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22 Dicembre 2022 13:00

Come fare il biancomangiare: consigli e trucchi sul dolce siculo con 3 ingredienti

Prende il nome dal colore candido degli ingredienti che lo compongono. Ecco cos’è il biancomangiare e quali sono i trucchi per realizzarlo.

A cura di Monica Face
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Tipico dolce siciliano, ma conosciuto ovunque, il biancomangiare è un perfetto dessert della domenica, ma anche un goloso spuntino pomeridiano. Deve il suo nome al colore candido del latte e dell’amido di mais a cui, in base alla zona in cui viene preparato, vengono aggiunti altri ingredienti. Nato in Sicilia, il biancomangiare è diffuso ovunque e, come spesso succede quando un piatto diventa così popolare, è stato declinato in tante varianti, tra cui quella con biscotti, al limone o al cacao: spesso viene proposto per le feste natalizie ma non solo. Se ti abbiamo incuriosito ti raccontiamo qualcosa sulla storia di questo dolce e cosa ti occorre per realizzarlo.

Un po’ di storia

Il biancomangiare è un dolce al cucchiaio, risalente almeno al XII secolo, periodo in cui la cucina locale era già fortemente influenzata dalla presenza araba. Ne è una prova la presenza delle mandorle, un ingrediente tipico della pasticceria araba, particolarmente apprezzate per i poteri afrodisiaci che si riteneva avessero. Sin da quel tempo il nome indicava un piatto caratterizzato dalla presenza di ingredienti di colore bianco, considerato simbolo di purezza.

In realtà il biancomangiare nasceva nella duplice forma, dolce e salata. In questo secondo caso lardo, riso e petto di pollo, erano gli ingredienti maggiormente usati, tutti dal colore chiaro. Si trattava di un piatto particolarmente ricco e per questo destinato alle persone abbienti. Nel tempo la versione salata è andata scomparendo lasciando spazio a quella dolce, che oggi fa parte dei Prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) di tre regioni italiane (Sicilia, Sardegna e Valle d’Aosta). Pellegrino Artusi ne riporta la ricetta nel suo celebre libro “La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene”. A prescindere dalle origini, ancora oggi il biancomangiare rappresenta un dessert di grande eleganza, per questo perfetto per un dolce della festa.

Gli ingredienti per fare il biancomangiare

Latte, zucchero e un addensante: per fare il biancomangiare bastano questi tre ingredienti a cui, se vuoi, puoi aggiungere degli aromi per caratterizzarne il gusto. Vediamo nel dettaglio.

1. Il latte

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Il colore bianco di questo dessert è dato innanzitutto dalla presenza del latte vaccino o di mandorla, come nella variante di Modica. Il latte va scaldato con lo zucchero senza arrivare a bollore, amalgamando delicatamente l’addensante, evitando la formazione di grumi. Il composto va poi lasciato raffreddare a temperatura ambiente prima di essere messo in frigorifero.

2. Lo zucchero

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Non occorre utilizzare lo zucchero a velo, va benissimo quello semolato. Meglio evitare però quello di canna, non tanto per il sapore, quanto per il colore. Il dolce avrebbe infatti un aspetto più brunito.

3. L’addensante

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Un po’ come nel caso del classico budino, anche per fare il biancomangiare puoi usare un addensante come l’amido di mais, l’agar agar, la fecola di patate, la maizena o, volendo, anchela colla di pesce. Gli addensanti non solo consentono a questa sorta di budino di “star su” e di essere sformato su un piatto, ma gli conferiscono l’aspetto vellutato.

4. Gli aromi

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Per insaporire il biancomangiare potete usare diversi aromi: la scorza di limone da aggiungere nel latte e da togliere prima di portarlo al bollore, ad esempio, oppure un pizzico di cannella. Se ti piace puoi anche usare i semi di una bacca di vaniglia. Utilizzando questi aromi non vi allontanerete troppo dalla ricetta originale, mentre sostituendoli del tutto con altra frutta secca o cioccolato avrete risultati esteticamente diversi ma ugualmente gustosi.

Il riposo in frigo

Dopo averlo messo negli stampini e lasciato raffreddare a temperatura ambiente, copri il biancomangiare e mettilo a riposo nel frigorifero per almeno 2 ore: avrà così il tempo di solidificarsi. Al momento di servirlo estrailo 10-15 minuti prima di portarlo in tavola.

Come presentare il biancomangiare

Trattandosi di un budino esistono stampi appositi, anche di diverse forme. In questo caso sistema un piatto da portata sulla parte più alta, poi capovolgilo e sformalo. Se dovessi avere difficoltà a estrarlo passa prima la punta di un coltello a lama liscia sul bordo: verrà via facilmente.

Una simpatica alternativa per presentare il biancomangiare è la monoporzione: sistema il composto in bicchierini o coppette da macedonia. In questo caso non sarà necessario capovolgerli ma potrai presentarli direttamente così, con una delicata decorazione sopra.

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Come decorare il biancomangiare

Poco prima di offrire il biancomangiare in tavola puoi aggiungere una spolverizzata di cacao amaro o delle gocce di cioccolato. Vanno benissimo anche granella di frutta secca, come pistacchi o scaglie di mandorle, in particolare se hai usato il latte di mandorla. Oppure potresti aggiungere del cioccolato fuso e qualche nocciola. Divertiti a personalizzare il biancomangiare come più ti piace.

Conservazione

Sistemato in un contenitore adatto, con chiusura ermetica, il biancomangiare può essere conservato in frigorifero per 3-4 giorni. In alternativa puoi congelarlo.

Biancomangiare: ecco alcune varianti

Al di là del fatto che il biancomangiare fa gola solo a vederlo, questo dessert ha un'infinità di varianti. Tra queste la più diffusa è la ricetta modicana che prevede la presenza del latte di mandorla al posto di quello vaccino.

Biancomangiare alle mandorle: la variante modicana

Probabilmente diffusa e famosa quanto quella vaccina, la ricetta modicana prevede l’utilizzo di latte di mandorla al posto di quello vaccino o usato insieme. Il latte di mandorla conferisce al dessert un gusto davvero particolare, ma è molto dolce: in questo caso ricordati di diminuire la quantità di zucchero per evitare di avere un prodotto stucchevole. Se invece hai scelto una bevanda vegetale senza zucchero non corri questo rischio.

Biancomangiare con biscotti

Per quanto il suo aspetto possa sembrare un semplice budino si può preparare una vera e propria torta di biancomangiare. La presenza di biscotti crea un susseguirsi di strati: i frollini vengono alternati alla consistenza vellutata del biancomangiare, in una composizione che ricorda il tiramisù. Anche in questo caso la decorazione finale può essere a base di cacao amaro, granella di frutta secca o lamelle di mandorle.

Biancomangiare al limone

Se utilizzi latte vaccino potresti lasciare in immersione le bucce di limone, meglio se non trattato, per una mezz’ora prima di portarlo a bollore, aggiungendo una parte di scorza grattugiata che potrai invece lasciare. Il biancomangiare al limone avrà così un sapore fresco.

Biancomangiare al pistacchio

Una variante interessante è quella di sostituire le mandorle con altra frutta secca: sciogli qualche cucchiaio di pasta di pistacchi nel latte e poi aggiungine un po’ in granella: il sapore sarà davvero intenso!

Biancomangiare al cioccolato

Ben consapevoli che il nome andrebbe completamente cambiato, aggiungere cacao amaro o del cioccolato fondente all’impasto darà al vostro biancomangiare un aspetto completamente diverso, ma molto goloso e particolarmente apprezzato dai bambini.

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Quello che i piatti non dicono
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