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8 Agosto 2023 15:00

Pesca e Nettarina di Romagna Igp: i frutti dell’estate romagnola

Apprezzate per le proprietà salutari e la versatilità in cucina, la Pesca e la Nettarina di Romagna Igp hanno una polpa soda e un sapore dolce. Scopriamone caratteristiche e usi in cucina.

A cura di Monica Face
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Le pesche sono il frutto dell'estate per eccellenza, atteso tutto l'anno per il loro gusto dolce e succoso: un simbolo di freschezza e di colori vivaci, che ci accompagnano durante le giornate più calde. Grazie alla loro polpa morbida e alla buccia vellutata, sono uno dei frutti più amati e apprezzati. Tra le tante varietà presenti in Italia, esistono tipologie che da diversi anni hanno conquistato il marchio Igp. Andiamo alla scoperta della Pesca e Nettarina di Romagna, partendo dalla storia, curiosando sul metodo di produzione e poi, ovviamente, soffermandoci sugli usi in cucina.

Perché si chiama così

Si tratta di un Igp che tutela due frutti che presentano delle differenze: la pesca e la nettarina, chiamata anche pesca noce. Entrambe hanno una polpa soda e succosa, di colore chiaro e con un sapore dolce e intenso. Si differenziano nella buccia in quanto la nettarina, detta anche pesca noce, è completamente glabra, e ha una superficie liscia e luminosa, mentre la pesca ha una buccia più vellutata e sottile.

Un po’ di storia

L'origine del pesco in Europa è ancora oggetto di dibattito: alcuni lo attribuiscono ad Alessandro Magno dopo le sue spedizioni contro i Persiani, altri ai Greci che lo avrebbero importato dall'Egitto. C'è anche chi ritiene che la sua diffusione in Occidente sia stata favorita da una spedizione militare cinese nel 139 a.C. nell'Afghanistan settentrionale, dove il pesco si sarebbe rapidamente diffuso verso occidente grazie alla sua elevata capacità di moltiplicazione per seme.

La coltivazione della pesca e della nettarina in Romagna ha origini antiche, risalenti al XIX secolo, quando nella provincia di Ravenna, in particolare nel comune di Massa Lombarda, vennero predisposti degli impianti per la coltivazione di questi frutti. Tuttavia, la diffusione a livello commerciale è avvenuta a partire dagli anni '70, quando i produttori locali hanno deciso di valorizzare questi frutti di qualità, rendendoli popolari in tutta la penisola. Nel 1998 è arrivata l'Igp (Indicazione Geografica Protetta), che ne tutela la produzione e la commercializzazione.

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La produzione

Si tratta di due prodotti ortofrutticoli ottenuti da diverse varietà della specie Prunus persica L., differenti per colore e polpa, ma accomunati da una tradizione secolare. La produzione di questi frutti Igp avviene in Emilia-Romagna, in particolare nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Bologna. Questa zona è caratterizzata da un clima temperato e dalla presenza di terreni argillosi e sabbiosi, che ne favoriscono la coltura.

La coltivazione avviene secondo un metodo tradizionale, che prevede l'utilizzo di tecniche di agricoltura sostenibile. I frutti vengono coltivati in terreni ben drenati e concimati con prodotti naturali, senza l'utilizzo di pesticidi e fertilizzanti di sintesi.

Le pratiche colturali comprendono almeno una potatura invernale e due interventi di potatura al verde, a seconda delle esigenze delle piante. Inoltre, la raccolta avviene rigorosamente a mano, per garantire la massima qualità dei frutti. L’eventuale conservazione dei frutti deve prevedere la tecnica della refrigerazione. I valori di umidità e di temperatura all’interno delle celle frigorifere devono assicurare il mantenimento delle peculiari caratteristiche qualitative.

Caratteristiche organolettiche e distintive

La Pesca e la Nettarina di Romagna Igp hanno una polpa soda e succosa, di colore chiaro e con un sapore dolce e intenso. Come già detto, la nettarina, detta anche pesca noce, è completamente glabra, e ha una superficie liscia e luminosa, mentre la pesca ha una buccia più vellutata e sottile.

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Entrambe hanno un bassissimo contenuto di calorie e sono pertanto indicate nelle diete ipocaloriche. Inoltre, per l’elevata presenza di acqua nella polpa, risultano particolarmente rinfrescanti e dissetanti e aiutano a mantenere il corpo idratato. Sono fonte di vitamine, in particolare di vitamina C, che aiuta a rafforzare il sistema immunitario e a combattere i radicali liberi. Contengono antiossidanti, che aiutano a prevenire l'invecchiamento precoce delle cellule e sono amiche dell'intestino grazie all’apporto di fibre. Sono infine naturalmente dolci e quindi possono essere un'alternativa salutare ai dolci industriali.

Cosa sapere quando l’acquisti

La Pesca e Nettarina di Romagna Igp sono commercializzate fresche, in cassette o in vaschette termoformate, con l’etichetta che riporta il logo della denominazione, il nome del produttore o del confezionatore, Il prodotto è immesso in commercio, da giugno a settembre. Entrambe sono commercializzate in varietà a polpa bianca e a polpa gialla e confezionate in vassoi, cestini e vassoi in cartone o in legno.

Come conservarle

Per una conservazione ottimale, i frutti dovrebbero essere riposti in un sacchetto di carta a temperatura ambiente per alcuni giorni fino a quando non raggiungono la maturazione desiderata. In seguito, possono essere riposti nel frigorifero per prolungarne la conservazione, ma solo se sono già maturi.

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Come usarle in cucina

In genere, la Pesca e la Nettarina di Romagna Igp sono consumate quando sono completamente mature e hanno un aroma intenso e caratteristico. Tuttavia, la pesca noce può essere gustata anche quando è ancora poco matura e ha una consistenza compatta e croccante al morso.

Oltre che gustate fresche, possono anche essere utilizzate come ingrediente per arricchire varie ricette, soprattutto dolci, come la granita siciliana, gelati e macedonie, ma anche per realizzare il liquore alla pesca.

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