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20 Settembre 2023 11:00

Zucca Butternut: com’è fatta e come usarla al meglio in cucina

Difficilmente passa inosservata per la sua forma allungata, che ricorda quella di una grossa pera. Il suo nome richiama sentori di nocciola e consistenze "burrose", perfette da valorizzare in tante ricette.

A cura di Federica Palladini
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Basta nominare la parola autunno per venire catapultati in un mondo dalle sfumature arancioni, dove zucche dalla forma e dalla grandezza più diverse sono le protagoniste indiscusse della cucina stagionale. Tra queste c’è anche la zucca Butternut o “noce di burro”, una tipologia che arriva verso novembre, e che a prima vista incuriosisce soprattutto per il suo aspetto, molto diverso dalle varietà più classiche: non tondeggiante, ma allungato, con una base larga che la fa somigliare a una grossa pera. Mette simpatia? Sì. E non è l’unico motivo per cui usarla nelle tue ricette.

Com'è fatta la zucca Butternut e da dove viene

Che tra tante la riconosceresti non è un modo di dire “romantico”, ma un dato di fatto. La zucca Butternut o in latino Cucurbita moschata appartiene alla grande famiglia delle Cucurbitacee, che comprende anche cetrioli, zucchine, meloni e cocomeri e si caratterizza proprio per la sua forma oblunga, distintiva rispetto alle altre zucche. Ha la buccia sottile di colore beige chiaro e dalla texture liscia. All’interno la polpa si presenta arancione: il suo sapore è mediamente dolce con un particolare retrogusto nocciola e la consistenza è soda e compatta: quando cucinata diventa densa, quasi burrosa, come suggerisce il nome. Il suo peso oscilla da 1 a 3 chili e la lunghezza in media è di 20-35 cm.

Si tratta di una zucca invernale o tardiva molto presente nei paesi anglosassoni, dall’Australia agli Stati Uniti, coltivata anche in Italia: proveniente dal Sud America, si è poi diffusa nel mondo in varie sottovarietà, tra cui la Zucca Waltham Butternut, quella più comune, chiamata così dal luogo dove venne battezzata, in Massachusset negli anni ‘40, frutto dell’incrocio tra zucche differenti. Anche la “nostra” Violina appartiene a questa specie: il suo nome scientifico è Cucurbita moschata var. violina e rispetto alla butternut squash americana si differenzia per la buccia marroncino chiaro, rugosa e costoluta. Sempre in Italia, tra le Cucurbita moschata si annovera pure la Zucca lunga napoletana, che però gioca in un altro campionato: oltre a presentarsi verde con striature giallognole, è imponente, lunga fino a 70 cm e pesante 20-25 chili.

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Il periodo ideale per trovare la Butternut è tra novembre e febbraio, anche se ormai si può reperire in anticipo: si conserva per 6-7 mesi, in quanto molto resistente. Per non farla marcire, vale la stessa regola delle altre zucche: è consigliabile tenerla in casa in un luogo fresco e asciutto, con un buon passaggio d’aria, vietate quindi cantine umide e chiuse, balconi e frigoriferi.

Come valorizzare in cucina la zucca Butternut: abbinamenti e ricette

Appurato che per la sua conformazione difficilmente si presterà a essere intagliata per Halloween, la Butternut è perfetta da utilizzare in cucina: condivide con la maggior parte delle zucche le proprietà nutrizionali, quindi basso apporto calorico e presenza di vitamine soprattutto A e C, sali minerali (magnesio, fosforo, calcio e potassio) e beta carotene, che insieme svolgono perlopiù un’azione antiossidante.

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In commercio si può acquistare sia intera, sia già tagliata a fette: queste ultime sono molto comode per chi è meno pratico con i coltelli, in quanto sono rondelle già pronte da utilizzare per preparare velocemente come antipasto delle simpatiche pizzette di zucca condite con salsa di pomodoro e mozzarella oppure la zucca in agrodolce, sfizioso contorno. Un altro punto a suo favore è che la buccia essendo sottile risulta sia edibile sia si toglie con semplicità con un pelapatate, facilitando di non poco la pulitura, che si limita all’eliminazione della classica parte filamentosa, conservando i semi, anche questi commestibili, perfetti tostati per arricchire zuppe o insalate.

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In generale la Butternut è molto versatile: per la cremosità e il sapore nocciolato della polpa cotta, dà il meglio di sé in risotti, vellutate, come ripieno di tortelli, ma anche in hummus originali. Visto che assorbe pochissimo olio niente paura nel friggerla (anche in friggitrice ad aria). Si può usare come ingrediente nell’impasto di dolci, per esempio in abbinamento al cacao e al cioccolato: da provare la nostra torta super golosa. Si sposa benissimo con gli altri ortaggi di stagione, dai funghi al cavolo nero, in ricette tradizionali e creative: con un mix colorato di verdure gratinate al forno o in un’inedita rivisitazione delle patate Hasselback, la zucca Hasselback, per pranzi e cene in famiglia o tra amici che non fanno rimpiangere quelli estivi.

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