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17 Febbraio 2023 11:00

Storia e usi della tahina: perché è un ingrediente fondamentale da avere in dispensa

La pasta di sesamo mediorientale è un burro naturale e nutriente usato soprattutto per l’hummus. In realtà, è un ingrediente versatile adatto a tante ricette diverse.

A cura di Martina De Angelis
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Cremosa, dal sapore che ricorda la frutta secca tostata, corposa, invitante: la tahina forse non è conosciuta con il suo nome in questa parte del mondo, ma è un ingrediente che tutti dovrebbero avere in dispensa. Si tratta di una crema grassa ottenuta dalla macinazione dei semi di sesamo, molto diffusa in Turchia, Grecia, Nord Africa ma anche in Oriente, sia da sola sia come base per altri piatti: l’hummus, prima di tutto, ma non solo. Spesso viene usata come salsa d’accompagnamento, per preparare insieme ai ceci il celebre hummus, oppure impiegata in ricette dolci.

Sì perché, trattandosi di un vero e proprio burro, in realtà la tahina si presta a tantissime ricette diverse. E non solo: ha anche delle proprietà eccellenti per il nostro organismo, che la rendono un ingrediente unico.

Che cos’è la tahina: la storia di un ingrediente antico

La tahina (nota anche come tahin o tahini) è una salsa tipica del Medioriente conosciuta anche come “burro di sesamo” per la sua consistenza cremosa. Facile da preparare anche in casa, è una preparazione di origine molto antica: la prima ricetta della tahina è stata rinvenuta in un documento di origine araba e risale al XIII secolo. Non sorprende che fin da allora questa salsa vegetale sia diffusa in Grecia, Turchia, Nord Africa e nei Paesi del Vicino Oriente: sono tutte zone dove il sesamo si utilizza molto fin dall’antichità, e già allora la pianta veniva coltivata, tanto che il sesamo è considerato il più antico condimento conosciuto.

Thaina: proprietà e calorie del gustoso burro vegetale

Chiariamolo subito, la tahina non è un alimento poco calorico, anzi è un bel concentrato di calore: 100 gr di prodotto sono equivalenti a ben 600 kcal. C’è da dire anche, però, che è una salsa molto concentrata, che richiede porzioni molto limitate. Nonostante non sia dietetica, però, la tahina è ricca di quelli che sono definiti “grassi buoni”, prevalentemente polinsaturi e monoinsaturi, e vanta anche una serie di pregi nutrizionali racchiusi nei semi di sesamo. La tahina, infatti, è ricca di sali minerali, in particolare calcio, fosforo, magnesio (fondamentali per proteggere le ossa e favorire la digestione), di vitamine del gruppo A, B6, E (utili per rinforzare il sistema immunitario) e di proteine.

Come si prepara la tahina e come si usa in cucina

La tahina si può acquistare già pronta nei negozi etnici o nei supermercati specializzati in prodotti biologici, oppure la si può preparare facilmente anche in casa, tostando i semi di sesamo – non troppo, altrimenti diventano amari – macinandoli e mischiandoli con l'olio di sesamo o un buon olio extravergine di oliva molto delicato fino a raggiungere la consistenza di una crema.

Il risultato è una salsa densa e profumata, con un odore che ricorda le arachidi e un sapore simile alle noci, ma con un retrogusto più amaro e tostato. Nella cucina mediorientale si usa nei modi più diversi: da sola come salsa, insieme a felafel, pita o carne, come ingrediente per preparare hummus e babaganoush, ma anche nella preparazione di ricette dolci.

1. Tahina in crema

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Consumata in purezza, la tahina risulta essere un’eccezionale salsa di accompagno per pietanze a base di carne, oppure per preparare sfizi invitanti. Invece della pita, il pane greco che spesso di serve con la tahina, potete usare dei crostini e accostarla al miele, al formaggio fresco, ai pomodorini: le combinazioni sono infinite, dovete solo sfogare la vostra curiosità gastronomica.

2. Tahina nell’hummus

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È l’impiego più conosciuto della tahina, l’utilizzo per realizzare l’hummus, la crema di ceci e pasta di ceci che è un vero simbolo della cucina mediorientale. Potete realizzare la ricetta dell’hummus classico, oppure sperimentare e creare una versione nuova e personalizzata. Qualche idea? Provate l’hummus di erbe, l’hummus di zucca  e l’hummus di avocado.

3. Tahina nel babaganoush

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Meno famosa dell’hummus, il babaganoush è una preparazione tipica della cucina mediterranea, in particolare delle tavole turche, greche, libanesi, cipriote e nordafricane. Si tratta di una salsa a base di polpa di melanzana cotta al forno, che unita con la thaina, l’olio e il limone, l’aglio e le spezie, si trasforma in una salsa avvolgente, perfetta per accompagnare crostini tostati, grissini, pane naan, focaccine allo yogurt o cruditée di verdure, come carote, finocchi, cetrioli e coste di sedano. Anche in questo caso non ci sono limiti alla fantasia, e potete preparare il babaganoush nella sua versione classica o in varianti dettate dal vostro estro.

4. Tahina con i falafel

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Merita un capitolo a parte la tahina usata come accompagnato ai falafel: le invitanti polpette di ceci fritte non prevedono l’utilizzo della tahina nell’impasto, ma la salsa di sesamo è il complemento ideale per gustarle. Come nei casi precedenti, oltre alla ricetta classica con i ceci, tutte le varianti dei falafel sono ammesse, dalle favealle lenticchie, fino al gustoso ripieno di uova.

5. Tahina nei dolci

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I dolci non sono la prima preparazione che viene in mente quando si pensa alla tahina, e invece trattandosi di un vero e proprio burro vegetale, la salsa è perfetta per dolci e lievitati: non solo è più digeribile del classico burro, ma regala alla ricetta un particolare retrogusto tostato. Provatela nel banana bread o nei pancake, oppure come glassatura su torte e ciambelloni, o ancora nei cookies.

6. Tahina come topping dolce e salato

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Data la sua grande versatilità, la tahina è l’ingrediente ideale per dare il tocco finale al piatto con un topping dal gusto particolare. Oltre che sulla carne, come già accennato, è il condimento ideale per le bowls, le ciotolone in cui si uniscono i più vari ingredienti in una super insalata gustosa e invitante. Provatela nelle bowl salate, magari sostituendo il classico riso al cous cous, ma anche la mattina nelle bowl dolci, come arricchire açai bowl, budino ai semi di chia e porridge classico.

E se siete amanti della cucina orientale, aggiungere la tahina ai noodles: la salsa è perfetta per sposarsi conla pasta di sesamo più celebra della Cina, al posto della versione cinese zhi ma jiàng, simile alla tahina ma dal gusto più forte.

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Quello che i piatti non dicono
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