Il ramen è una ricetta tipica della cucina orientale, nato in Cina ma diffusasi rapidamente in Giappone. In origine era realizzato con le ossa di maiale e pollo, essendo la carne un alimento di lusso. È una ricetta nutriente, gustosa e molto bella da vedere nelle caratteristiche ciotole. Per realizzarla si possono trovare gli ingredienti nei negozi alimentari orientali, ma se abitate in un piccolo centro potete trovarli anche online, o sostituirli con altri ingredienti suggeriti nella nostra preparazione.
Il ramen giapponese è una zuppa che si cuoce con un brodo per diverse ore in modo da dare intensità al sapore del piatto. Bastano i noodles e il brodo di carne o di pesce per creare la base di questo piatto a cui aggiungere altri ingredienti. Ogni posto del Giappone ha la sua variante di ramen ma le due varietà più diffuse sono il ramen di pesce e quello vegetariano. In Italia il ramen è divenuto di moda negli ultimi anni e si prepara, nella variante italiana, con i tagliolini in brodo.
Togliete il grasso e legate la carne di maiale con uno spago da cucina. Adagiate la carne su una teglia oleata adatta alla cottura su fornello e in forno. Aggiustate di sale e lasciate rosolare su tutti i lati a fiamma media. Quando la carne avrà preso colore in modo uniforme cuocetela in forno statico a 170° per 40 minuti oppure in forno ventilato a 150° per 30 minuti. Terminato il tempo di cottura, togliete la carne dal forno e lasciate che si intiepidisca per poi tagliarla a fettine sottili.
Togliete il grasso e legate la carne di maiale con uno spago da cucina. Adagiate la carne su una teglia oleata adatta alla cottura su fornello e in forno. Aggiustate di sale e lasciate rosolare su tutti i lati a fiamma media. Quando la carne avrà preso colore in modo uniforme cuocetela in forno statico a 170° per 40 minuti oppure in forno ventilato a 150° per 30 minuti. Terminato il tempo di cottura, togliete la carne dal forno e lasciate che si intiepidisca per poi tagliarla a fettine sottili.
Versate in una pentola dell'acqua, l’aglio fresco o in polvere, il sakè, la salsa di soia, lo zenzero grattugiato, il miso e l’olio di sesamo. Cuocete per 5 minuti mescolando di continuo, dopodiché filtrate il brodo con un colino e mettetelo da parte. In un altro pentolino mettete a scaldare dell’acqua, aggiungete le uova al momento della bollitura e lasciatele cuocere per circa 4 minuti. Lasciate le uova cremose all'interno. Sgusciatele e mettetele da parte. Mettere a bollire l’acqua in un pentolino per cuocere gli spaghetti per il ramen e cuoceteli secondo le indicazioni riportate sulla confezione.
Scolate gli spaghetti e divideteli in quattro piatti fondi o ciotole. Versate il brodo, ricoprite con le fettine di carne e mettete un uovo sodo tagliato a metà in ogni piatto. Guarnite il piatto con il gambo dei cipollotti tritato e il naruto fatto a fette. Arricchite il ramen con pezzi di alga nori e cipollotti tritati. Servite il ramen e gustatelo con le bacchette.
Aggiungiamo all’acqua il cipollotto (lasciando qualche gambo per la decorazione finale), l’aglio e lo zenzero e facciamo bollire. A questo punto aggiungiamo la salsa di soia, il sake, il sale e l’olio di sesamo e facciamo cuocere per 20 minuti.
Facciamo bollire l’acqua e aggiungiamo i noodles, facendo attenzione a non scuocerli, basterà infatti poco tempo perché siano pronti (circa 3 minuti). Per il Ramen sono meglio al dente che scotti.
Mettiamo le uova in un pentolino con l’acqua, facciamo bollire e lasciamo cuocere per 4 minuti. Le uova non devono essere completamente sode, ma un po’ cremose.
Per concludere la preparazione, tagliamo il gambo del cipollotto a dadini. In una ciotola mettiamo il brodo, aggiungiamo la pasta, l’uovo tagliato a metà (per il lato lungo e con l’aiuto di un filo) e decoriamo con il cipollotto.
Il ramen va mangiato caldo, ma, se si preferisce, il brodo e la carne possono essere preparati il giorno prima e conservati in frigorifero in due contenitori ermetici separati. Se si vuole conservare per più giorni la preparazione, congelate separatamente sia il brodo che la carne, se non è già decongelata. Gli spaghetti vanno sempre cotti al momento.
Il ramen nasce in Cina per poi arrivare in Giappone, anche se non c’è accordo sul quando e sul come compie questo viaggio. La tessa etimologia del termine è dibattuta: secondo alcuni deriva da “la mian” (tagliatelle tirate a mano), secondo altri da “laomian” (tagliatelle antiche), secondo altri ancora da “lǔmiàn”, ovvero tagliatelle con una salsa ricca di amido. Un’altra teoria, infine, vuole che il termine ramen derivi da “lāomiàn”, ma che si debba seguire la traduzione cantonese dove significa “mescolare”, facendo riferimento alla cottura della pasta. Di fatto dopo il 1950 il ramen cambia nome passando da shina soba (pasta di grano saraceno cinese) a chūka soba, che ha lo stesso significato ma è più politically correct. Il boom del ramen, però, arriva nel 1958, quando Momofuku Ando ne inventa la versione istantanea, ancora oggi venduta nei negozi di tutto il mondo. Gli amanti di questa ricetta possono visitare il Shinyokohama Ramen Museum a Yokohama, aperto nel 1994.
Sembra strano ma, secondo il Museo del Ramen, che si trova a Shin-Yokohama nei pressi di Tokyo, il miglior ramen a casa nostra si mangia a Milano.