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20 Giugno 2022 11:00

Cosa mangiare nei pressi del lago del Furlo: ricette e piatti delle alte Marche

Anche in Italia abbiamo il nostro Grand Canyon, ed è rappresentato dalla Gola del Furlo. A una trentina di chilometri dalle coste adriatiche, l'omonima Riserva Naturale marchigiana è un concentrato di bellezze naturali e specialità gastronomiche.

A cura di Alessandro Creta
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Anche in Italia abbiamo il nostro personale, suggestivo e affascinante Gran Canyon. Senza dover necessariamente volare negli Stati Uniti per vedere dal vivo questo spettacolo della natura, basta recarsi nelle Marche per immergersi in un paesaggio scavato nei millenni dalla forza dell’acqua e degli agenti atmosferici. Ci troviamo in provincia di Pesaro e Urbino, precisamente nei 3600 ettari della Riserva Naturale della Gola del Furlo, compresa all’interno dei comuni di Fermignano, Fossombrone, Acqualagna e Cagli. Più vicino all’Appennino marchigiano rispetto alle coste adriatiche, il passo del Furlo è un’attrazione naturale poco conosciuta magari a chi non è della Regione, capace di rivelarsi una vera sorpresa per chi passa per la prima volta da queste parti, rimanendovi inevitabilmente stregato.

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La forra è stata scavata nel corso di millenni dal fiume Candigliano tra il monte Pietralata e il Patanuccio. Nel 1922 è stata costruita una diga che ha contribuito alla formazione di uno dei bacini idrici più grandi di tutte le Marche. Per gli amanti dei sentieri escursionistici e delle camminate la Riserva Naturale offre vari percorsi, anche tra i monti che costeggiano le acque sottostanti. In tutto, la rete sentieristica si snoda attraverso 52 chilometri tra boschi, faggete e itinerari storici, artistici. Come vedremo, arricchiti da tanta gastronomia.

Cosa vedere vicino alla Gola del Furlo

Una volta arrivati nei paraggi, chi vuole può dedicarsi ai tanti sentieri che si snodano attraverso la Riserva Naturale ora tra le pareti della gola ora sulle sommità dei monti. Qui si possono organizzate uscite in kayak, arrampicate o placide escursioni in canoa.

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Il ponte romano di Fermignano

Se non si è amanti delle camminate e dello sport ma più inclini alle bellezze artistiche e architettoniche, non lontana da qua c’è l’antica Abbazia di San Vincenzo. Le vicine Cagli, Fermignano, Fossombrone e Acqualagna meritano sicuramente una visita, mentre spostandoci di qualche chilometro a nord si trova Urbino, città natale di Raffaello.

Cosa mangiare vicino al lago del Furlo

Nelle passate settimane abbiamo dedicato più approfondimenti legati alla gastronomia delle Marche. Siamo passati dalla crescia sfogliata urbinate ai vincisgrassi della più lontana Ancona, abbiamo parlato di cosa mangiare vicino alle Grotte di Frasassi oppure sulla zona costiera delle alte Marche. Nei pressi della Riserva Naturale del Furlo, invece, cosa possiamo gustarci?

1. Tartufo

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Impossibile da queste parti non citare il tartufo. Acqualagna è una delle città italiane la cui tradizione gastronomica, a livello nazionale, è maggiormente legata alla cerca e alla cultura di questo alimento, sia bianco sia nero. Tra ottobre e novembre si tiene una festa dedicata, in cui poter assaporare molti piatti arricchiti dal prezioso fungo appartenente alla famiglia delle tuberacee. Omelette, tagliatelle, gustose tagliate a base di carni marchigiane solo solamente tre delle opzioni con le quali gustarsi il tartufo di Acqualagna. In città c’è anche un museo dedicato, per chi volesse approfondire l’argomento e sapere qualcosa in più sul tartufo locale.

2. Casciotta

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Dalla pagina Facebook Casciotta d’Urbino

Tipica di Urbino, la casciotta è un formaggio a marchio Dop prodotto con il 70-80% di latte ovino intero e con il 20-30% di latte vaccino. La sua zona di produzione interessa l’intera provincia di Pesaro Urbino e parte dei territori della bassa Romagna. Molto spesso viene servita in abbinamento con la crescia tipica della città di Raffaello.

3. Brodetto

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D’accordo, siamo praticamente all’ombra dell’Appennino marchigiano ma ci troviamo tuttavia a non molta distanza dalle coste dell’Adriatico. Appena una mezzoretta di auto ci separano da Fano, la caratteristica cittadina di origine romana in cui è famoso il brodetto, un piatto a base di pesce per il quale i locali vanno particolarmente fieri. Una volta qui, è bene chiudere il pasto con la moretta, uno speciale caffè corretto con  liquore all'anice, rum e brandy tipico della tradizione locale.

4. Vincisgrassi

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Tipici della parte centrale delle Marche ma diffusi anche più a nord, i vincisgrassi sono, in estrema sintesi, la versione regionale delle lasagne bolognesi a base di ragù, besciamella, rigaglie di pollo e animelle. In poche parole, il tipico piatto della domenica in famiglia.

5. Coniglio in porchetta

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Tanti gli allevamenti per le campagne marchigiane. I bovini di razza marchigiana a marchio Igp offrono delle carni superbe, ancor più gustose se condite con il tartufo di Acqualagna. Da non dimenticare però gli altrettanto importanti allevamenti di pecore, capre, polli e conigli. Proprio quest’ultimi vengono declinati in una ghiotta ricetta, quella del coniglio in porchetta: arrotolato, avvolto da lardo di maiale, cotiche o pancetta e cotto nel forno.

6. Bostrengo

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Dolce tipico della cultura contadina marchigiana. Il bostrengo è una preparazione a base di riso, pane bagnato nel latte, farina bianca e di mais, mele, pere, noci, uvetta. Il tutto viene amalgamato e cotto lentamente nel forno. Una ricetta celebrata ogni anno ad agosto in una sagra dedicata nel comune di Apecchio, a non molta distanza da Acqualagna.

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Quello che i piatti non dicono
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