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4 Settembre 2020 15:00

Damiano Carrara, chi è il pasticciere giudice di Bake Off Italia

Damiano Carrara è il pasticciere che ha fatto innamorare gli italiani con il suo sorriso smagliante, i profondi occhi blu e la sua passione sconfinata per i dolci. Con il fratello Massimiliano è uno dei pasticcieri più famosi della California, volto televisivo molto noto negli Stati Uniti. In Italia è uno dei giudici di Bake Off e conduce Cake Star. Grande attesa per il 2 ottobre, giorno in cui verrà inaugurato l'Atelier Damiano Carrara a Lucca, la sua città natale.

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Foto dalla pagina ufficiale di Facebook del pasticciere

Damiano Carrara è uno dei pasticceri più famosi d’Italia pur senza avere una pasticceria nel Bel Paese. Il successo del personaggio è arrivato grazie a Bake Off Italia e a Cake Star, le due fortunate trasmissioni in onda su Real Time che hanno proiettato il pasticciere ai vertici degli indici di gradimento. La presa sul pubblico è fortissima grazie a uno stile molto pacato e all'indubbio fascino del conduttore toscano. Famosissimo in America, alcune delle star più grandi del firmamento hollywoodiano sono innamorate delle creazioni del pasticciere di Lucca. Proprio nella città toscana apre finalmente il primo Atelier Damiano Carrara in Italia, sabato 2 ottobre.

Chi è Damiano Carrara: da metalmeccanico a pasticciere, il sogno americano

Nato a Lucca il 22 settembre 1985, Damiano Carrara ha una storia molto curiosa e diversa da quella che ci si potrebbe aspettare da un pasticciere di successo. Non nasce in cucina, non ha una famiglia di maestri che lo hanno instradato. Umili origini, con il papà muratore e la mamma impiegata alle poste, si è sempre rimboccato le maniche: già ai tempi della scuola ha cominciato a lavorare ma non tra i fornelli bensì in cantiere; il primo lavoro è infatti da metalmeccanico.

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Damiano ha successo in questo lavoro tant’è che arriva il contratto a tempo indeterminato a 19 anni ma, proprio in questo momento, il toscano dice basta: non è questo il lavoro che vuole fare per tutta la vita. La passione per la cucina, la ristorazione, c’è da tempo, spinto anche dal fratello Massimiliano Carrara che già era un pasticciere. Damiano si trasferisce così in Irlanda ma non in pasticceria, bensì come bartender.

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Damiano e Massimiliano Carrara

La mixology è un mondo che affascina il giovane toscano che nel 2012 fa il grande passo e vola in America, prima a New York, poi verso il selvaggio West a Los Angeles e Las Vegas. Il passaggio in California lo racconta proprio nel suo libro, "Nella vita tutto è possibile":

Arrivato mercoledì in California, venerdì assunto.

Spettacolo! Esco dallo shopping center che vorrei urlare da quanto sono contento.

Non vedo l’ora di raccontarlo ai miei genitori, così almeno si tranquillizzano un po’. Mamma soprattutto, che è quella che fatica di più ad accettare il fatto che io abbia preso e me ne sia andato. Il “giromondo” mi chiama.

Non dimenticherò mai la sua faccia il giorno in cui le ho annunciato che sarei partito per l’America. «Non sarai mica scemo, eh!» aveva esclamato con una vocetta stridula.

Anche negli Stati Uniti gli esordi sono nei bar ma contemporaneamente si specializza sempre più nell’arte della pasticceria e col fratello decide di portare i dolci italiani negli USA. In California nasce Carrara Pastries, il negozio riscuote un immediato successo tant’è che i due fratelli aprono altre due filiali. Il sogno di Damiano e Massimiliano non solo ha preso forma, ma ha superato le aspettative. Clienti di successo, famosissimi in tutto il mondo come Britney Spears e le sorelle Kardashian contribuiscono al successo dei due fratelli. E non è finita qui.

Damiano Carrara in televisione: il fascino italiano conquista gli Stati Uniti

I primi 3 anni negli Stati Uniti sono stati interamente focalizzati sul lavoro; il nome dei fratelli toscani che fanno meravigliosi dolci comincia a girare e a lui si interessano le telecamere. Damiano Carrara è perfetto per la televisione, che potrebbe forse essere il suo habitat naturale: e infatti nel 2015 arriva la chiamata di Food Network, il più importante canale tematico al mondo in tema di cibo.

Damiano partecipa alla prima stagione di Spring Baking Championship, un cooking show condotto da Bobby Dean, un cuoco famosissimo oltreoceano. Il pasticciere funziona in video ed è bravissimo ai fornelli: gli occhi blu profondi, il sorriso luminoso, l’accento toscano che si sente anche sotto un perfetto uso della lingua inglese, conquista il grande pubblico americano. I dolci ottimi conquistano invece i giudici e Damiano arriva fino al secondo posto dell’edizione.

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Food Network non vuole lasciarsi sfuggire il golden boy italiano e l’anno successivo lo invita alla 12esima stagione di Food Network Stars, una delle trasmissioni di cucina più seguite degli Stati Uniti e anche qui sbaraglia la concorrenza arrivando al terzo posto. La trasmissione lo consacra come volto di punta della pasticceria americana in tv: vince la competizione sul cioccolato di Cutthroat Kitchen e Food Network lo lancia come giudice in alcune trasmissioni del canale. Lo stile di Damiano in tv è semplice, genuino, sempre corretto: l’aspetto da bello e dannato con i tatuaggi (altra passione del toscano), ma con un animo gentile e premuroso.

La pasticceria di Damiano e l'Atelier in Italia

Come detto, il bel Damiano è amatissimo in Italia grazie a Bake Off, trasmissione condotta con Ernst Knam, Clelia D’Onofrio, Benedetta Parodi e da quest’anno anche con Csaba dalla Zorza; e grazie a Cake Star, che conduce insieme a Katia Follesa. In quanti hanno però assaggiato i dolci di Damiano? Pochi probabilmente perché tutte le Carrara Pastries sono in America, almeno fino a questo momento.

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Ad agosto 2020 infatti il pasticciere ha annunciato l’apertura del suo primo indirizzo in Italia, precisamente nella sua Lucca e si chiamerà Atelier Damiano Carrara. La novità rivelata ai follower di Instagram con un video in cui vengono mostrate le planimetrie del nuovo locale grazie all’iPad e soprattutto grazie al CAD, un programma che usano gli architetti per il loro lavoro e che il pasticciere utilizza anche per le proprie torte.

L’Atelier prevede due grandi laboratori, uno solo per il cioccolato, l’altro per tutta la pasticceria e un negozio vero e proprio con delle vetrine per l’esposizione. Ci sarà un parcheggio esterno ma per il momento non si sono visti i tavolini, quindi potrebbe essere pensata come una pasticceria vecchio stile, in cui si acquista per poi gustare le prelibatezze a casa. A causa della pandemia è stato tutto molto rallentato ma finalmente il 2 ottobre aprirà il suo primo indirizzo italiano.

Che dolci troveremo nell’Atelier? Questo ancora non si sa ma è possibile che ci siano i cavalli di battaglia del pasticciere. In un’intervista ha spiegato che il primo dolce che ha imparato a fare è stato il tiramisù, uno dei suoi dolci preferiti, e che ci tiene molto alla realizzazione e spiega spesso gli errori da non fare con il tiramisù perché gli ricorda l’infanzia. Altro dolce in pole position per il menu di Lucca è la Torta della nonna, una preparazione tipica della Toscana, in particolare della zona di Arezzo, con farina, burro, pinoli e zucchero a velo. Altro cavallo di battaglia dei fratelli Carrara è la pasta frolla, non a caso il conduttore di Bake Off a questa preparazione dedica tantissime attenzioni quando richiesta in trasmissione.

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Una monoporzione in vendita a Los Angeles

Probabilmente qualche assaggio di ciò che si troverà nella pasticceria di Lucca lo si può avere a partire dal 24 settembre, la data di uscita del suo nuovo libro: "Sono davvero felice e anche emozionato nell’annunciarvi l’uscita del mio nuovo libro a cui ho lavorato negli ultimi mesi: ‘Un po' più dolce. Viaggio nella mia pasticceria'. Un vero e proprio viaggio attraverso la mia pasticceria e le mie creazioni più iconiche. Rappresenta tutta la passione che ho per questo lavoro e tutti gli anni di crescita personale che mi hanno portato fino a qui. All’interno troverete dalle basi e fondamentali della pasticceria fino alle ricette più particolari per i più coraggiosi. Grazie a voi che mi avete sempre sostenuto e grazie a tutte le persone che hanno lavorato insieme per realizzare questo sogno nel cassetto".

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Quello che i piatti non dicono
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