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Tirà piemontese: la ricetta del dolce lievitato a forma di ciambella

Preparazione: 60 Min
Cottura: 50 Min
Riposo: 3 ore e 1/2
Difficoltà: Media
Dosi per: 8-10 persone
A cura di Eleonora Tiso
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ingredienti
Farina manitoba
1 kg
Burro morbido a pezzetti
250 gr
Acqua tiepida
250 ml
Zucchero semolato
150 gr
Uvetta
150 gr
Mele candite a cubetti
150 gr
Sale
20 gr
Lievito di birra fresco
20 gr
Uova
5
ti servono inoltre
Zucchero a velo
q.b.
Burro
q.b.

Il tirà piemontese è un dolce soffice e profumato, dalla tipica forma a ciambella, originario di Rocchetta Tanaro, in provincia di Asti. Preparato tradizionalmente nel periodo di Carnevale, deve il suo nome ai tiràgi: ovvero le feste organizzate durante il Regno di Sardegna, in occasione delle quali venivano estratte le giovani leve chiamate alle armi.

Una ricetta di facile esecuzione che, nella versione del celebre maestro panificatore Fulvio Marino, qui proposta, viene resa ancora più golosa dall’aggiunta di uvetta disidratata e cubetti di mela candita. Per portarla in tavola basterà lavorare nel boccale della planetaria la farina con il lievito di birra sbriciolato, lo zucchero, l’acqua tiepida, le uova e il burro morbido, incorporare poi l’uvetta al composto liscio e omogeneo ottenuto, e lasciar lievitare il tutto per circa 2 ore (avendo l’accortezza, dopo la prima ora, di riprendere il panetto e lavorarlo brevemente, facendo delle pieghe).

Trascorso il tempo, si stende quindi l’impasto con un matterello, si arricchisce con la mela candita e si arrotola su se stesso, in modo da formare un filoncino, da sistemare in un apposito stampo a ciambella, ben imburrato, e far riposare ancora fino al raddoppio del volume prima del passaggio in forno: il risultato sarà un lievitato alto, morbido e fragrante, da spolverizzare con lo zucchero a velo, e gustare a colazione o a merenda con un infuso bollente.

Se desideri, puoi utilizzare al posto dei canditi 2 mele Golden: da tagliare a dadini e saltare in padella con una spruzzata di succo di limone e 1 cucchiaio di zucchero, oppure puoi aromatizzare la ciambella con un pizzico di cannella in polvere, del cardamomo o qualche goccia di estratto di vaniglia.

Scopri come preparare il tirà piemontese seguendo passo passo procedimento e consigli. Se ti è piaciuta questa ricetta, prova altre specialità della pasticceria piemontese, come le paste di meliga, la torta alle nocciole o i gianduiotti.

Come preparare il tirà piemontese

Setaccia la farina nel boccale della planetaria e aggiungi il lievito di birra sbriciolato 1.

Unisci lo zucchero 2.

Versa l'acqua tiepida 3.

Inizia a impastare con il gancio e incorpora le uova 4, uno alla volta.

Aggiungi quindi il sale 5.

Unisci il burro morbido 6, pochi pezzetti alla volta, e lavora con il gancio a velocità sostenuta per circa 20 minuti, avendo l'accortezza di aggiungere altri fiocchetti di burro, solo quando i precedenti saranno stati completamente assorbiti.

Una volta ottenuto un impasto liscio e omogeneo, versa l'uvetta 7 e incorporala a bassa velocità.

Trasferisci il composto sul piano di lavoro e amalgama ancora brevemente con le mani 8.

Forma una palla e lasciala riposare nel boccale della planetaria 9, coperta con pellicola trasparente, per circa 1 ora.

Trascorso il tempo, riprendi l'impasto, fai 3 pieghe, sovrapponendo i lembi verso il centro 10, e fai lievitare ancora per circa 50 minuti.

Stendi quindi delicatamente l'impasto con il matterello 11.

Distribuisci sulla superficie le mele candite a cubetti 12.

Arrotola l'impasto su se stesso 13, in modo da formare un filoncino.

Sistemalo in uno stampo a ciambella 14, ben imburrato, da 28 cm di diametro .

Lascia lievitare fino al raddoppio del volume 15 e metti in forno statico a 180 °C per circa 50 minuti. Se il dolce dovesse scurirsi troppo in cottura, ti suggeriamo, a pochi minuti dal termine, di coprire la superficie con un foglio di carta d’alluminio.

Una volta cotto, sforna il dolce, lascialo raffreddare e sformalo su un piatto da portata; quindi spolverizza il tirà piemontese con uno strato leggero di zucchero a velo, taglialo a fette 16 e servi.

Consiglio

A piacere, puoi personalizzare la ricetta secondo i gusti personali e farcire l’impasto con crema pasticciera e pinoli tostati, confettura di mirtilli, crema spalmabile al cacao… Oppure puoi arricchire la preparazione con gocce di cioccolato, gherigli di noci tritati e scorzette di arancia candite.

Conservazione

Il tirà piemontese si conserva a temperatura ambiente, sotto a una campana di vetro, per 2-3 giorni massimo.

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