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1 Luglio 2021 13:00

Cosa comprare al mercato a luglio 2021: verdura, frutta e pesce di stagione

Luglio sancisce l'avvio ufficiale dell'estate: largo alla frutta e verdura più ricca di acqua, vitamine e sali minerali. Per reidratarci delle sostanze perse a causa del grande caldo, proteggere la pelle e ottenere anche una bella tintarella. In pescheria, invece, acquistiamo pesce locale, povero, ma nobile dal punto di vista nutrizionale. Scopriamo insieme cosa acquistare al mercato questo mese.

A cura di Emanuela Bianconi
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A luglio siamo ufficialmente nel vivo della stagione estiva. Il termometro segnala temperature bollenti e la voglia di spensieratezza, leggerezza e vacanze si fa sempre più incalzante. Mai come quest'anno, potremmo aggiungere senza paura di essere smentiti. In questa fase, a causa del clima torrido e della continua esposizione solare, è importante reidratarci nel modo corretto, proteggere la pelle e fare il pieno di vitamine e sali minerali. In che modo? Semplicemente lasciandoci guidare dalla natura stessa che, sapientemente, è in grado di fornirci tutto ciò di cui il nostro corpo ha più bisogno: largo, dunque, a insalatone colorate, macedonie dolcissime, succhi di frutta e verdure dissetanti, e ancora grigliate di pesce conviviali, grazie alle quali introdurre preziose sostanze nutritive (in particolare gli omega-3 con il pesce azzurro).

Oltre a rivitalizzarci e a restituire all'organismo i nutrienti persi con il sudore, la spesa di luglio svolge anche un'altra funzione importante: quella di regalarci una tintarella impeccabile ed evitare scottature e arrossamenti; per questa ragione, all'interno del nostro carrello, non possono certo mancare quegli alimenti super colorati, particolarmente ricchi di vitamina A e beta-carotene (un suo precursore). Dalle carote alle albicocche, dai peperoni ai meloni gialli, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Fondamentali anche la vitamina C e la E, per stimolare la rigenerazione cellulare e mantenere la pelle giovane ed elastica. Il trucco sta nel riuscire a mixare almeno tre colori differenti a ogni pasto, riuscendo in questo modo ad assumere abbastanza carotenoidi, flavonoidi e vitamine. Vediamo cosa acquistare nel dettaglio al mercato e in pescheria.

Le verdure di stagione a luglio

Nel mese di luglio è soprattutto il colore a farla da padrone tra i banchi dei mercati: il rosso dei pomodori, il verde delle zucchine e dei fagiolini, l'arancione dei peperoni e ancora il viola delle melanzane. I pasti ricchi e corroboranti dell'inverno cedono il passo a quelli più leggeri e rinfrescanti dell'estate: per reidratarci, recuperare le energie ed evitare al tempo stesso di affaticare la digestione, che in questa stagione può accusare un rallentamento e qualche difficoltà in più, proprio a causa delle alte temperature, è bene prediligere delle insalatone fresche a base di lattuga, rucola e valerianella, da arricchire con cetrioli, carote, sedano e ravanelli; per rendere la pietanza completa ed equilibrata vi basterà aggiungere qualche filetto di tonno sott'olio, delle fettine di uova sode o del petto di pollo, grigliato e tagliato a listerelle.

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Il protagonista indiscusso del periodo è, senza ombra di dubbio, il pomodoro. Parlare di lui al singolare, tuttavia, è quanto di più sbagliato si possa fare, viste le numerose, infinite, varietà, ciascuna adatta a un certo tipo di preparazione e cottura. Tra i pomodori più apprezzati troviamo quelli da insalata, anche detti da mensa: dai cuore di bue, dolcissimi e dalla forma romantica e assai peculiare, fino ai datterini, talmente invitanti che potrebbero essere mangiati anche al naturale, come fossero delle ciliegie, c'è davvero l'imbarazzo della scelta. Tantissimi gli scopi a cui sono destinati: possono essere mangiati in insalata – conditi con olio extravergine di oliva, sale e qualche fogliolina di basilico – mescolati ad altri ortaggi, utilizzati per realizzare delle gustose bruschette o ancora saltati velocemente in padella, per dare vita a un sughetto fresco e inebriante con cui condire un buon piatto di spaghetti cotti al dente. Da consumare maturi e con la buccia, ci assicurano un pieno di licopene e vitamina A; per godere dei suoi grandi benefici, il consiglio è di cucinarli aggiungendo un filo di olio extravergine di oliva.

Se parliamo di grandi classici della cucina italiana, non possiamo dimenticare la celebre parmigiana di melanzane e l'ortaggio che ne è il simbolo assoluto: la melanzana. Frutto appartenente alla grande famiglia delle Solanacee, originario della Cina e dell'India, ma acclimatatosi perfettamente nel Sud Italia, è versatile come pochi altri: grigliata, al forno, fritta, ripiena, con la pasta, sulla pizza, la melanzana è in grado di esaltare qualunque ingrediente con cui viene accostata. Tante, anche qui, le varietà a nostra disposizione: la violetta di Firenze, dalla forma tonda e di colore viola pallido, la mostruosa di New York, dalla bacca grande e costoluta, la bianca ovale, la rossa di Rotonda, l'unica a marchio dop, la violetta lunga, tipica della Campania e della Sicilia, e potremo continuare così all'infinito. Sono inoltre povere di calorie e ricche di acqua, vitamine e sali minerali, in particolare fosforo, magnesio e potassio, dunque fondamentali in questo periodo per reidratarci e contrastare stanchezza e cali di pressione.

Fa parte sempre della grande compagnia delle Solanacee ed è un altro grande protagonista dell'estate: il peperone. Ricco di vitamina A e C, è tra i maggiori alleati a nostra disposizione per potere ottenere un'abbronzatura uniforme e impeccabile. Se non è quella a interessarvi, basterà il suo sapore, dolce e davvero inconfondibile, a convincervi. Potete arrostirlo, spellarlo (in questo modo sarà anche più digeribile) e poi condirlo con olio, aglio e prezzemolo, gratinarlo in forno, imbottirlo con qualunque cosa vi venga in mente o avete a disposizione in frigorifero, in ogni caso sarà sempre e comunque un successo gastronomico.

La frutta di stagione a luglio

Anche sul versante dell'offerta frutticola, luglio è sicuramente uno dei mesi più generosi in assoluto. Dalle albicocche alle ciliegie, dalle ultimissime fragole del Trentino ai primissimi fichi, autentica primizia di stagione. E ancora pesche, meloni, susine e uva. Questo, però, è soprattutto il periodo del cocomero (o anguria), simbolo per eccellenza dell'estate: dissetante, succoso e naturalmente dolce, si caratterizza per l'elevato contenuto di acqua e il buon tenore zuccherino, ma si fa anche apprezzare per le sue qualità rinfrescanti ed energizzanti. Una bella fetta di questo golosissimo frutto è proprio quel che ci vuole dopo una giornata di mare, un trekking in montagna o un'intensa sessione di allenamento, per recuperare le energie e reidratarci dei liquidi persi. Di origine africana, oggi coltivato diffusamente in Italia, soprattutto in Puglia, nel Lazio (pregiata la zona di Latina) e nella pianura emiliano-lombarda, è disponibile da fine giugno a tutto il mese di agosto.

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Il modo migliore per gustarlo? Sicuramente ben fresco, ma non freddissimo per poterne apprezzare tutto il profumo e la consistenza, tagliato a fette generose o a dadini; può essere mescolato ad altri frutti, per comporre macedonie colorate e dissetanti, o utilizzato per dare vita a sorbetti, gelati e ghiaccioli. Potete trasformarlo in un centrifugato remineralizzante o ancora in una golosa confettura da spalmare sul pane tostato in una fredda giornata invernale (quando la voglia di estate si farà sentire). Se pensate che il cocomero possa dare il meglio di sé esclusivamente nelle preparazioni dolci, vi sbagliate di grosso: provatelo abbinato a ingredienti sapidi e dal gusto deciso, come feta greca, caprino, carpaccio di pesce e prosciutto crudo.

Durante le passeggiate nel verde, tra boschi e campagne, iniziamo a scorgere anche i primi frutti di bosco: piccini e deliziosi, è un vero e proprio divertimento, nonché una sfida, farsi largo tra i rovi per selezionare quelli più maturi, afferrarli e quindi raccoglierli. Oltre ai lamponi e ai mirtilli, è il momento delle more di rovo: di colore viola scuro, si caratterizzano per la dolcezza piacevolmente acidula e la fragranza avvolgente. Ottime da gustare fresche e al naturale, per apprezzarne le numerose proprietà benefiche, danno il meglio di sé quando impiegate nella piccola pasticceria: possono essere mescolate agli impasti di muffin, torte e plumcake, utilizzate per preparare confetture genuine, gelati golosi e sorbetti rinfrescanti. Delicate e facilmente deperibili, vanno consumate in brevissimo tempo dal momento della raccolta e conservate comunque in frigorifero, per massimo 2-3 giorni. Potete anche lavarle accuratamente, tamponarle con un foglio di carta assorbente da cucina e poi distribuirle in piccoli sacchetti di plastica adatti alla conservazione in freezer.

Il pesce di luglio

L'inizio delle vacanze estive inaugura ufficialmente il periodo delle grigliate in terrazza e degli aperitivi organizzati nella casa al mare. Il menu, ovviamente, deve essere stuzzicante, leggero e soprattutto a base di pesce. La spesa in pescheria è altrettanto importante quanto quella dal vostro fruttivendolo: acquistate esclusivamente del pescato freschissimo, di stagione, di piccola taglia e possibilmente locale. Scegliete soprattutto quelle specie meno note, ma altrettanto gustose e pregiate dal punto di vista organolettico.

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Fare una spesa consapevole, anche in pescheria, significa rispettare l'ecosistema marino e il suo delicato equilibrio e comprare un prodotto più nutriente e al giusto prezzo (e anche salute e portafogli ringraziano). A luglio, mese molto pescoso e generoso, potrete sbizzarrirvi con alici, sgombri, polpi, gamberi rosa e bianchi, scampi, moscardini e totani. Potrete cuocere sulla griglia orate, spigole, saraghi e tranci di tonno. Per gli amanti della pasta, un grande classico dell'estate: gli spaghetti con le vongole veraci, da arricchire a piacere con una generosa grattugiata di bottarga di muggine. A proposito di pesce povero, ma in realtà nobile, ecco comparire sui banchi gli zerri: dalle carni molto delicate e meritevoli dal punto di vista nutrizionale, provateli fritti, grigliati o gustati in una bella zuppa di mare mista.

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Quello che i piatti non dicono
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