Pesche, arance, limoni, lime, fragole, ananas, meloni e angurie diventano gli ingredienti principali di drink rinfrescanti da sorseggiare in ogni occasione, tra grandi classici dell'apertiivo, dell'after dinner e anche del brunch.
Colorati, dissetanti e profumati: i cocktail alla frutta sono la scelta perfetta quando le temperature salgono e si cerca un drink alcolico fresco e piacevole da bere. La loro caratteristica principale? La presenza di frutta di stagione sotto forma di succo, purea, polpa o pezzi che dona alla bevanda colori vitaminici e una dolcezza naturale che la rende particolarmente beverina. Nella nostra selezione abbiamo raccolto 12 idee a base di ananas, pesca, arancia, fragola, limone e lime: ce ne sono con il rum, la vodka o il prosecco, con gradazioni alcoliche e mood differenti, facili da realizzare anche a casa a seconda dell’occasione. Con in mano una Piña Colada ci si sente subito in vacanza, un Bellini è ideale per un brunch, mentre un cocktail all’anguria è la soluzione passepartout per l’estate. E la lista continua.
Iniziamo da un grande classico che fa della frutta tropicale il suo asso nella manica. La Piña Colada è un cocktail rinfrescante e sostanzioso: il nome significa “ananas filtrata/pressata”, in quanto probabilmente nella sua versione primordiale era composto solo da rum e succo di ananas: il latte di cocco sembra essere arrivato in seguito, diventando però un co-protagonista imprescindibile, merito della sua cremosità e golosità. Da sorseggiare in spiaggia o quando ci si vuole sentire già in vacanza.
Una parte di vodka e due parti di succo d’arancia spremuto al momento: bastano questi due ingredienti nelle rispettive proporzioni per creare lo Screwdriver, un cocktail leggero da aperitivo nato negli Stati Uniti negli anni ‘50 e conosciuto in passato semplicemente come vodka orange. Si prepara in 5 minuti, con cubetti di ghiaccio e una fettina dell’agrume per decorare. Parola chiave: dissetante.
Arriva direttamente dall’universo dei cocktail pestati (ovvero dove gli ingredienti vengono schiacciati con un pestello per amplificare gli aromi) la Caipiroska alla fragola, uno dei drink più celebri al mondo. Si tratta della rivisitazione di successo della Caipiroska, con le fragole mature che vengono pestate insieme al lime e allo zucchero di canna, ottenendo una purea profumata. Il tutto si completa con ghiaccio e vodka. Puoi berlo prima o dopo cena: a te la scelta.
Ruota sempre intorno alle fragole questa versione ultra fruttata del daiquiri, il famoso cocktail cubano a base di rum bianco, succo di lime e sciroppo di zucchero. La polpa di fragola si unisce alla "fiesta", trasformandosi in una purea a cui si aggiungono gli altri ingredienti, regalando alla bevanda una nota piacevolmente zuccherina. Se le fragole non sono di stagione, puoi usare uno sciroppo, oppure optare per altra frutta, per esempio mango o banana.
Tra i cocktail italiani più iconici c’è il Bellini, ideato nel 1948 da Giuseppe Cipriani nel suo Harry's Bar a Venezia in onore del pittore Giovanni Bellini: impossibile non conoscere questo sparkling drink dove le bollicine e il gusto secco dello spumante brut o del prosecco si associano alla freschezza e alla dolcezza della polpa di pesca bianca, creando con due semplici ingredienti un aperitivo elegante e light perfetto da essere portato in tavola anche per un brunch.
Dopo il Bellini, non può che essere citato il Rossini, probabilmente la sua variante più nota. Il cocktail differisce dal precedente perché in coppia con il vino frizzante non c’è più la pesca, ma la fragola, sempre ridotta in purea: basta frullare la polpa e poi filtrarla con un colino, così da eliminare i semi e ottenere un succo liscio e vellutato. Si serve in una raffinata flûte, meglio se ben fredda. Anche in questo caso c’è lo zampino di Giuseppe Cipriani, che ha omaggiato il celebre compositore Gioacchino Rossini.
Spostiamoci al Ritz Hotel di Parigi nel 1925, come vuole la narrazione sulla nascita di questo drink allo stesso tempo beverino e sofisticato, considerato una delle molteplici declinazione del Bellini e del Rossini. Il Mimosa cocktail, infatti, si prepara unendo spumante brut o champagne con il succo di arancia fresco, conferendo alla bevanda il caratteristico colore giallo che ricorda quello del fiore. Un drink che nel corso del tempo si è associato alla Festa della Donna, ma che in realtà è un vero e proprio passepartout, dal brunch, al pranzo tra amici, passando per l’occasione speciale
Vodka liscia, succo di limone, sciroppo di zucchero e albume: è questa la combinazione con cui un barman inglese nell’800 ha interpretato il whiskey sour, diminuendone la gradazione alcolica, rendendolo delicato e dando maggiore visibilità ai sentori aromatici dell’agrume grazie all’uso del distillato più neutro. Nel vodka sour il limone si spreme e poi si filtra con un colino, in quanto non ci devono essere residui di polpa o di semi: con qualche stuzzichino misto è un drink di classe che conquisterà tutti all’aperitivo.
Non ha certo bisogno di presentazioni il Sex on the beach, uno dei cocktail con “l’estate addosso” per eccellenza, in cui si mescolano succo di arancia, succo di mirtilli rossi, liquore alla pesca e vodka, da versare in tumbler alto pieno colmo di ghiaccio e sormontato da una fettina di arancia. Può essere un long drink da after dinner, quando le temperature sono ancora alte nonostante il sole sia tramontato o da spiaggia prima di andare a cena, mentre c’è chi gioca a beach volley.
Un cocktail intramontabile grazie all’unione imbattibile del lime con le foglioline di menta per un’immediata sensazione di freschezza e di relax: lo sapeva anche Ernest Hemingway, che se lo gustava nel suo locale di riferimento all’Havana, La Bodeguita. Ma non solo, perché il Mojito è conosciuto anche come il drink dei pirati, con Sir Francis Drake che nel 1586 ne mette a punto l’antenato usando aguardiente al posto del rum. Oggi compare in tutte le liste dei bar: con lui si va sul sicuro.
Pur non rientrando nel registro ufficiale dei cocktail dell’IBA (International Bartender Association), durante la bella stagione può fare comodo sapere che si può preparare facilmente un cocktail all’anguria, tra i frutti estivi più amati. Come si fa? Una volta privata dei semi e tagliata a tocchetti, la polpa del cocomero viene frullata, filtrata e poi versata in un bicchiere con foglie di menta, succo e scorza di lime, zucchero di canna, prosecco e acqua frizzante. Il drink è poco alcolico, rinfrescante e con un sapore perfettamente in equilibrio tra dolce e acidulo.
Non siamo di fronte a un vero e proprio cocktail, ma a una bevanda che riesce a valorizzare tutto il gusto della frutta in un bicchiere. Stiamo parlando della sangria, tipica della Spagna, dalla ricetta alla portata di tutti: puoi farla nella versione più popolare, con il vino rosso, a cui mescolare frutta come mele, pesche, limoni, oppure scegliere quella bianca, con nettarine, arance e melone ridotti a tocchetti e immersi in vodka e prosecco. Proponile per un party casalingo con tapas e bocadillos: non sbaglierai.