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Assetati
8 Marzo 2023 16:00

Il gusto del vino sta cambiando a causa del surriscaldamento climatico

Il cambiamento climatico può influire in modo determinante sul sapore e sul gusto del vino. Una recente ricerca dimostra come il surriscaldamento globale sta spostando zone legate alla viticoltura verso Nord, e questo determina la resa del prodotto finito.

A cura di Alessandro Creta
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Il surriscaldamento climatico sta cambiando il gusto del vino. È quanto emerge da un recente, e pluriennale, studio degli effetti del climate change sulla percezione del vino condotto nell'ambito del progetto europeo Red and White. Se qualche tempo fa avevamo parlato di come l'aumento delle temperature stia rendendo adatti alla viticoltura territori fino a qualche anno fa incapaci di ospitare le vigne (in quanto troppo freddi), ora questo progressivo spostamento a nord delle zone del vino sta influendo pure sulla resa del prodotto finito. Se infatti cambiano i terreni sui quali sorgono le piante, muta anche il sapore e il gusto del vino, nonché le sue caratteristiche organolettiche.

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Potrebbe sembrare una cosa da poco conto ma dietro questa notizia si nasconde un allarme non indifferente. Negli ultimi anni zone dell'Inghilterra del Sud si stanno rivelando sempre più adatte alla viticoltura, mentre territori dell'Italia meridionale rischiano in pochi anni di diventare troppo caldi per accogliere le vigne. In Gran Bretagna oggi ci sono circa 500 vigneti che producono una grande varietà di vini diversi, e il numero sembra destinato ad aumentare. Tutto a causa del surriscaldamento climatico. Cambiando però i terreni sui quali sorgono le vigne da cui poi si ottiene il vino, anche il prodotto finito avrà un gusto differente. Ogni territorio infatti ha delle proprie caratteristiche, che variano dalla composizione del suolo sino al clima di riferimento.

Come cambia il sapore del vino con il diverso suolo

La qualità, la resa e l'identità del vino dipendono fortemente dalle caratteristiche delle uve e dalle condizioni in cui sono coltivate. In queste condizioni rientrano, ovviamente, le caratteristiche del suolo e il clima tipico delle diverse zone vitate. Il tipo di terreno, la quantità e il livello delle piogge, la temperatura media e la nebbia sono tutti fattori (racchiusi in un unico termine, terroir) che influiscono sul prodotto finito. Da una stessa uva, insomma, in terroir differenti si otterranno vini dalla differente identità.

Chiaro quindi come il cambiamento climatico, spostando sempre più a nord le zone ideali per realizzare il vino, possa influire massicciamente sulla sua resa qualitativa e gustativa. La questione potenzialmente riguarda ogni tipologia di vino: dai rossi più corposi ottenuti dall'uva Cabernet coltivata nella Regione del Bordeaux ai bianchi leggeri come il Pinot Grigio comune nel Nord Italia.

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A cura di
Alessandro Creta
Laureato in Scienze della Comunicazione prima, Pubblicità e Marketing poi. Giornalista gastronomico per professione e mangiatore seriale per passione, mi piace navigare tra le pieghe del cibo, perché il food non è solamente cucina, ristoranti e chef. Appassionato di olio evo ma anche di viaggi, sono particolarmente incuriosito da cibi strani e sconosciuti. Mi fate felice con un Verdicchio. Mi trovate su Instagram: @cretalex
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