Con la polpa soda e croccante, dal sapore lievemente piccantino, i ravanelli si gustano soprattutto crudi e sono perfetti per dare un tocco di freschezza a tante preparazioni diverse, dove utilizzare anche le foglie.
I ravanelli sono ortaggi appartenenti alla famiglia delle Brassicaceae, imparentati ad altre crucifere come la senape, la rucola, i cavoli, i broccoli e il rafano, con cui condividono molte proprietà benefiche e un uso versatile in cucina. Conosciuti scientificamente come Raphanus sativus, sono originari dell'Asia e si coltivano in Europa, specialmente nell’area del Mediterraneo, fin dall’antichità: sono caratterizzati da una radice bulbosa, che può avere forma tondeggiante o allungata, dimensioni variabili (dai 2 cm ai 10 cm di diametro) e da foglie verdi che crescono spuntando dal terreno. Si tratta di una pianta erbacea annuale, in quanto le diverse tipologie di ravanelli permettono di averli a disposizione nell’arco dei 12 mesi, nonostante siano la primavera e l’autunno le stagioni d’elezione. Non ne esiste, infatti, una sola varietà: le più comuni sono il ravanello rosso, con la radice di un colore rosso vivo e il ravanello bianco, con la radice appunto bianca, dove tra i più noti spicca il daikon, detto anche ravanello giapponese. Da citare i ravanelli neri, con la buccia in versione dark, come il Ravanello Nero di Spagna, più difficili da reperire. Solitamente la polpa è bianchissima, croccante e soda (anche se, per esempio, il ravanello anguria, o cinese, all’interno è fucsia) e il sapore piccantino per i rossi e più leggermente più dolce per i bianchi.
I ravanelli fanno bene: sono ricchi di vitamine (specialmente vitamina C, che rafforza il sistema immunitario e aiuta la produzione di collagene) e sali minerali, come potassio, magnesio, calcio e ferro. Inoltre, sono una buona fonte di fibre, che contribuiscono al senso di sazietà e favoriscono il buon funzionamento dell'intestino. La presenza di antiossidanti è un'ottima alleata per combattere i radicali liberi e per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Senza dimenticare che i ravanelli sono composti da più del 95% di acqua e quindi sono ipocalorici e diuretici.
Abbiamo selezionato 12 piatti sani e creativi per valorizzarli in cucina, in quanto aggiungono un tocco di vivacità e freschezza a ogni preparazione: si consumano il più delle volte crudi, senza essere sbucciati, nel pinzimonio o in ricette dalla vocazione healthy, tipo insalate o poke bowl, dove utilizzare come guarnizione anche i germogli. Si abbinano con i legumi, tipo i ceci, la frutta secca, con formaggi freschi, dalla ricotta alla mozzarella, ma anche con i salumi, per esempio il prosciutto crudo, con gamberi e altri crostacei o pesci dal sapore delicato, e con le erbe aromatiche, due su tutte prezzemolo e menta freschi. Vietato trascurare le foglie, ricche di nutrienti e lievemente pungenti al palato: se sono verdi e brillanti, impiegale per realizzare un gustoso pesto, come abbiamo fatto noi nella pasta con ravanelli.