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21 Ottobre 2021 11:00

Cos’è il kiwano, il “melone cornuto” che dall’Africa sta arrivando in Italia

Il nome gli venne affibbiato negli anni ’30, quando dall’Africa Centromeridionale venne importato in Australia e Nuova Zelanda. I commercianti, aprendo il frutto, notarono una somiglianza con il kiwi, e da qui l’appellativo kiwano. A dispetto del nome, però, ha caratteristiche del tutto differenti dal suo parente peloso. E non costa nemmeno poco...

A cura di Alessandro Creta
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A quanto pare la natura è nella frutta che si sbizzarrisce, divertendosi a creare le sue stranezze più curiose. Se nelle “puntate precedenti” abbiamo conosciuto il caco che sa di cioccolato, il frutto più puzzolente del mondo o una speciale bacca capace di rendere dolce qualsiasi cosa, stavolta l’effetto sorpresa ce lo regala un frutto che, per forme e colori sgargianti, pare uscito da un manga giapponese. La sua origine, però, è centro – sudafricana.

Ma che cos’è questo kiwano? Si tratta del frutto di una pianta rampicante africana chiamata Cucumis metuliferus e, peculiare nella sua forma, sembra un grande limone con la buccia caratterizzata da aculei piuttosto appuntiti. Tanto da costringere in molti a maneggiarlo con i guanti. Non a caso viene chiamato anche melone cornuto; un nome sicuramente meno esotico rispetto all’originale ma capace senza dubbio di attirare l’attenzione dei curiosi. E guardandolo non si fatica a capire il perché di questo suo appellativo.

Il nome ci è anche famigliare, di chiara ispirazione al ben più noto e diffuso kiwi: i punti di contatto con il suo lontano "parente" ricoperto di peluria, però, li troviamo solamente nel colore verde della sua polpa. L’aspetto, e soprattutto il gusto, sono infatti ben lontani dal frutto che siamo abituati a mangiare durante il periodo invernale.

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Esteticamente, per cromatura e forma, è senza dubbio uno dei frutti più belli che si possano trovare. Alla giusta maturazione la sua buccia, dura e spessa, è di un arancione acceso, tanto da farci tornare in mente l'estate solamente guardandolo. Anche l’odore, dolce e tropicale, con la fantasia ci fa viaggiare indietro alla bella stagione. La polpa è di un affascinante verde smeraldo, lucido e vivo, dalla texture gelatinosa e i semi (commestibili) simili a quelli del melone.

Di che cosa sa il kiwano

Se per forma il melone cornuto c’entra ben poco con il kiwi, è forse nel sapore a differirne completamente. Acido e fresco, la sua polpa gelly al palato ricorda il cetriolo (non a caso viene anche detto cetriolo africano) o il lime, anche se alcuni lo accostano anche alla banana. Un gusto peculiare, particolarmente delicato considerando che il frutto è formato quasi al 90% da acqua. Risorsa che lo rende una materia preziosa nei Paesi, soprattutto africani, che nel corso dell'anno devono far fronte a lunghe siccità.

Come si mangia il kiwano

Per assaporare il kiwano basterà aprirlo e raccogliere la polpa con il cucchiaino, quasi come fosse un cachi. Alcuni non lo apprezzano in purezza, ma preferiscono usarlo come topping per guarnire yogurt o gelati. Ricette ne prevedono l'utilizzo semplicemente in un’insalata, anche di mare, mentre i più ghiotti amano realizzarci dei gustosi frappé dopo averlo frullato e "liberato" dai semi. Il melone cornuto, insomma, si dimostra declinabile in più preparazioni. In alcune regioni dell’Africa lo consumano anche previa cottura (bollito o alla griglia), e pure la buccia risulta commestibile, per quanto non troppo comoda da trattare.

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Dove si compra il kiwano

Dalle regioni centro/sudafricane e da Nuova Zelanda e Australia (dove è stato importato nella prima metà del ‘900, assumendo il nome attuale e diventando uno dei frutti più diffusi) il kiwano negli ultimi anni sta iniziando a circolare anche in Europa e Stati Uniti (dove invece è conosciuto come frutto-pescepalla). Le sue caratteristiche, tra l’altro, lo rendono un prodotto perfetto per la grande distribuzione, in quanto ha una grande capacità di conservazione: basti pensare che fuori dalla cella frigorifera può mantenersi fino a 6 mesi.

Pochi anni fa, inoltre, un'azienda friulana ne ha anche avviato la coltivazione in serra, arrivando a curare oltre 4000 piante i cui frutti vengono destinati alla GDO.

Per la sua particolare forma, insomma, non vi sfuggirà certo all’occhio quando arriverà (se già non l’abbia fatto) nei supermercati o nei mercati etnici della vostra città. Il prezzo è in linea con quello di altri prodotti esotici, se non leggermente più alto. Un solo kiwano, infatti, si aggira sui 3/4 euro, ma può arrivare anche ai 7.

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Le proprietà del kiwano

Una giustificazione che "autorizza" questo prezzo è data, oltre che dai lunghi trasporti per importarlo, dalle sue proprietà nutritive e dai numerosi benefici apportati alla salute. Come detto il melone cornuto, nei territori d’origine, rappresenta una materia prima preziosa in quanto ricca fonte d’acqua. La sua polpa inoltre contiene vitamine (specialmente A, C e B6), minerali e fibre, che favoriscono la digestione. 100 grammi di prodotto apportano una novantina di calorie, 16 grammi di carboidrati e poco meno 4 grammi di proteine. Ottima fonte di magnesio, ferro e fosforo, il kiwano è anche ricco di antiossidanti. Ha inoltre un basso indice glicemico, il che non permette un picco significativo di zucchero nel sangue dopo il consumo.

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