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25 Ottobre 2023 15:00

La nocciola di Giffoni Igp: un tesoro campano tutto da scoprire

Tra i sapori campani spicca l'aroma intenso di questo frutto, un autentico tesoro culinario con una storia millenaria e un sapore da gustare appieno.

A cura di Monica Face
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Ha una storia millenaria e un ruolo di primissimo piano nella tradizione culinaria campana, che merita di essere esplorata in profondità. Stiamo parlando della nocciola di Giffoni, una tra le frutte secche più apprezzate. Coltivata con metodi artigianali, rappresenta una perla della produzione dolciaria. Scopriamo la sua storia, il metodo di produzione artigianale che la rende unica, le caratteristiche che la contraddistinguono e ovviamente gli usi in cucina della nocciola di Giffoni Igp.

Zona di produzione

La nocciola di Giffoni è il frutto di una terra unica e comprende alcuni comuni della provincia di Salerno, in Campania, che sono: Acerno, Baronissi, Calvanico, Castiglione del Genovesi, Fisciano, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle Piana, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella, Olevano sul Tusciano, S. Cipriano Picentino, S. Mango Piemonte. Questa zona vanta un territorio eccezionale, con un clima temperato e un terreno ricco di nutrienti che favoriscono la crescita e lo sviluppo dei frutti. Le colline ondulate e la vicinanza al mare contribuiscono a creare le condizioni ideali. L'area geografica in cui crescono le nocciole di Giffoni è fondamentale per il loro sapore e la loro qualità distintiva.

Un po’ di storia

La nocciola di Giffoni è una prelibatezza che vanta origini antichissime, radicata profondamente nella storia millenaria della regione Campania. I primi alberi furono piantati secoli fa, nel cuore di Giffoni Sei Casali, un piccolo comune nella provincia di Salerno, che è diventato il fulcro di questa affascinante produzione. Queste radici storiche si intrecciano con il territorio e la tradizione locale, facendo di questo prodotto un autentico simbolo della regione.

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L'antico nome del nocciolo, noto come "avellano," trae origine dalla città di Abella, oggi conosciuta come Avella, nella provincia di Avellino, confermando l'antichissima presenza di questa noce nella Campania. Già nel III secolo a.C., scrittori e poeti latini documentarono la sua esistenza nella regione. Persino negli scavi di Ercolano è stato rinvenuto un affresco raffigurante piante di nocciolo, testimonianza tangibile della sua radicata tradizione. Verso la fine del Settecento, Vincenzo De Caro, storico salernitano, encomiava la ricchezza del Giffonese, la sua terra d'origine, evidenziando che "l'albero della nocella è a tutti noto che alligna meravigliosamente nella maggior parte del nostro demanio." Questa affermazione sottolinea l'abbondante presenza di noccioli nella regione e l'importante ruolo che essi hanno sempre svolto nella cultura e nell'economia locale.

In epoche più recenti, nel corso del Novecento, questa coltura ha sperimentato un notevole sviluppo, in gran parte attribuibile alla crescente domanda dell'industria dolciaria. La regione dei Picentini e la valle dell'Irno, da parte loro, offrono condizioni ideali per la coltivazione del nocciolo, essendo questa pianta una presenza autoctona da tempi immemorabili. Il terreno di origine vulcanica presente in queste terre offre una fertilità straordinaria, contribuendo in larga parte alle eccellenti qualità del frutto. In sostanza, le caratteristiche qualitative distintive di questa varietà di nocciola sono il risultato di una felice combinazione di fattori ambientali, naturali e umani unici nella zona di produzione.

Metodo di produzione

Questo frutto è dunque un'eredità millenaria, un autentico capolavoro della tradizione campana, frutto di un processo di produzione artigianale tramandato di generazione in generazione. Gli agricoltori locali sono custodi delle antiche tecniche di coltivazione e curano gli alberi con dedizione e attenzione. La raccolta delle noci avviene a mano, rispettando i tempi ideali per garantire la massima qualità.

La nocciola di Giffoni è caratterizzata da una raccolta precoce, che solitamente ha inizio già nella terza decade di agosto. Subito dopo la raccolta, le nocciole vengono sottoposte a un processo di essiccazione, riducendo l'umidità al 5-7%. Successivamente, vengono conservate in ambienti freschi e ben ventilati, completamente privi di odori e umidità, per preservarne la freschezza e la qualità.

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Qualità organolettiche e benefici

La nocciola di Giffoni si presenta con queste caratteristiche: guscio, di medio spessore, con una tonalità marrone arricchita da striature scure, mentre il seme al suo interno è di forma subsferica, di un elegante color avorio. Questo, oltre a essere facilmente pelabile, offre una consistenza impeccabile e un aroma intensamente avvolgente.

Ciò che rende questa varietà veramente straordinaria è la sua versatilità. Il frutto, infatti, resiste con forza a processi come la tostatura, la calibratura e la pelatura, permettendo la creazione di prodotti lavorati e semilavorati di altissima qualità. Questa adattabilità la rende una risorsa preziosa per l'industria alimentare, dando vita a una vasta gamma di prelibatezze. La combinazione di tradizione artigianale e capacità di trasformazione industriale la rendono un prodotto unico nel suo genere.

La nocciola di Giffoni è un tesoro gastronomico che delizia il palato e contribuisce alla salute. Queste noci sono una ricca fonte di grassi monoinsaturi salutari, proteine di alta qualità e una vasta gamma di vitamine e minerali essenziali, tra cui la preziosa vitamina E e minerali come il magnesio. Consumare regolarmente le nocciole può apportare numerosi benefici, tra cui il miglioramento della salute cardiovascolare, il rafforzamento del sistema immunitario e la fornitura di antiossidanti al corpo.

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Differenza con la nocciola del Piemonte

Sia la nocciola di Giffoni che quella del Piemonte sono varietà molto apprezzate, ma presentano differenze in termini di qualità e gusto. Entrambe sono utilizzate in cucina per aggiungere un tocco di deciso a piatti salati e dolci, e la scelta tra le due dipenderà principalmente dal gusto personale e dalle preferenze culinarie.

  • Aroma e gusto: quella di Giffoni è nota per il suo gusto delicato e aromatico. Ha un sapore leggermente dolce e una nota di nocciola fresca e croccante. D'altra parte, la sua omonima piemontese ha un sapore più intenso e burroso, spesso descritto come tostata e ricca.
  • Dimensioni e forma: le varietà di Giffoni tendono ad essere più piccole e subsferiche, mentre quelle del Piemonte sono leggermente più grandi e possono avere una forma leggermente più allungata.
  • Utilizzo: in entrambi i casi si tratta di eccellenze ma, volendo fare una precisazione, possono essere utilizzate in modo leggermente diverso in cucina. La nocciola di Giffoni è spesso utilizzata in preparazioni dolci e pasticceria, mentre la piemontese è ampiamente utilizzata nella produzione di cioccolato e creme a base di nocciole e gianduiotti, il celebre cioccolatino torinese.
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Cosa sapere quando le acquisti

Se desideri gustarla, puoi trovarla sia nei mercati locali sia online: questo prodotto gode di una rinomanza che si estende ben oltre i confini italiani, ed è quindi disponibile in molte parti del mondo. Assicurati di cercare il marchio Igp per garantire l'autenticità. La crescente popolarità di questa nocciola ha reso un autentico ambasciatore del gusto italiano, portando la ricca tradizione culinaria della regione nelle case degli appassionati di cucina di tutto il mondo.

La nocciola di Giffoni Igp deve rispondere a specifiche caratteristiche merceologiche, che possono essere riassunte come segue:

  • Nocciole intere in guscio: vengono raccolte direttamente dai campi e poi sottoposte a un processo di pulizia e lavorazione per eliminare eventuali impurità. Successivamente, vengono essiccate in modo appropriato per garantirne una conservazione prolungata.
  • Nocciole intere in guscio tostate: sono state sottoposte a un processo di tostatura, che aggiunge profumo e sapore.
  • Nocciole sgusciate: in questo caso, vengono private del guscio esterno, ma mantengono ancora il perisperma integro, preservando così la loro integrità.
  • Nocciole sgusciate tostate e pelate: sono tostate per accentuare il loro sapore unico e poi pelate per offrire una variazione pronta all'uso che si presta a diverse preparazioni culinarie.

Queste variazioni consentono una versatilità culinaria che si adatta a diverse preparazioni e preferenze.

Come usarle in cucina

Le possibilità culinarie offerte dalla nocciola di Giffoni sono infinite.Tra i dolci impossibile non citare la golosa crema spalmabile, ma anche i brownies, i cioccolatini o la variazione di torta di carote ma grazie alla sua versatilità può essere usata anche per preparazioni salate, come ad esempio per arricchire insalate, preparare salse gourmet o in aggiunta a funghi ripieni. Grazie al suo aroma questa pregiata varietà aggiunge un tocco di eleganza e sapore a ogni piatto.

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Quello che i piatti non dicono
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