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7 Agosto 2023 12:40

“Non accettiamo vegani”, ristorante rifiuta la prenotazione a 8 clienti: ma si può fare?

"Non accettiamo vegani, vai da un'altra parte": con questa frase un ristorante rifiuta la prenotazione a un'influencer e ai suoi amici pur avendo piatti vegani in menu.

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"Noi non accettiamo vegani, andate da un'altra parte", così risponde un ristoratore al telefono di Giulia Pisco, nota influencer di Tiktok, che chiama per prenotare e assicurarsi che ci siano proposte vegane in menu. La ragazza, in vacanza in Puglia con un gruppo di amici anch'essi vegani, cerca dei locali in cui mangiare ma l'impresa è tutt'altro che semplice a quanto pare. Il ristorante in questione ha preferito perdere un tavolo da 8 persone anziché fare qualche variazione al proprio menu: "Oh mio Dio siete vegani, no, andate da un’altra parte, qui non ne accettiamo" dice il ristoratore. La polemica sui social è immediatamente scoccata anche perché la Pisco fa notare che piatti vegani in menu ci sarebbero: secondo l'influencer il locale avrebbe rifiutato la prenotazione solo per pregiudizio. Gli utenti si sono divisi sulla questione perché a volte alcuni piatti hanno degli ingredienti di origine animale "nascosti" e il ristorante si sarebbe trovato in oggettiva difficoltà dinnanzi a queste richieste.

Una tradizione naturalmente vegana mortificata da un ristorante? Forse non proprio

Uno dei punti su cui dibatte l'influencer con la propria community è la disponibilità dei piatti vegani nella tradizione gastronomica pugliese. Secondo Giulia Pisco in Puglia ci sono fiori di zucca, sagne al sugo, purea di fave con cicoria selvatica, pittule, friselle, bruschette, pasta con cavoli, orecchiette con le cime di rapa. Proprio in virtù di questa ricchezza l'influencer sottolinea di essere stata accolta con affetto un po' ovunque nella regione. Inoltre fa notare che questi sarebbero tutti piatti presenti nel menu del ristorante "incriminato". Perché allora il ristoratore ha rifiutato un ricco tavolo da 8 persone? Tra i commenti leggiamo alcune ipotesi interessanti.

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Secondo molti utenti infatti la colpa non sarebbe del pregiudizio. È possibile che questi piatti, apparentemente vegani, avessero in realtà degli ingredienti di origine animale. Le orecchiette con le fave e la cicoria, ad esempio, si mantecano col burro che non è un prodotto vegano. In altri piatti si usa il formaggio, qualcuno mette la ricotta nei fiori di zucca e il sugo delle sagne può essere a base di carne. Sono tutte ipotesi perché effettivamente il ristoratore a telefono cambia tono alla richiesta della ragazza. La Pisco fa notare che in menu vede dei piatti vegani ma dall'altro capo del telefono non c'è una risposta favorevole e anzi, sentiamo l'invito a cambiare locale. Una mancanza di furbizia da parte del ristoratore perché basta sostituire il burro con la margarina per soddisfare le richieste dei clienti. Fortunatamente l'influencer e i suoi amici hanno trovato altri locali più aperti mentalmente e "pur non essendo certo vegan friendly (anzi, avevano tantissimi piatti di carne e pesce), sono stati super disponibili, e ci hanno fatto sentire accolti con quello che potevano proporci", ha continuato Pisco dopo aver mostrato le pietanze consumate per cena.

Un ristorante può rifiutare le prenotazioni dei vegani?

Ci troviamo in una zona grigia della giurisdizione perché in base all'articolo 187 del Regolamento per l'esecuzione del TULPS (testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) leggiamo nessun esercizio può rifiutare l'ingresso a un'altra persona: "Salvo quanto dispongono gli artt. 689 e 691 del codice penale, gli esercenti non possono senza un legittimo motivo, rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo". Nessuno può essere allontanato da un’attività o può essergli impedito di entrare poiché, salvo rarissime eccezioni, ognuno ha diritto di ricevere una prestazione a fronte del pagamento del prezzo del servizio. Tutto ruota intorno al concetto di "legittimo motivo": non avere in carta piatti vegani è un legittimo motivo per rifiutare la prenotazione a un tavolo che segue questa filosofia di vita e che chiede espressamente questo trattamento? Nei codici non c'è alcuna indicazione su quali possano essere i "legittimi motivi" quindi solo un giudice potrebbe decidere il da farsi.

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Quello che i piatti non dicono
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