mazzancolle sono crostacei dal corpo allungato e sottile, diviso in due parti: il cefalotorace e l’addome, che finisce con una coda a ventaglio. Hanno un rostro dentato, due antenne, due occhi e diverse zampe e il corpo è coperto da un carapace chitinoso. Hanno una colorazione chiara, con tonalità di grigio e rosa e striature brune o rosse, che può cambiare in base alla profondità e alla zona di cattura. Le mazzancolle possono misurare fino a 20 cm e pesare fino a 100 grammi. Vivono nel Mar Mediterraneo e hanno una polpa pregiata e delicata, che si presta a diverse ricette: si possono preparare al forno, al cartoccio, alla griglia, in umido o in padella.

13. Paguri

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Il nome scientifico dei paguri è Paguridae, ma sono anche chiamati eremiti o bernardi eremiti, perché vivono solitari e si rifugiano nelle conchiglie in caso di pericolo. Alcuni paguri attaccano sulle conchiglie spugne o attinie velenose per mimetizzarsi e difendersi meglio. Si possono cucinare in diversi modi, ma il più semplice è bollirli in acqua salata e condita con spezie a piacere. I paguri hanno una polpa delicata e saporita, da gustare anche senza salse.

14. Parapandalo

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Il parapandalo (Plesionika narval) è un gamberetto rosa, dal lungo rostro, che vive nel Mediterraneo occidentale ed è anche detto gambero dalle uova blu, proprio per il colore tipico delle uova. Ha il corpo allungato e cilindrico, con delle bande longitudinali rosse su fondo arancio. Predilige gli ambienti bui e si rifugia nelle grotte e nelle anfrattuosità dei fondali fangosi o sabbiosi. Si nutre di piccoli animali come molluschi, vermi e altri crostacei. Ha una carne dolce e compatta, che si può mangiare cruda o cotta in vari modi. Si pesca con le nasse, un sistema antico ed ecologico che richiede abilità e pazienza.

15. Scampi

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Simili ai gamberi, ma con due grosse chele frontali. Hanno il corpo allungato e cilindrico, di colore rosa-arancio sul dorso e bianco sul ventre. Vivono nei fondali fangosi dell’oceano Atlantico e del mar Mediterraneo, dove scavano delle tane. Hanno una carne bianca e dolce, che si trova soprattutto nella coda. Gli scampi si possono cucinare in molti modi, in particolare  al forno o in primi piatti come paste fresche e risotti.

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