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8 Febbraio 2020 15:00

Doggy bag obbligatoria per i ristoratori: scatta la petizione anti-spreco

La petizione lanciata al Festival del Giornalismo Alimentare per combattere gli sprechi al ristorante: la food bag deve diventare obbligatoria per tutti. Meno del 20% dei clienti richiede un contenitore per portare a casa gli avanzi di cibo che ha pagato, che, così, vanno sprecati e vanno a impattare su ambiente e tasche.

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Una petizione contro gli sprechi lanciata dal Festival del Giornalismo Alimentare: l’idea è di rendere obbligatoria la doggy bag nei ristoranti. Per l’occasione è stato lanciato un hashtag, #foodbagobbligatoria e aperto la raccolta firme a cui si può aderire cliccando qui.

La doggy bag, o food bag che dir si voglia  è quel contenitore di avanzi che il cliente chiede con i resti del suo pasto, ufficialmente “per portarli al cane”. In Italia l’usanza è ancora poco diffusa, addirittura malvista da molti clienti, ma pochi giorni dopo la Giornata Nazionale contro gli sprechi, quello della doggy bag è ormai un tema reale della scena gastronomica italiana. Addirittura meno del 20% dei frequentatori dei ristoranti, delle fiere e delle mense richiede un contenitore per portare a casa gli avanzi di cibo che ha pagato, che, così, vanno sprecati.

Ogni anno si buttano circa 500 euro in alimenti non consumati e questo ha un impatto sulle tasche e sull’ambiente. Riutilizzare il cibo, abbattere i rifiuti tramite una Cucina Circolare di cui lo chef Igles Corelli parla da 30 anni, è il tema portato dal Festival, che si premura di offrire una food bag personalizzata per convincere i ristoratori.

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Secondo l’idea, emersa durante la manifestazione, la food bag è uno strumento utile al ristorante non solo per un motivo etico, ma anche per un tornaconto personale. Le scatole possono essere veicolo di comunicazione per l’attività e di divulgazione delle pratiche anti-spreco. In supporto a questa idea il Festival distribuirà a tutti i partecipanti la propria food bag. Una scatola a manici con il brand dell’evento, che contiene un’altra scatola adatta al contatto con gli alimenti. Sul lato interno della bag c’è stampato il decalogo della conservazione del cibo con le info utili per consumare in sicurezza il cibo contenuto nella food bag.

Cosa chiede la petizione?

Il titolo su Charge è chiaro: “Food bag obbligatoria al ristorante”. La raccolta firme è rivolta al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, al ministro della Salute e al presidente della Commissione agricoltura della Camera dei deputati. L’obiettivo è quello di varare una proposta di legge, sotto forma di emendamento alla Legge Gadda contro gli sprechi che fu emanata nel 2016. Proprio l’Onorevole Maria Chiara Gadda, prima firmataria della proposta sarà ospite del festival il 21 febbraio.

La richiesta vuole rendere obbligatoria la consegna della food bag in ogni ristorante e in ogni manifestazione, quindi non solo per il cibo ma contenitori per vino e altre bevande non gasate. La consegna non sarà più facoltativa. Non è chiaro dal testo della petizione se il ristoratore dovrà essere obbligato a proporre la doggy bag o a consegnarla a prescindere dalla volontà del cliente. Se fosse vera la seconda ipotesi, potrebbe crearsi un duplice problema di spreco (il cibo e la scatola) anziché risolverlo.

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Quello che i piatti non dicono
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