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4 Gennaio 2023 15:00

Piatti tipici della befana in Italia e all’estero: cosa si cucina per l’Epifania

Piatti tradizionali, dolci e salati, per celebrare in Italia e all'estero l'arrivo della befana. Come si festeggia a tavola l'Epifania? Ecco i grandi classici da non perdere.

A cura di Rossella Croce
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Quali piatti si preparano per festeggiare l'Epifania sulle nostre tavole? E all'estero, come viene celebrata la vecchietta che porta dolci e caramelle a cavallo di una scopa? Fugassa, Torta dei Magi e perfino brodo di polpo: paese che vai, ricetta tradizionale che trovi, piatti dolci o salati con cui festeggiare l'arrivo dei Magi, una data legata fin dall'antichità ai concetti di luce, rinascita e prosperità. Il tour de force gastronomico delle festività è quasi finito, non ci resta che un "ultimo sforzo", l'ultima abbuffata prima di rintanarci nel canonico "dopo il 6 gennaio mi metto a dieta": scopriamo come e con quali piatti si celebra in Italia e all'estero l'arrivo dei Magi, i dolci tipici del giorno della befana e le storie affascinanti che li accompagnano.

1. Cavallucci e befanini toscani

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Cominciamo il nostro viaggio gastronomico nei piatti dell'Epifania dalla regione di Dante Alighieri: in Toscana possiamo gustare i cavallucci senesi e i befanini lucchesi. I primi, tipici della città che ospita il palio, sono dei morbidi biscotti speziati a base di miele, anice, noci e canditi: dolcetti natalizi diffusi già al tempo di Lorenzo il Magnifico, chiamati Biriquocoli, da inzuppare rigorosamente nel Vin Santo o nel Marsala, come i più famosi cantucci. I Befanini, frollini a base di agrumi e rhum realizzati con tipiche forme che ricordano i simboli del Natale, sono dolcetti tipici della zona del lucchese e di Viareggio che i bambini trovano nella calza la mattina del sei gennaio.

2. La fugassa piemontese

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In Piemonte non c'è Epifania senza fugassa, la focaccia tipica a base di pan brioche e canditi. Secondo la tradizione, nell'impasto si aggiungono una fava bianca e una fava nera: chi trova la prima dovrà offrire la focaccia a tutti i commensali, chi trova la seconda avrà il compito di elargire e offrire il vino. I piemontesi sostengono che la ricetta della fugassa sia perfino più antica di quella del panettone milanese: rivalità regionale o leggenda? L'importante è prepararla in tempo per l'arrivo della vecchietta più amata da grandi e piccini.

3. Brodo di polpo napoletano

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Guai a chiamarla "acqua di cottura" del polpo: il broro ‘e purpo napoletano è più di una semplice ricetta, è un concetto, una brillante idea venuta a non si sa chi, tanto da divenire negli ultimi anni una vera e propria attrazione turistica. Cosa ha a che fare con la Befana? La tradizione partenopea prevede che la notte del 6 gennaio si consumi il brodo di polpo, per le vie della città e sulle tavole domestiche: la ricetta sembra risalga al 1300 e perfino Boccaccio, conquistato dalla semplicità e dalla bontà di questa pietanza povera, ne raccontò in una lettera indirizzata a un suo amico.

4. Pizza de la Marantega veneta

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Screen dal canale YouTube Mimmo Corcione

Ci spostiamo in Veneto, dove ad attendere l'arrivo della Befana troviamo la pinsa, o pizza, de la Marantega (termine che in dialetto veneto indica proprio la vecchietta in sella alla scopa). Nonostante il nome che potrebbe facilmente trarci in inganno, parliamo di un dolce a base di farina di mais ripieno di frutta secca: parliamo di una ricetta povera di origine contadina che, nella tradizione, veniva cotta nella cenere dei falò accesi proprio il giorno dell'Epifania.

5. Pastiera campana

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Niente paura, non abbiamo confuso l'Epifania con la Pasqua, momento dell'anno in cui le tavole campane si riempiono di deliziose pastiere fatte in casa: è tradizione infatti che la prima pastiera dell'anno si prepari proprio per celebrare l'Epifania e l'arrivo dei Magi, in quella che viene chiamata la "Pasqua Epifania". Perché? Per rispondere a questa domanda dobbiamo rifarci alla tradizione cristiana che interpreta la visita dei Re Magi proprio come la "prima Pasqua" dell'anno; la pastiera inoltre, con i suoi ingredienti, è un forte richiamo alla vita e alla rinascita, in particolare per la presenza del grano e delle uova.

6. Purcidduzzi salentini

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Detti anche "Porceddhruzzi", i Porcidduzzi sono dei tipici dolcetti salentini (diffusi anche in gran parte delle zone lucane), preparati durante tutto il periodo natalizio e in particolare per la sua ultima giornata, quella che celebra l'arrivo della Befana e dei suoi regali. Simili agli struffoli napoletani, i porcedduzzi si distinguono per l'assenza di uova nell'impasto: parliamo di piccoli gnocchetti dolci, fritti in olio bollente e poi ricoperti con miele caldo e confettini colorati. Ogni famiglia custodisce gelosamente la propria ricetta ma, in ogni versione, troviamo olio di oliva aromatizzato agli agrumi, succo di arancia e mandarini: un dolce tipico dell'Epifania che non passa mai di moda.

7. Spagna: torta dei re

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Facciamo un salto in Spagna dove per festeggiare l'Epifania si sforna la Roscon de Reyes, la torta dei re, in onore dei Magi. Molto simile, nella forma e nelle dimensioni, a un ciambellone, la torta dei re è un lievitato arricchite in superficie con frutta candita, mandorle, zuccherini e scorzette d'arancia. Nella tradizione spagnola, la torta dei re si mangia per colazione o per merenda e, se si vuole, si nasconde al suo interno una moneta come buono auspicio per l'anno appena iniziato.

8. Inghilterra: Twelfth Night Cake

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Come si celebra l'arrivo della Befana oltre manica? Il sei gennaio, nel paese della regina Elisabetta (o per meglio dire, di Re Carlo) è tradizione preparare la Twelfth Night Cake, un dolce molto simile al panettone, ripieno di canditi, uvetta e mandorle. Perché un nome così particolare? "Twelfth Night Cake" significa letteralmente "La torta della dodicesima notte" e indica la fine del periodo natalizio, ultimo giorno utile per concedersi un peccato di gola.

9. Francia: galette des Rois

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I cugini francesi celebrano l'arrivo dei magi con un'apposita torta che, manco a dirlo, si chiama "galette des Rois": un dolce a base di pasta sfoglia farcita con una deliziosa (e dolcissima) crema frangipane alle mandorle. La tradizione vuole che la galette venga servita o venduta assieme a una corona di cartone: all'interno della torta viene infatti nascosto un piccolo oggetto prezioso (un confetto o una mandorla) e, il fortunato che riuscirà a trovarla verrà proclamato "re per un giorno" e incoronato con la finta corona di carta.

10. Grecia: vasilopita

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Preparata per Capodanno e per la Befana, la vasilopita è un dolce greco a base di pan brioche con mandorle e semi di sesamo: anche in questo caso, all'interno dell'impasto viene "nascosto" un piccolo portafortuna, molto spesso una moneta: attenzione ad addentarla con leggerezza, potresti romperti un dente.

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Quello che i piatti non dicono
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