Semplici e genuine, queste torte non hanno bisogno di essere conservate in frigorifero in quanto prive di farciture a base di creme velocemente deperibili. Fragranti anche dopo qualche giorno, sono ottime per colazione e merenda.
Con la definizione dolci da credenza viene indicato quell’insieme di torte casalinghe che fanno rima con tradizione, genuinità e ricordi, condividendo delle caratteristiche comuni: generalmente sono legate al territorio, di cui valorizzano ingredienti semplici come frutta secca o confetture; hanno preparazioni facili, tanto da essere associate alle ricette delle nonne; non contengono farciture o decorazioni a base di panna e creme, in quanto la loro peculiarità è proprio quella della conservazione fuori dal frigorifero. I dolci da credenza, dalla crostata alla ciambella, si chiamano così proprio perché nascono per essere riposti resistendo per più giorni sotto la classica “campana di vetro” a temperatura ambiente, in quanto le loro origini risalgono a prima dell’invenzione del celebre elettrodomestico. Una volta realizzati, venivano esposti in bella vista e consumati per colazione, merenda, ma anche come goloso fine pasto.
La loro storia si lega a doppio filo alla disponibilità di materie prime che cambia nel corso dei secoli e all’evoluzione del mobile da soggiorno da cui prendono il nome. Ai tempi degli antichi romani o nel medioevo, per esempio, i dolci non erano come li conosciamo adesso, ma si trattava soprattutto di pani arricchiti con frutta secca, spezie e miele che si mantenevano anche per settimane. Dopo la scoperta dell’America e la “nascita” della pasticceria francese moderna, abbiamo la diffusione di torte soffici, zuccherate e burrose, mentre è solo nell’800 che il cacao arriva nei dessert. Anche la credenza subisce delle trasformazioni: leggenda vuole che a “inventarla” sia stato lo chef Pierre Buffet attorno al 1515, quando per seguire il re di Francia Francesco I di Valois nella sua campagna d’Italia mise a punto una cassa che aveva sia la funzione di contenitore sia di espositore delle stoviglie e delle pietanze destinate al sovrano. Da qui la sua diffusione nel nostro paese prima come pezzo d’arredamento basso e lungo, usato nel salone delle feste delle case nobiliari per poggiare cibi e bevande durante i banchetti e poi dotato di ante e sportelli, comune anche nelle abitazioni popolari dove collocare alimenti e accessori per la tavola.
Quali sono le torte da credenza italiane più celebri? Senza dubbio la torta paradiso lombarda, così come la torta tenerina di Ferrara o la caprese campana, che ormai hanno ampiamente superato i confini regionali in notorietà. Ricette che si rifanno a un passato contadino sono quelle che vedono l’uso del pane secco, in chiave anti spreco, come la sostanziosa torta miascia e l'utilizzo di farine locali, come quella di mais dell'amor polenta tipico di Varese. Qui ne abbiamo selezionate 20, una buona dell’altra.
La torta paradiso è il dolce simbolo della tradizione lombarda e un grande classico della pasticceria italiana. Viene realizzata lavorando a lungo il burro morbido con lo zucchero a velo e poi le uova, fino a ottenere un composto gonfio e spumoso; la farina incorporata delicatamente, con movimenti dal basso verso l'alto, e la cottura in forno le conferiranno una consistenza super soffice, quasi impalpabile, e un gusto divino, che può ricordare la torta margherita. Viene poi servita e gustata al naturale, semplicemente spolverizzata con un po' di zucchero a velo per un risultato delicatissimo.
La torta tenerina è un dolce tipico della città di Ferrara, una torta al cioccolato così chiamata per la consistenza scioglievole e il cuore tenero e fondente. La crosticina superiore croccante si crepa in cottura come una meringa, ed è la sua caratteristica più amata. Si tratta di una torta senza lievito, realizzata con pochissimi ingredienti, che ha la particolarità di rimanere bassa e morbida all'interno: è soprannominata dai ferraresi anche tacolenta che, in dialetto, significa "appiccicosa" per l'umidità interna dell'impasto.
La crostata è un grande classico della pasticceria casalinga, il tipico dolce da colazione semplice e genuino preparato dalle nonne per tutta la famiglia. La base di pasta frolla, con le sue strisce intrecciate tra loro, e il ricco ripieno – di marmellata, crema o frutta fresca – ne fanno un dolce amato da grandi e piccini, ideale anche a merenda o come dessert di fine pasto: ogni occasione è quella giusta per gustare una fetta di crostata fatta in casa.
La ciambella marmorizzata è un dolce soffice e scenografico, una torta semplice e golosa arricchita con l'aggiunta di gocce di cioccolato, che la renderanno ancora più irresistibile. L'impasto sarà realizzato con farina, latte, zucchero, uova, lievito per dolci, vanillina e olio di semi, senza burro. La preparazione sarà poi divisa in due, aggiungendo a una parte il cacao amaro in polvere. A differenza della ciambella abbraccio, in questa preparazione l'impasto chiaro e quello scuro saranno alternati nello stampo, così da realizzare un effetto bicolore variegato. Gustate questo delizioso e profumato ciambellone marmorizzat per la colazione o la merenda di tutta la famiglia. Ecco come prepararlo in semplici passaggi.
La torta di pane è un dolce di recupero tipico della cucina povera a base di pane raffermo, latte, uova, zucchero e pochi altri ingredienti, che variano a seconda della ricetta di famiglia. Conosciuta come torta paesana in Lombardia – dove viene chiamata anche torta michelacc dall'unione di mica, il termine con cui in dialetto ci si riferisce ai tipici panini della tradizione regionale, le michette, e lac, che indica invece il latte – si tratta di una ricetta anti spreco che può essere declinata in tante varianti diverse semplicemente utilizzando ciò che si ha in casa.
L'amor polenta è un dolce tipico della cucina lombarda e in particolare di Varese, da cui prende anche il nome di "dolce di Varese": qui è ancora possibile trovarlo nelle pasticcerie, nei caffè e nelle gastronomie della città preparato proprio come esige la tradizione, con farina di mais fioretto, burro, zucchero, uova, farina 00 e di mandorle. A forma di bauletto, grazie all'utilizzo del tipico stampo scanalato, si caratterizza per il colore dorato, dovuto all'impiego della farina di mais, e l'irresistibile fragranza.
La torta Donizetti, in dialetto turta del Donizet, è un dolce tipico della città di Bergamo dedicato al compositore Gaetano Donizetti. Leggenda narra che una sera Gioacchino Rossini, amico e collega del musicista bergamasco, chiese al suo cuoco personale di realizzare un dessert talmente goloso da far tornare il buonumore al caro ospite, sofferente per amore. Ed ecco che nacque questa soffice e profumata ciambella arricchita con frutta essiccata e all'inconfondibile aroma di maraschino. Una delizia da credenza semplice, veloce e genuina, perfetta da proporre a colazione, insieme a un cappuccino, o a merenda come ghiotto spuntino pomeridiano. Scoprite come realizzarla seguendo passo passo la nostra ricetta.
La torta con gocce di cioccolato è un dolce da credenza semplice e soffice, perfetto per la colazione o la merenda, accompagnato da una tazza di latte caldo o un infuso speziato. Si prepara con ingredienti semplici, spesso già presenti in casa, e una volta spolverizzata con il cacao zuccherato può essere servita anche a fine pasto, insieme a una pallina di gelato alla vaniglia, per la gioia di grandi e piccini.
La torta sbrisolona è un dolce di origini mantovane, fortemente legato alla tradizione contadina. Il nome deriva dal termine dialettale sbrisa, che significa letteralmente "briciola": dalla consistenza croccante e molto friabile, la sbrisolona si sbriciola molto facilmente. La ricetta originale prevede l'utilizzo di pochi e semplici ingredienti: farina di mais, in aggiunta a quella di frumento, zucchero, mandorle, burro e strutto.
La torta fregolotta è un dolce tipico della tradizione veneta, in particolare della città di Treviso. Semplice e dal sapore rustico, viene realizzata impastando la farina con lo zucchero, la panna fresca e la cannella: una volta ottenute tante briciole (fregola, in dialetto locale, significa appunto "briciola"), queste vengono disposte nello stampo e poi cotte in forno. Il risultato è una specialità croccante e friabile, perfetta da gustare a colazione, merenda o a fine pasto, accompagnata a un bicchiere di passito e a una golosa crema pasticciera. Scoprite come realizzarla seguendo passo passo la nostra ricetta.
La torta caprese, così come lascia intendere il nome, è un dolce tipico dell'isola di Capri a base di cioccolato fondente e mandorle. Si tratta di uno dei capisaldi della pasticceria partenopea, conosciuto e molto amato in tutta la penisola per la sua irresistibile golosità. Ciò che la rende unica e immediatamente riconoscibile è l'intenso sapore di mandorle, unito a una consistenza interna umida e scioglievole.
La torta miascia è un dolce rustico tipico della tradizione lombarda, diffuso in particolare nella provincia di Como. Considerata in passato "il panettone dei poveri", è una ricetta dalle origini umili, preparata con ingredienti poveri e nata per riciclare il pane raffermo. Una volta reidratato nel latte, questo viene mescolato a uova, zucchero, un pizzico di farina e frutta fresca ed essiccata, che la manterrà morbida e piacevolmente umida. L'aggiunta finale dei fiocchetti di burro e del rosmarino fresco, poco prima del passaggio in forno, la renderanno profumata e dorata in superficie. Semplice e veloce, scoprite come realizzarla seguendo passo passo la nostra ricetta e gustatela come merenda genuina o delizioso fine pasto.
La torta coi bischeri – conosciuta come torta co' bischeri – è un dolce da credenza antico, tipico della tradizione toscana e più precisamente della provincia di Pisa. Un guscio di pasta frolla friabile e burrosa abbraccia al suo interno un ripieno a base di riso, cioccolato, aromi e canditi, per un risultato intenso e aromatico. La sua caratteristica peculiare sta nella forma del bordo che, realizzato con i tipici "bischeri" (da qui il nome), sembra la merlata di un castello medioevale. Semplice e golosa, è perfetta da servire a fine pasto, in accompagnamento a un bicchierino di vinsanto, o da gustare a merenda insieme a un infuso caldo. Scoprite come realizzarla seguendo passo passo la nostra ricetta.
La ciambella romagnola è un dolce casalingo rustico – conosciuto anche come brazadela – dalla forma e dalla consistenza inaspettati. A dispetto del nome, infatti, la brazadela si presenta senza il classico buco centrale e con un interno sodo e asciutto. Un dolce di una volta, semplice nell'esecuzione e nel gusto, a base di pochi ingredienti, spesso già disponibili in dispensa. Gustoso e genuino, è perfetto per essere consumato con il tè del pomeriggio o con una tazza di caffellatte al mattino; oppure, per i più audaci, inzuppato in un po' di vino rosso, così come vuole la tradizione locale. Scoprite come prepararlo alla perfezione.
È il dolce casalingo a base di mele più amato da grandi e piccini, perfetto per tutte le occasioni, dalla colazione domenicale alla merenda pomeridiana. Parliamo della torta di mele, quella soffice, umida e fragrante delizia che, al solo assaggio, fa tornare tutti un po' bambini, catapultati immediatamente indietro nel tempo, nella cucina della nonna o della mamma.
La torta agli amaretti è un dolce da credenza semplice e profumato, perfetto per le merende e le colazioni di tutta la famiglia. Ti basterà accompagnarla con una tazza di tè o latte caldo per fare la felicità di grandi e piccini. Protagonisti della ricetta sono gli amaretti, dei biscottini molto amati e diffusi in tutta Italia, dal sapore intenso e caratteristico conferito dalle mandorle dolci e amare. Tipici della tradizione piemontese, vengono solitamente utilizzati in preparazioni dolci e salate, come il bonet o i tortelli alla zucca mantovani.
La torta allo yogurt è un dolce da credenza soffice e facile da realizzare, perfetto per la colazione insieme a un buon bicchiere di latte, oppure per la merenda all'ora del tè. Gli ingredienti per realizzarla sono semplici e spesso già presenti in casa: uova, zucchero, farina, yogurt e olio di semi. Per un risultato piacevolmente aromatico, abbiamo scelto di aggiungere la scorza di limone grattugiata. Spolverizzata con lo zucchero a velo e infine guarnita con qualche rametto di ribes fresco, può essere servita anche a fine pasto, accompagnata da un velo di crema inglese o da una delicata pasticciera.
La torta di carote è un dolce da credenza goloso e genuino, un grande classico della pasticceria casalinga. Si tratta di una torta senza burro e latte, che si prepara in pochi minuti, a base di carote crude grattugiate, farina 00, uova, zucchero, olio di semi, succo d'arancia e lievito per dolci: facile da realizzare, sarà perfetta per la colazione e la merenda di grandi e piccini, ma ottima anche come fine pasto in occasione di una cena con gli amici.
La torta di grano saraceno è un dolce soffice e goloso, tipico della pasticceria altoatesina. Viene realizzato con la farina di grano saraceno, uno pseudocereale privo di glutine, che donerà alla torta un sapore rustico davvero caratteristico. Nella nostra versione viene farcita con una confettura di ribes che, grazie al suo retrogusto piacevolmente acidulo, controbilancerà la naturale dolcezza dell'impasto. Una delizia morbida e dal profumo intenso, perfetta da gustare a colazione, merenda o a fine pasto, magari guarnita con un ciuffetto di panna montata o una salsa ai frutti rossi. Scoprite come eseguirla alla perfezione seguendo passo passo le nostre semplici indicazioni.
La torta Barozzi è una specialità della zona di Vignola, in provincia di Modena: un dolce profumato e friabile, ideale per chi ama il cioccolato fondente. La torta venne creata dal pasticcere Gollini a fine ‘800: a metà del ‘900 nome e ricetta vennero registrati dal nipote dell’inventore. Oggi la ricetta storica del dolce è praticamente introvabile: noi abbiamo provato a riprodurla, con un risultato molto simile all'originale. Il segreto sembra stia nel mix sapiente di cioccolato, arachidi, mandorle e …fondi di caffè, che sembrano essere il vero ingrediente segreto di questa torta. Provatela anche voi e diteci come vi sembra.