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28 Maggio 2022 15:00

Quattro fertilizzanti naturali da fare con gli scarti della cucina

Gusci, bucce e fondi di caffè: ecco come riciclare alcuni scarti alimentari e trasformarli in fertilizzanti completamente naturali per le nostre piante.

A cura di Rossella Croce
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Sempre più numerose sono le persone che, con l'arrivo della bella stagione, si cimentano in piccoli orti casalinghi: basilico, rosmarino e perfino pomodori iniziano così a colorare e profumare balconi e terrazze, rendendo l'aria della città un po' meno grigia. Chi sposa la filosofia del "no waste" e vuole sviluppare un pollice verde senza ricorrere a prodotti chimici, sa bene che tanti alimenti possono essere riutilizzati e aiutarci a prenderci cura delle nostre piante, fungendo da fertilizzanti naturali. Di quali ingredienti parliamo? Come trasformare quelli che comunemente vengono considerati "scarti" alimentari per curare piante e fiori domestici? Ecco quattro fertilizzanti naturali, come usarli e perché sono un vero e proprio toccasana per il nostro piccolo orto casalingo.

1. Fondi del caffè

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Eccitante e stimolante, il caffè è un vero e proprio simbolo della nostra tradizione, immancabile in ogni momento della giornata. Tutti apprezzano un buon caffè al mattino ma pochi forse sanno che, una volta svuotata la caffettiera, il fondo può essere utilizzato come fertilizzante naturale per le nostre piante. La polvere di caffè è un vero e proprio toccasana per fiori e piante perché ricca di sali minerali, in particolare sodio, potassio, calcio, fosforo, ferro e magnesio; ha inoltre un potere alcalinizzante, in grado di ridurre il livello di acidità della terra. Per riciclare i fondi e farne un ottimo fertilizzante, non dovrai far altro che unire la polvere al terriccio, oppure distribuirlo intorno alla base della pianta. Per ottenere un fertilizzante liquido, lascia a "riposo" i fondi in un litro di acqua fredda per 24 ore quindi distribuiscilo sul terreno: le tue piante saranno protette dagli insetti e acquisteranno un colore verde brillante.

2. Bucce di banana

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Le banane sono considerate da sempre tra i frutti più nutrienti perché ricche di vitamine e sali minerali, in particolare sodio e potassio. A colazione, per una merenda salutare o in un goloso banana split: qualunque sia il motivo per cui hai deciso di gustare una banana, se hai delle piante in casa, sul balcone o magari un piccolo orto, non buttare per alcun motivo la buccia. Perché? Essiccala per qualche minuto in forno e spezzatela nel terreno, in pochi giorni si decomporrà e rilascerà tutta la componente nutritiva e favorendo così un processo di mineralizzazione del terreno. Per ottenere un miglior risultato, ripeti l'operazione una volta ogni sette o dieci giorni, così da continuare a nutrire il terreno e con esso le tue piante.

3. Gusci delle uova

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Le uova sono ricche di proteine, sali minerali e vitamine, veri e propri scrigni di proprietà benefiche, non solo per il nostro corpo ma anche, a ben vedere, per le nostre piante. Dopo aver preparato uova in camicia, frittate o primi piatti, non commettere l'errore di buttare i gusci nella pattumiera: lasciali essiccare al sole o in forno per qualche minuto quindi spezzettali e utilizzali per fertilizzare le tue piante. Come? Puoi mischiarli al terreno (magari quando travasi o sposti una pianta), distribuirli sulla superficie o alla base del vaso: in questo modo faciliteranno il processo di drenaggio e di mineralizzazione delle radici.

4. Acqua di cottura delle verdure

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Dopo aver preparato un ricco minestrone o aver bollito delle verdure per cena, non buttare per nessuna ragione al mondo l'acqua di cottura, può diventare un fertilizzante naturale davvero efficace con cui far crescere le tue piante rigogliose e brillanti. Cuocendo, le verdure rilasciano una parte del loro apporto nutritivo tra cui sali minerali e vitamine, componenti fondamentali per la buona crescita di piante e fiori. Per usare l'acqua di cottura delle verdure è importante che questa non sia salata (il sale può seccare e rovinare le piante) e che si sia raffreddata: tutto quello che dovrai fare e travasarla in un innaffiatoio e versarla sulla superficie del terriccio.

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Quello che i piatti non dicono
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