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Mani in pasta: 10 formati di pasta fresca golosi e semplici da replicare

Preparazione: 30 Min
Difficoltà: Facile
Dosi per: 4/6
A cura di Redazione Cucina
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Fare la pasta in casa può sembrare una vera e propria magia: eppure, con un po' di impegno, è più semplice di quanto sembri. L'Italia è piena di formati di pasta diversi, fatti con farine di vario tipo, con l'aggiunta di uova o meno: dai classici gnocchi e tagliatelle, passando per golosi ravioli e tortellini, fino ad arrivare a formati locali come orecchiette, strascinati, scialatielli e spaghetti alla chitarra. Chiunque può diventare un pastaio in cucina: basta partire da formati semplici per arrivare, via via, a quelli più complessi da realizzare. Ecco 10 ricette di pasta fresca golose e facili da realizzare, selezionate per voi: e che mani in pasta siano.

1. Gnocchi

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Gli gnocchi sono uno dei formati di pasta più antichi: si fanno praticamente in tutto il mondo, con ricette e ingredienti di base completamente diversi. In Italia li facciamo soprattutto a base di patate, ma non mancano tipologie diverse come gli gnocchi di semolino, o gnocchi alla romana, gli gnocchi di farina di mais, gli gnocchi di zucca, gli gnocchi di pane secco o anche semplicemente gli gnocchi con acqua e farina. Per i meno esperti, partire dagli gnocchi è l'ideale: una ricetta golosa ma molto semplice, che però regala grandi soddisfazioni. Una volta realizzati, potete condirli con gli ingredienti più disparati, ma saranno ottimi anche con un sugo di pomodori fresco e una spolverizzata di formaggio grattugiato.

2. Tagliatelle

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Che siano al ragù, con i porcini, con verdure saltate o con un sugo di pesce, le tagliatelle piacciono proprio a tutti, grandi e piccini. Una ricetta facile da realizzare, che si può fare anche senza uova, si realizzano stendendo l'impasto in una sfoglia sottile che viene tagliata, dopo averla arrotolata. Una preparazione che vi permette di portare in tavola una pietanza elegante e gustosa, perfetta per le domeniche di festa.

3. Pici toscani

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I pici sono un formato di pasta tipico della Toscana, in particolare dei territori del Sud della regione, e dell'alto Lazio (Viterbese): simili agli spaghetti ma più spessi, sono fatti tradizionalmente con acqua, farina e sale. Nelle versioni più recenti in alcuni casi si aggiungono anche le uova. Sono un formato molto semplice da realizzare – vengono infatti tirati a mano – e perfetto per chi è alle prime armi ma vuole comunque sperimentare qualcosa di originale; il condimento più tipico è quello con il sugo all'Aglione, ma potete presentarli con un sugo di carne, con un condimento ai funghi o con le "briciole", pane toscano soffritte in olio di oliva, giusto per restare fedeli alla tradizione.

4. Scialatielli campani

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Anche in questo caso pasta lunga, ma meno lunga dei precedenti formati. Gli scialatielli sono una ricetta tipica della Campania, in particolare della zona di Amalfi: sono stati inventati dallo chef Enrico Cosentino nel 1978. Il loro nome è l'unione di due parole: scialare (godere) e tiella (padella). Fatti con farina, acqua e/o latte, formaggio grattugiato, basilico fresco tritato, sale e uova, si sposano perfettamente con un condimento ai frutti di mare, o comunque con il pesce.

5. Trofie liguri

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Eccoci al primo formato di pasta fresca corta: questa volta andiamo al Nord, in particolare in Liguria, per delle squisite trofie. Dalla forma allungata e sottile, sarebbero originarie di Sori, in provincia di Genova, ma sono utilizzate in tutta la regione e anche in alcune zone del Piemonte. Sono fatte con farina di grano duro, sale e acqua e il loro nome deriverebbe, secondo alcune teorie, dal genovese strufuggiâ, ovvero strofinare, ovvero dal movimento necessario per arricciarle con la mano che striscia la pasta sul pianale. Il condimento ideale? Naturalmente il pesto genovese, meglio ancora se affiancati a patate e fagiolini novelli: la ricetta tradizionale vuole che la pasta sia cotta nella stessa acqua delle verdure.

6. Strascinati lucani e pugliesi

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Ancora un formato di pasta che si "trascina": gli strascinati sono un formato di pasta corta tipico di Basilicata e Puglia, che va da una lunghezza di pochi cm ad addirittura 10-12 cm, secondo la zona di produzione. Vengono conditi con un sugo a base di carne, ma si prestano agli abbinamenti più disparati: cime di rapa, verdure saltate in padella, legumi o funghi.

7. Orecchiette pugliesi

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Immancabili in un compendio di ricette di pasta fresca, le orecchiette sono legate alla città di Bari, ma in realtà si usano anche in altre zone della regione, come il Tarantino dove vengono chiamate chiancarelle, e in Lucania. La loro grandezza varia a seconda della zona, così come il condimento: alle tipiche cime di rapa sbollentate e poi passate in padella, si affiancano sughi di carne, verdure e perfino sughi di pesce, nelle versioni più moderne. Potrebbe sembrare un formato difficile da realizzare, ma non lo è: una volta presa la mano, andrete speditissimi.

8. Strozzapreti

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Diffusi in molte zone d'Italia, dal Lazio al Trentino passando l'Emilia-Romagna: sono gli strozzapreti, formato di pasta dal nome singolare. Questo deriverebbe dalla loro forma, che determina un consumo non agevole: nella satira popolare dell'epoca, venivano dedicati a coloro che erano ritenuti i golosi per eccellenza, ovvero i preti. A seconda della zona si condiscono in modi diversi: con sughi d'arrosto o con la salsiccia, con i funghi porcini, con i tartufi, con fondute di formaggio e spinaci.

9. Pizzoccheri della Valtellina

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Una ricetta particolare che ci porta in Lombardia, in particolare in Valtellina: i pizzoccheri sono un formato tipico di Teglio, fatto con grano saraceno, acqua e sale. Molto semplici da realizzare, si condiscono in diversi modi: con le patate e la verza, con le bietole a coste, con una fonduta di formaggio valtellinese, ma anche con burro, aglio e salvia.

10. Spaghetti alla chitarra

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Chiudiamo con un formato di pasta lunga del Centro Italia, in particolare dell'Abruzzo. Gli spaghetti alla chitarra sono una pasta all'uovo a sezione quadrata ruvida e porosa, in grado di trattenere bene i condimenti. Per realizzare questa tipologia, avrete bisogno dell'utensile tipico, chiamato appunto chitarra: una specie di telaio che si può reperire nei negozi per la casa oppure on line. Per tradizione in Abruzzo si condiscono con il ragù a base di carne di agnello, manzo o maiale, ma anche con un sugo di carne di cinghiale: ma voi potete variarli come preferite.

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