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31 Dicembre 2023 15:00

Che fine fa il cibo dei programmi tv? Cosa succede dietro le quinte dei cooking show

È una delle domande che più incuriosisce gli spettatori. Complici i social, conduttori e chef rispondono: dalle galline alla beneficenza, ecco le azioni anti spreco messe in pratica.

A cura di Federica Palladini
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Che il pubblico dei talent culinari televisivi abbia acquistato maggiore sensibilità nei confronti dello spreco alimentare è ormai già chiaro da qualche anno. Basta vedere com’è cambiata la narrazione delle sfide in un programma come Masterchef Italia: se all’inizio la denigrazione da parte dei giudici di ricette non riuscite con tanto di lancio di piatti era il punto focale del suo intrattenimento, adesso è tutto cambiato. Ora si punta a educare sempre di più lo spettatore su temi quali riciclo e stagionalità delle materie prime, "rivelando" all'inizio di ogni puntata con una scritta in sovrimpressione la risposta a una domanda che il pubblico ha sempre pensato, ma che prima dell’avvento dei social non aveva mai avuto modo di porre ai diretti interessati: che fine fa il cibo utilizzato? Masterchef dà una risposta certa: non viene buttato. Succede così anche negli altri programmi?

Il cibo dei programmi tv non viene buttato: la policy di Masterchef e Bake Off

Il cibo in Italia è uno dei più grandi temi di discussione. Facciamoci caso: parliamo di cucina anche mentre siamo a tavola e non ci riferiamo necessariamente a ciò che stiamo mangiando. I programmi dedicati al food non potevano che avere successo: Masterchef è stato uno dei primi sia a spettacolarizzare la figura dello chef, rendendola una rockstar del piccolo schermo, sia a intercettare la tendenza dello spettatore a pretendere un maggiore rispetto del cibo in tempi di crisi economica e prezzi del carrello della spesa in continuo aumento. Dal 2013, esattamente 10 anni fa, la trasmissione di Sky mette in pratica azioni contro lo spreco alimentare dichiarando apertamente la collaborazione con Last Minute Market, associazione che recupera le eccedenze alimentari a favore della onlus Opera Cardinal Ferrari, un centro diurno milanese che offre servizi di supporto a persone in difficoltà, tra cui la mensa. Inoltre, la produzione dal 2017 mette a disposizione di ogni concorrente le doggy bag che si adottano nei ristoranti.

Un altro tra i programmi più seguiti è Bake Off (Real Time e Discovery+), che con una nota della produzione fa sapere il trattamento riservato ai dolci preparati durante la gara e agli ingredienti in surplus: "le torte vengono lasciate a disposizione della troupe per chi volesse portarne a casa una parte. Per quanto riguarda le materie prime in esubero (latte, farina, burro, ecc.), invece, vengono a cadenza settimanale donate ad associazioni del territorio tramite i collaboratori del Comune di Arcore". Il talent, ricordiamo, dalla quinta edizione viene registrato all'interno della cornice di Villa Borromeo D'Adda.

Benedetta Rossi, Lorenzo Biagiarelli: gli altri che assicurano zero sprechi

Due personalità social molto popolari anche in televisione sono Benedetta Rossi e Lorenzo Biagiarelli: a entrambi sui loro profili è capitato di trovarsi di fronte a tantissimi fan che li invitavano a svelare il destino delle ricette che realizzavano rispettivamente nei programmi Fatto in casa per voi (Food Network e Real Time) ed È sempre mezzogiorno (Rai 1). La cuoca marchigiana ha svelato l’arcano a Gianluca Gazzoli nel 2022, ospite del podcast BSMT, rivelando che “c’è una condivisione dell'entourage, tra vicini, amici, parenti, Croce Azzurra, Croce verde” e quello che non viene bene “io sono fortunata, perché lo porto alle galline di mia nonna, che mi ridanno le uova: un’economia circolare, come si dice”.

Biagiarelli, date le molte richieste in merito al trattamento del cibo nel cooking show, già nel 2021 pubblicava post intitolati “Che fine fa quello che cucinate”, dai quali si evince che insieme troupe e conduttori consumano i piatti pronti al momento e gli chef portano a casa le preparazioni non finite (per esempio impasti per cui non c’è stato il tempo di far lievitare) per utilizzarle a piacimento.

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Perché il cibo non può essere dato tutto in beneficenza?

C’è una questione che sembra essere molto cara agli spettatori dei programmi di cucina, spesso anche usata in vena polemica. Lo sa, evidentemente bene, sempre Biagiarelli: a chi gli fa notare che i piatti invece che spettare a lui e agli addetti ai lavori, potrebbero andare ai bisognosi, l’influencer ribadisce: “Ricordiamo per la tremilionesima volta che il cibo preparato in trasmissione non può essere somministrato a nessuno, non siamo un ristorante, non abbiamo le autorizzazioni e mai le avremo. Per esigenze televisive non è possibile garantire tutti i passaggi previsti dai protocolli legali perché il cibo possa essere considerato sicuro al 100% e ognuno mangia a proprio rischio e pericolo”. Una risposta che già in passato aveva dato Antonella Clerici nei riguardi de La prova del cuoco, dichiarando come riportato da Il Giornale in un articolo del 2015 che: “Scatolame e prodotti confezionati non possiamo donarli. Ci sono regole pazzesche”.

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Quello che i piatti non dicono
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