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26 Agosto 2023 11:00

Farina di canapa: benefici e usi in cucina

La canapa è una pianta sempre più usata in cucina: dai suoi semi si ricava la farina, digeribile e senza glutine, con cui realizzare diverse ricette dolci e salate.

A cura di Federica Palladini
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Nel corso degli ultimi anni nel campo dell’alimentazione si è assistito a un progressivo cambio delle abitudini, con l'introduzione nella dieta di sempre maggiori cibi di origine vegetale, al posto di quelli che forniscono proteine animali. È in questa ricerca di fonti di nutrimento diversificate che si può collocare la diffusione della canapa in cucina, di cui si utilizzano principalmente i semi. Dai semi si ottengono sia l’olio di canapa, che la farina di canapa: quest’ultima può affiancare o essere usata in sostituzione della farina di frumento, in quanto apporta all’organismo diversi benefici. I prodotti a base di canapa sono facilmente acquistabili nei negozi bio, ma anche nella grande distribuzione.

Che cos’è la farina di canapa e da dove viene

La farina di canapa si ricava dal seme della pianta che viene spremuto per estrarre l’olio: i residui di questa lavorazione vengono sottoposti alla macinatura, con l’ottenimento di farine dalla consistenza più o meno granulosa, anche se in commercio si trova soprattutto con una texture finissima.

C’è da precisare che quando si parla di canapa, molto spesso non è chiaro cosa diversifichi quella industriale, a scopo medicinale o stupefacente. In realtà si tratta della stessa pianta, la Cannabis sativa, appartenente alla famiglia botanica delle Cannabaceae che si tende a classificare in tre sottospecie (Sativa, Indica e Ruderalis) che a loro volta danno origine a moltissime varietà coltivate in tutto il mondo. La differenza di destinazione d’uso è data dai limiti del contenuto di principio attivo consentiti dalla legge. Per la canapa a scopo alimentare, i livelli di delta-9-tetraidrocannabinolo, meglio conosciuto con la sigla THC, sono disposti dal Regolamento UE 2022/1393, entrato in vigore il 1° gennaio 2023, che stabilisce un tenore massimo di 7,5 mg/kg per l’olio di canapa e di 3 mg/kg per i semi e per gli altri derivati dai semi, tra cui appunto la farina. Ciò significa che la cannabis alimentare non produce effetti psicotropi e neppure terapeutici.

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Proprietà e benefici della canapa: protagonisti i semi

Chi custodisce le proprietà benefiche della canapa sono soprattutto i suoi semi, definiti dei veri e propri integratori naturali grazie alla presenza di amminoacidi essenziali che li rendono una fonte a elevato contenuto di proteine vegetali (28-30% per 100 g) e di acidi grassi omega-3 e omega-6. Inoltre, sono buone le quantità di sali minerali, come zinco, ferro, magnesio e potassio e di vitamina E. La farina di canapa risulta così digeribile, ricca di fibre, antiossidanti e nutrienti, senza dimenticare che è gluten free: un alimento adatto a chi segue una dieta vegana e vegetariana e per chi soffre di celiachia o intolleranza al glutine.

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Come si usa in cucina la farina di canapa

La farina di canapa è un ingrediente che si rivela molto versatile in cucina, in quanto può essere usato per arricchire impasti per ricette salate e dolci, così come succede con altre farine alternative, dalla farina di riso a quella di grano saraceno. Solitamente, dato il suo gusto nocciolato e il suo colore bruno, ma anche per l’alto contenuto di fibre, non viene utilizzata in purezza, soprattutto in panificazione, per fare la pasta fresca o per la realizzazione di torte, ma mixata ad altre farine – con o senza glutine – in proporzioni che vanno dal 5% al 20%. Per il suo apporto proteico, è ottima in ricette per la colazione come biscotti, crêpes e pancake e in snack per gli sportivi, ma si può anche scegliere come base per torte salate e pizze.

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