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11 Giugno 2021 11:00

Euro 2020: le specialità dello street food romano da mangiare durante Italia – Turchia

La Capitale d'Italia apre la nostra serie su Euro 2020: accompagneremo le partite più importanti con dei consigli sulle specialità tipiche delle città ospitanti. E sarà proprio Roma a ospitare la prima partita dell'Italia, che dovrà scendere in campo contro la Turchia. Ma cosa si mangia nell'Urbe davanti alla partita? Ecco una serie di pietanze golose e tipiche della gastronomia romana, che potrete comprare o cucinare in occasione della sfida Italia-Turchia.

A cura di Francesca Fiore
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Panino con la porchetta, pizza e mortazza, supplì, maritozzi: ce n'è per tutti i gusti. Siamo finalmente pronti alla sfida di Euro 2020, la competizione calcistica inizialmente prevista per lo scorso anno, ma che ha subito uno slittamento a causa della pandemia. La nostra prima tappa è Roma, che ospita la partita Italia – Turchia prevista per l'11 giugno alle 21: cosa mangiare davanti allo schermo, tifando per gli azzurri? Ecco le migliori specialità della cucina e dello street food capitolino con cui fare il pieno durante la prima sfida i Euro 2020.

1. Supplì al telefono

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Non potevamo che iniziare da una delle specialità più conosciute dello street food romano: il supplì al telefono. Si tratta di una crocchetta lunga di riso al pomodoro con dentro un cuore di mozzarella: questo il significato dell'espressione "al telefono", cioè con il filo della mozzarella che al primo morso si distende, cosa che lo fa sembrare appunto la cornetta di un telefono. Il suo nome deriva dalla parola francese surprise, sorpresa: nella ricetta originale si inserivano anche le rigaglie di pollo, che oggi vengono sostituite da un semplice ragù ma anche da tanti altri ingredienti, comprese le ricette dei piatti romani tradizionali.

2. Filetto di baccalà fritto

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Un filetto di baccalà avvolto da una sottile e ariosa pastella e poi fritto in olio bollente: è quasi impossibile non innamorarsi di questa pietanza del cibo di strada capitolino. Il filetto di baccalà fritto è semplicissimo da realizzare anche in casa: basterà avere il baccalà già dissalato, farina, sale, acqua e olio per friggere. Come accompagnarlo? Con una birra fresca, naturalmente.

3. Fiore di zucca ripieno

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Approfittate degli ultimi fiori di zucca, prima che il caldo li elimini dai banchi del supermercato, per preparare questa ricetta da leccarsi i baffi. I fiori di zucca ripieni (e fritti) sono una delle preparazioni più antiche della cucina romano-giudaica: croccanti, con il loro ripieno sapido e filante, sono amati da tutti. Per farli a casa vi serviranno dei fiori freschissimi, delle acciughe, del formaggio filante (mozzarella ben strizzata o provola) e l'occorrente per la pastella: una volta farciti, saranno impastellati e fritti in olio bollente, giusto per qualche minuto.

4. Panino con la porchetta

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La porchetta di Ariccia e la sua affascinante storia ve l'abbiamo già raccontata: quale migliore occasione per preparare, per sé o per gli amici, dei golosi panini con la porchetta? Ricordate però: nel panino con la porchetta, se volete rispettare l'ortodossia romana, ci va esclusivamente la porchetta. Niente formaggi, verdure arrosto o, peggio ancora, salse: è così che si mangia questa specialità unica. Non scegliete solo la carne più tenera, ma anche qualche pezzo di cotenna e fate tostare bene il pane, ripassando poi il panino sulla piastra: in questo modo il grasso creerà una sensazione di scioglievolezza unica già al primo morso.

5. Pizza & mortazza

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Si chiama proprio così questa incredibile accoppiata: pizza&mortazza; del resto, dire pizza e mortadella, non sarebbe la stessa cosa. Si tratta di un trancio di pizza bianca, tipica dello street food romano, che viene tagliata in orizzontale e farcita con delle invitanti fette di mortadella: il tutto poi viene scaldato sulla piastra, in modo da tostare leggermente la pizza e "far sudare" la mozzarella. Uno spuntino fondamentale per godere appieno della cucina capitolina davanti alla partita.

6. Coppiette

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Una preparazione antichissima che Roma ha in comune con altri parti del mondo, quella delle coppiette. Si tratta di strisce di carne essiccata e condita con vari tipi di spezie ed erbe ma, soprattutto, con abbondante peperoncino. Una volta erano il pasto dei viandanti o dei pastori, che potevano avere a disposizione della carne per i lunghi periodi in viaggio, ed erano preparate con la carne di cavallo. Oggi si fanno con la carne di maiale e sono un tipico street food dei castelli romani: vengono vendute legate due a due, da qui il nome coppiette.

7. Fave e pecorino

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Uno snack tipico delle gite primaverili ed estive, che vede come protagonista questa originale accoppiata: fave e pecorino. Niente di più semplice: basta avere delle fave fresche e un pecorino abbastanza stagionato (ma non troppo!) per creare questa golosa merenda. Da accompagnare, rigorosamente, con una birra dal sapore intenso o con un bel bicchiere di vino rosso.

8. Maritozzo salato

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Una volta i maritozzi romani venivano riempiti solo ed esclusivamente con la panna: ma la cucina è sempre pronta a evolversi e cambiare in base alle richieste dei fooders. Così, da qualche anno, i maritozzi sono diventati anche salati: del resto, in questa morbida brioche ci si potrebbe mettere qualsiasi ingrediente. Ma qual è l'accoppiata migliore per il maritozzo salato? Senza nessun dubbio, quella fra alici salate e burrata: provare per credere.

9. Panino con le polpette al sugo

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Quando una nonna romana cucina le polpette al sugo ne fa in quantità industriali. E, quando rimangono, le mette dentro una "ciriola", tipico panino morbido dentro e croccante fuori, per i nipoti: una merenda davvero golosa e nutriente. Preparare questa specialità serve davvero poco: le polpette al sugo, magari già preparate il giorno prima, e dei panini da riempire. Uno snack, ma anche un piatto unico, da gustare durante la partita senza particolari difficoltà.

10. Trapizzino

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Non si tratta di uno street food tradizionale, o di qualche ricetta con centinaia di anni alle spalle: di fatto, però, il trapizzino ha conquistato i cuori e i palati della Capitale in pochissimi anni. La specialità creata da Stefano Callegari – e approdata da qualche anno anche negli States – è un triangolo di soffice pizza bianca imbottito con sughi e le preparazioni classiche della cucina romana e non solo: pollo alla cacciatora, coda alla vaccinara, picchiapò, polpette al sugo, parmigiana di melanzane e così via.

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Quello che i piatti non dicono
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