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5 Agosto 2023 13:00

Reflusso gastrico, come affrontarlo a tavola: cosa mangiare e cosa evitare

Bruciore di stomaco, nausea e amaro in bocca: il reflusso gastroesofageo è un disturbo molto diffuso, che può essere più o meno grave. Per combatterlo, l'alimentazione si rivela fondamentale.

A cura di Federica Palladini
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Il reflusso gastroesofageo, comunemente chiamato reflusso gastrico, è un disturbo particolarmente diffuso che può essere saltuario o persistente. È dovuto alla risalita nell’esofago dei succhi gastrici presenti nello stomaco, che ne irritano la mucosa: questo accade per il malfunzionamento dello sfintere esofageo inferiore, ovvero quella valvola che impedisce al contenuto acido e biliare che si trova nello stomaco di tornare nell’esofago. Le cause di questo fenomeno sono di diversa natura, dall’assunzione di farmaci tipo antibiotici, anestetici, antidolorifici a patologie correlate come l’ernia iatale; dallo stress alla gravidanza o il sovrappeso. Così come contribuiscono il fumo di sigaretta e il mangiare in modo disordinato, veloce e poco sano.

Tutto questo porta a diversi sintomi: il più comune è il classico bruciore di stomaco, meglio definito bruciore retrosternale, accompagnato dalla percezione di liquido amaro in bocca. Il reflusso gastrico può provocare anche nausea, vomito, dolori addominali, mal di gola, singhiozzo e difficoltà a deglutire, con conseguenze più o meno gravi.

Reflusso gastrico: cosa mangiare

Nel momento in cui si è stabilito con il proprio medico che i sintomi non necessitano di una terapia farmacologica o di intervenire chirurgicamente, contro questa patologia modificare il proprio stile di vita si rivela fondamentale, sia come trattamento, sia in funzione preventiva. Entra così in gioco l’alimentazione, che quando associata ad attività fisica e buone abitudini, diventa un alleato prezioso per la nostra salute. Quali cibi assumere e quali azioni mettere in pratica per affrontare il reflusso gastrico?

  • Preferire alimenti ricchi di carboidrati e fibre, come pasta, riso, grissini, crackers, fette biscottate, facilmente digeribili, che favoriscono lo svuotamento dello stomaco e il transito intestinale.
  • Tra le verdure scegliere quelle che svolgono una funzione antiacida e lenitiva come le zucchine, le carote, i finocchi e le patate.
  • Per la frutta puntare sulle banane, che ristabiliscono velocemente l’equilibrio acido-base del corpo; spazio alle mele e alle pere, solo se consumate cotte.
  • Via libera alle proteine animali delle carni bianche di pollo e tacchino, di quelle di pesci come l’orata, il branzino e il merluzzo, ma anche quelle dei formaggi freschi e magri, tipo ricotta, mozzarella, primo sale, fiocchi di latte e robiola.
  • Curcuma e zenzero sono due spezie amiche, in quanto sostanze naturali procinetiche che aiutano la motilità gastrointestinale, salvaguardando il corretto passaggio del cibo attraverso l’apparato digerente.
  • Tra le bevande, opta per le tisane, rigorosamente senza caffeina, alla malva, finocchio e zenzero, alla camomilla o melissa, che hanno potere calmante, rilassante e distensivo.
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Qualche altra regola da seguire che riguarda come trattare gli alimenti:

  • Le cotture consigliate sono quelle al vapore, alla piastra e al cartoccio, leggere e povere di grassi.
  • Prediligere porzioni ridotte, specialmente alla sera: è bene far passare almeno 3 ore dalla cena prima di mettersi a letto.
  • La fretta a tavola è una cattiva abitudine: per questo è meglio prendersi il tempo necessario, masticando lentamente a piccoli bocconi, per non affaticare lo stomaco.

Reflusso gastrico: cosa evitare

Quando si soffre di reflusso gastroesofageo ci sono alimenti che è meglio eliminare dalla propria dieta. Non tutti sono cibi che “fanno male” a prescindere e di cui è sempre auspicabile diminuire l’uso (per esempio le bevande gassate o i fritti), ma alcuni di essi nella contingenza diventano dei veri e propri nemici. Vediamo quali sono.

  • Niente pomodori crudi e meglio limitare anche quelli cotti, così come è preferibile consumare il sugo di pomodoro limitandone l'acidità.
  • Tra la frutta stare lontano dagli agrumi tipo arance e limoni, succo compreso, e dai kiwi: sono alimenti con una componente acida irritante per l’esofago e lo stomaco.
  • Eliminare dalla dieta cioccolato e menta: entrambi contengono caffeina e altre sostanze che stimolano la produzione di succhi gastrici, causando bruciore.
  • Meglio rinunciare ai cibi fritti, piccanti e speziati, così come agli affettati, le carni affumicate e ai formaggi stagionati ed erborinati: è bene limitare il consumo di grana e parmigiano.
  • Oltre al fritto, favoriscono il reflusso anche i soffritti (no quindi alla cipolla cotta) e i condimenti grassi, da quelli a base di burro e panna, alle salse stile maionese.
  • Le uova sode e fritte al tegamino possono risultare particolarmente difficili da digerire, anche se il loro consumo non è sconsigliato.
  • Sono banditi anche caffè, tè, alcool e bibite gassate, che aumentano l’acidità. Gli alcolici in generale appesantiscono il processo digestivo, oltre a essere molto calorici.
  • Se possibile, è meglio evitare il latte, anche se viene considerato un alleato per la sua componente alcalina che spegne subito il bruciore. In realtà questo beneficio è solo temporaneo, perché i grassi presenti nel latte rallentano lo svuotamento gastrico: più tempo i succhi restano nello stomaco maggiori sono le possibilità di risalita nell’esofago.
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