Dall'inconfondibile colore viola scuro, si tratta di una varietà integrale made in Italy che risulta digeribile e ricca di benefici. Ha bisogno di essere cotta a lungo e i chicchi restano tenaci. Spazio a insalate, bowl, ma anche a rivisitazioni di arancini e timballi.
Il riso Venere, conosciuto anche come riso nero, è un cereale che in cucina si rivela versatile, adatto a preparazioni che ne esaltano il colore viola scuro e le proprietà salutari. Nato in Italia alla fine degli anni ‘90 grazie all’incrocio tra una varietà asiatica di riso nero e una varietà della Pianura Padana, è un cereale integrale che viene coltivato principalmente in Piemonte. A differenza del riso bianco raffinato, conserva il germe e la parte esterna del chicco, motivo per cui è ricco di fibre e sostanze nutritive, risultando facilmente digeribile e con un indice glicemico inferiore. La sua caratteristica nuance è dovuta alla presenza degli antociani, potenti antiossidanti naturali che compaiono anche in frutta e verdura – dai frutti rossi al cavolo viola – noti per essere degli alleati contro lo stress ossidativo delle cellule. Come le altre varietà di riso, anche il Venere è privo di glutine. Com’è fatto? I chicchi sono piccoli, allungati e tenaci: necessitano di una cottura di circa 45-50 minuti in abbondante acqua salata. Una volta scolato, può essere utilizzato caldo, tiepido o freddo, ed è apprezzato soprattutto in insalate, bowl e, in generale, per piatti colorati e creativi. Di seguito, ecco 6 idee per portarlo in tavola.
Il riso Venere si presta in modo particolare alla preparazione di insalate fredde, ideali per l’estate o per un pranzo veloce da portare anche al lavoro in veste di schiscetta. Dopo averlo lessato, lo puoi abbinare a tantissimi ingredienti diversi. Tra le combinazioni più riuscite ci sono quelle con i gamberi o i gamberetti, il salmone affumicato o il pollo, così come feta o formaggio primo sale a cubetti, pomodorini, avocado e anche frutta fresca, tipo fragole, mango e pesche. In versione light, basta unirlo a verdure di stagione grigliate o al vapore (zucchine, carote, piselli, asparagi) e completare con una citronette (con limone o in mix con l’arancia) oppure con un pesto, dal classico al basilico a quelli più originali, per esempio quello di peperoni, per conferire cremosità.
Per il suo aspetto esotico e le sue proprietà sotto il segno del benessere, il riso Venere è un’ottima scelta per realizzare bowl accattivanti, da gustare come piatto unico e da personalizzare con ingredienti crudi, cotti o marinati. Come si fa? Dopo aver fatto bollire il riso lo si lascia intiepidire e si dispone come base in una ciotola capiente. A questo punto puoi comporre la tua poke bowl secondo preferenze, giocando con le consistenze, i sapori e i colori: una versione con il pesce può prevedere tonno marinato nella salsa di soia, ravanelli, spinacino, avocado, ananas ed edamame, mentre per quanto riguarda la carne spicca il pollo marinato sempre nella salsa di soia o in quella teriyaki, delicato e leggero, dove unire pomodori e cipolle rosse. In chiave vegana, il tofu è l’alleato perfetto, marinato in salsa di soia, olio, zenzero e curry in polvere: provalo con cetrioli, carote julienne e frutta secca tostata a piacere.
Vuoi un’idea diversa per completare le tue ricette a base di pesce, carne o verdure saltate con il wok (o in padella)? Usa il riso Venere come se fosse il riso basmati, per accompagnare secondi piatti saporiti e speziati, magari di ispirazione orientale. Puoi realizzare un pollo o dei gamberi al curry, dei bocconcini di tacchino con cipollotti, peperoni e zucchine, degli straccetti di manzo con salsa agrodolce e affiancare il riso Venere in modo scenografico, usando un coppapasta rotondo, così da rendere il tutto ancora più appetitoso.
Il riso Venere si presta anche a diventare l’ingrediente "segreto" per portare in tavola un’alternativa ai classici sformati e timballi di riso da fare in forno: dopo la prima cottura, puoi mescolarlo con uova, parmigiano grattugiato e verdure, condirlo con pangrattato e formaggio grattugiato. Da servire in teglia o in chiave monoporzione. Una variante molto golosa è quella di preparare degli arancini “dark”: si possono seguire i passaggi della ricetta tradizionale, con il ragù, o optando per un ragù di pesce o semplicemente piselli insaporiti in un soffritto, da arricchire con tocchetto di mozzarella o scamorza al momento di imbottire, in modo da creare un cuore filante in contrasto con la croccante copertura fritta.
Verdure ripiene di riso Venere, perché no? Anche in questo caso, una volta lessato, si può mescolare con ingredienti gustosi come tonno, feta sbriciolata, olive, capperi o verdure grigliate a cubetti, tomini, per farcire zucchine tonde svuotate, melanzane, peperoni da mettere in forno o pomodori maturi da servire a crudo (tipo nella nostra ricetta al posto del cous cous). Per una versione più sostanziosa, si può arricchire il ripieno con formaggio grattugiato, pangrattato e un uovo per legare il tutto, perfetto per ortaggi da gratinare.
Con la farina di riso Venere – che si ricava macinando i chicchi – si ottengono preparazioni dolci e salate dal particolare colore violaceo e senza glutine. Essendo una farina con poca forza, punta su frolle per crostate e biscotti rustici e friabili, e su torte che non richiedono lievitazioni se non in cottura, come quelle da credenza: uniscila in quantità uguali per esempio alla farina di riso bianco o di mandorle, per ottenere un impasto umido e profumato. Via libera poi all’aggiunta di pere, mele, fichi secchi, noci e miele. Dal punto di vista salato, spazio a crackers o grissini fatti in casa, ma anche al pane: in questo caso il suggerimento è di unirla a una farina forte, per avere la giusta sofficità.