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13 Settembre 2025 11:00

Alla scoperta della cucina tipica vietnamita: i piatti più celebri da assaggiare

Le specialità da provare in Vietnam sono tra le più disparate, simbolo di una gastronomia variegata sotto il segno di salse, spezie ed erbe aromatiche. Dal bánh mì, panino star dello street food, al phở, la zuppa nazionale, passando per il chè chuối, il dessert irresistibile, ecco cosa non perdere.

A cura di Federica Palladini
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Non pensare a sapori pungenti e piccantezza ovunque: la cucina vietnamita vede nel sapiente uso di spezie, erbe, salse e marinature il suo asso nella manica, in un equilibrio ideale tra intensità e delicatezza. Proprio per questo risulta spesso una sorpresa per chi la prova per la prima volta, piacevolmente stupido dalla sua leggerezza, aromaticità e freschezza.

Il Vietnam è una striscia di terra che si sviluppa per più di 1600 chilometri di lunghezza da nord a sud e, proprio come l’Italia, ha una gastronomia variegata in base alla geografia e alle caratteristiche del territorio, dalle aree interne che confinano con Cina, Laos e Cambogia a quelle più esterne della costa che si affacciano sul Mare cinese meridionale e sul Golfo del Siam, tra montagna e mare. Senza dimenticare l’influenza della Francia, che ha per quasi un secolo ha colonizzato il paese, compreso in quella regione "esotica" definita Indocina francese.

Sempre tirando in ballo lo Stivale, anche il Vietnam, nonostante le diversità, ha dei piatti simbolo, più o meno noti all’estero: dagli involtini freddi a quelli fritti, passando per panini e caffè iconici, ecco un menu completo in 8 specialità da assaggiare almeno una volta nella vita.

1. Gỏi cuốn

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Iniziamo con una delle specialità più celebri: trattasi dei gỏi cuốn, gli involtini freschi tra le star dello street food vietnamita (qui la nostra interpretazione). Si compongono con carta di riso che, dopo essere stata inumidita per renderla arrotolabile, viene farcita con gamberi al vapore (nella versione gỏi cuốn tôm thịt c’è pure la pancetta), vermicelli di riso, verdure crude e in salamoia e foglioline di menta. Un piatto colorato e scenografico, in quanto la copertura è trasparente, con gli ingredienti posizionati in modo simmetrico da sembrare quasi un’opera d’arte: si gusta freddo, accompagnato da una salsa al burro di arachidi ricca e densa, che gioca con i sapori docili e la leggerezza dell’involtino.

2. Nem rán

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A qualcuno piace caldo… e fritto. Se vai a nord del Vietnam ti imbatterai nei nem rán, a sud, invece, nei chả giò: due termini diversi per definire una stessa pietanza, ovvero involtini di forma cilindrica, più o meno lunghi, sempre realizzati con carta di riso, ripieni di macinato di carne, funghi e ortaggi (come carote e cavolo rapa, detto anche kohlrabi) che, rispetto ai precedenti, si friggono in abbondante olio vegetale. Sono caratterizzati da un involucro sottile che gonfia leggermente e diventa super crunchy. Per notorietà, si possono paragonare agli involtini primavera cinesi: in inglese non è raro che si chiamino per comodità “vietnamese spring rolls”, ma la somiglianza si ferma qui. Come si mangiano? Ovviamente con le mani, avvolgendoli in una foglia di lattuga e tuffati nella salsa di pesce fermentata nước chấm aromatizzata con aglio tritato e peperoncino.

3. Bánh mì

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In Italia si dice panino, in Vietnam bánh mì. Lo incontri in ogni angolo di strada, in chioschi e bancarelle dove si imbottisce al momento con un mix di paté, maiale marinato alla griglia, cetrioli, verdure sottaceto e coriandolo, citando solo una delle versioni più popolari e saporite di questo sandwich che è parte integrante della gastronomia, ma anche della storia e della cultura vietnamita. Il pane, infatti, è praticamente una rivisitazione ultra fragrante e più corta della baguette importata dai francesi: nonostante la sua semplicità (ed economicità), ti sembrerà di addentare un capolavoro gourmet.

4. Phở

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C’è chi parte per il Vietnam solo per assaggiarlo, un po’ come chi arriva in Italia e si fionda a cercare una pizza. Il phở è la zuppa nazionale, un brodo aromatico e speziato, dalla lunga cottura, che non ha una ricetta codificata, ma ogni città propone la sua alternativa. Spazio quindi a fettine di tenerissima carne di manzo (phở bò) o di pollo (phở gà), tagliatelle di riso, erbe fresche, anice stellato, cannella, lime, coriandolo, per un vero e proprio viaggio attraverso le diverse cucine del territorio. Se vuoi cimentarti home made, la nostra ricetta lo rende alla portata di tutti.

5. Bún chả

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Originaria probabilmente di Hanoi, la combinazione è quella di polpette di maiale grigliato immerse in un brodo agrodolce, noodles di riso sottili (detti bún) e verdure fresche (come la lattuga). Si presenta solitamente in tre ciotole separate, così da comporre il piatto al momento. Ogni boccone è un insieme di sapori molto particolare, tra l’affumicatura della carne marinata, note di lemongrass che spesso e volentieri compare nella marinatura, che regala sentori agrumati, quasi limonosi e floreali, e la freschezza dell’insalata.

6. Bánh xèo

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Il suo nome significa letteralmente “sfrigolio”, riferendosi al suono che fa mentre cuoce in padella. Di che cibo stiamo parlando? Del bánh xèo, che è a tutti gli effetti una variazione sul tema crêpe. L’impasto, rispetto all’originale francese, cambia di ingredienti e consistenze: si fa con farina di riso, latte di cocco e curcuma, ottenendo una sfoglia che deve diventare croccantina e non restare umida. Il ripieno? Salato, con carne di maiale, gamberi, germogli di soia. Anche mangiarla è una scoperta: si avvolge nella lattuga, si profuma con menta e altre erbe aromatiche e si intinge nella salsa di pesce.

7. Chè chuối

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Voglia di un dessert? Quello che non puoi lasciarti sfuggire è il chè chuối, una via di mezzo tra un pudding e budino, senza uova e farina, ma che vede come protagonisti latte di cocco, perle di tapioca, zucchero, banane baby a pezzi e granella di arachidi come guarnizione. Si mangia sia tiepido sia freddo, e può essere aromatizzato ulteriormente da vaniglia e decorato con semi di sesamo. Cremoso e avvolgente, conquista a ogni cucchiaiata. In Vietnam la parola chè la vedrai di frequente e indica generalmente un dolce morbido o brodoso, con gli ingredienti più disparati, dai fagioli mungo alle castagne d’acqua, passando per taro e patate dolci.

8. Cà phê trứng

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Per concludere, il caffè vietnamita è un'istituzione. Lascia in Italia l’espresso: nelle caffetterie, tradizionali o di tendenza, capirai che il Vietnam non è un paese in cui limitare la visione di questa bevanda, perché le varianti da provare sembrano infinite e tutte buonissime. La più golosa in assoluto è quella conosciuta come cà phê trứng, il caffè all’uovo, che sembra un tiramisù “liquido”, grazie all’aggiunta di una cremina a base di tuorlo montato con zucchero e latte condensato, perfetta per dire addio a ogni tuo problema.

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Quello che i piatti non dicono
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