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13 Ottobre 2023 15:00

Quali drink possono bere i celiaci? Gin tonic, spritz e altri, ma bisogna fare attenzione

Gin tonic, spritz, negroni e altri ma bisogna fare attenzione: chiedi sempre al bartender per avere informazioni sugli ingredienti e non correre rischi inutili.

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Andare al bar non è sempre semplice per un celiaco: è davvero un problema capire quali cocktail si possono bere e bisogna prestare molta attenzione alla lista ingredienti del menu e alle parole del nostro bartender di fiducia. Le persone affette da celiachia devono evitare il glutine, una proteina presente nel frumento, orzo, segale e derivati. Molti cocktail tradizionali hanno come base degli ingredienti che potrebbero contenere glutine, come liquori di grano o malto d'orzo. È fondamentale stare attenti alla scelta dei cocktail per evitare l'assunzione di glutine. Vediamo insieme cosa bere al bar se sei celiaco.

Le opzioni sicure per i celiaci al bancone di un bar

Prima di addentrarci nel mondo dei cocktail diciamo subito che i celiaci possono bere vino rosso, bianco, rosé e spumanti che sono naturalmente privi di glutine. Stesso discorso vale per i distillati puri: il whisky è a base di grano ma non fa niente perché durante il processo di distillazione, il glutine viene separato dall'alcol, rendendo il prodotto finale gluten free. Bisogna invece fare attenzione ai distillati aromatizzati, come una vodka alla pesca ad esempio, perché negli aromi possono esserci tracce di glutine. Anche il sidro di mele è un alcolico senza glutine.

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Se invece ci si vuole addentrare nel mondo dei cocktail ci sono delle opzioni sicure: il re dei drink gluten free è senza dubbio il Gin tonic. Ha solo due ingredienti, sono entrambi privi di glutine e ci si può sbizzarrire come si vuole. Ottime opzioni sono anche il Mojito, con rum, lime, menta, zucchero e soda, e il Margarita, con tequila, triple sec, lime e sciroppo di agave. In questi casi dobbiamo fare attenzione: se lime, limone o menta sono freschi allora va bene, in caso contrario bisogna accertarsi che il succo sia gluten free. Per capire quali cocktail può bere un celiaco bisogna fare molta attenzione ai succhi di frutta perché possono contenere glutine.

Fortunatamente gli amanti degli aperitivi sono salvi: Spritz, Negroni (e Sbagliato), Americano e Hugo sono tutti drink senza glutine. Per i cocktail after dinner consigliamo il Manhattan, con whisky, vermut e angostura, il Boulevardier, con bourbon, vermut e bitter o l'Old Fashioned, fatto con whisky, zucchero, angostura, acqua, una fetta d'arancia e ciliegia per decorare. Se vogliamo andare in Sud America possiamo dire che va bene la Caipirinha, preparata con cachaca (un distillato brasiliano), lime, zucchero e ghiaccio; il Daiquiri, con rum, lime e sciroppo di zucchero, il Tequila sunrise, realizzato con tequila, succo d'arancia, e granatina. In quest'ultimo caso dobbiamo però accertarci che la grenadine sia senza glutine perché alcune marche possono averlo. Altri drink che possono bere i celiaci ma "con l'asterisco", come quest'ultimo, sono il Moscow Mule, con vodka, lime e ginger beer (alcune ginger beer hanno l'orzo), e la Piña Colada, fatta con rum, latte di cocco, succo d'ananas e ghiaccio, anche in questo caso devi chiedere delucidazioni sul succo d'ananas e il latte di cocco.

Alcune avvertenze importanti sul glutine nell'alcol

È importante sottolineare che secondo le normative mediche i prodotti che non riportano in etichetta la scritta "senza glutine" non garantiscono l'assenza del complesso proteico o la contaminazione del prodotto. È sempre importante leggere le etichette perché la sicurezza dipende anche dai marchi specifici degli ingredienti che utilizzi. Alcune marche di alcolici, sciroppi e miscele di cocktail possono contenere glutine, quindi è sempre importante leggere attentamente la lista ingredienti o fare delle ricerche per assicurarti che tutti gli elementi siano senza glutine.

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A cura di
Leonardo Ciccarelli
Nato giornalista sportivo, diventato giornalista gastronomico. Mi occupo in particolare di pizza e cocktail. Il mio obiettivo è causare attacchi inconsulti di fame.
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