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20 Marzo 2022 13:00

Cos’è il taro e come si usa in cucina: proprietà, benefici e ricette

Simile a una patata, il taro è un tubero dalle interessanti proprietà nutrizionali e dalla spiccata versatilità in cucina. Conosciamolo meglio.

A cura di Rossella Croce
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Il taro è la radice commestibile della Colocasia esculenta, una pianta tropicale appartenente alla famiglia delle Aracee coltivata per ragioni ornamentali, oltre che a scopo alimentare. Conosciuto anche come eddo, il taro si presenta sotto forma di radice o tubero con buccia sottile e ruvida di colore rosso scuro, quasi cioccolato, e una polpa soda e carnosa, bianca con possibili riflessi violacei. Ingrediente fondamentale nella tradizione culinaria delle popolazioni sud americane e di alcuni Paesi del continente africano, il taro presenta un sapore particolarmente delicato e, come le comuni patate, può essere impiegato in diversi tipi di preparazione: è proprio la sua versatilità unita al suo interessante profilo nutrizionale a rendere questo ingrediente sempre più oggetto di curiosità e interesse da parte di chi ama sperimentare sapori nuovi e giocare con ingredienti alternativi. Scopriamo tutto quello c'è da sapere sul taro, le sue proprietà e come gustarlo in ricette stuzzicanti.

Proprietà e benefici del taro

Il taro è un tubero che ricorda le più celebri patate non solo nell'aspetto (nonostante sia leggermente più piccolo) ma anche da un punto di vista nutrizionale. Buona fonte di carboidrati, fibre e sali minerali tra cui spiccano magnesio, ferro e calcio, il taro contiene anche una buona quantità di vitamine, in particolare vitamina B, vitamina A e vitamina E. Parliamo di un alimento altamente digeribile che, a differenza delle patate non provoca un innalzamento dei livelli di glicemia nel sangue e che per questo motivo può essere consumato anche da chi soffre di diabete. Apprezzato per il suo effetto diuretico, il taro ha proprietà antiossidanti dovute alla presenza di antociani ed è utile per proteggere e rafforzare il sistema immunitario, effetto della vitamina C.

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Taro: come si usa in cucina

Tra gli ingredienti base dell'alimentazione di numerose popolazioni sudamericane, amato nella cucina orientale e protagonista della tradizione dell'Oceania e di alcuni paesi dell'Africa continentale, il taro è un tubero dal sapore molto delicato, caratteristica che lo rende incredibilmente versatile in cucina tanto da poter essere utilizzato anche per preparare piatti dolci oltre che per ricette salate. Una volta sbucciata e pulita, la polpa del taro può essere semplicemente cotta al vapore, bollita o saltata in padella e servita come contorno da accompagnare a piatti a base di maiale o manzo, gusti con cui questo tubero si sposa alla perfezione. Ottime le chips, fritte in olio bollente proprio come le comuni patate, da mangiare rigorosamente con le mani.

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Nella tradizione cinese il taro viene impiegato per farcire deliziosi ravioli, mentre in Giappone lo accostano a un profumato brodo di pesce. Per chi invece vuole cimentarsi nel terreno del conosciuto, consigliamo di usare il taro per preparare una "semplice" quanto gustosa purea: basterà cuocerlo al vapore e poi schiacciarlo aggiungendo latte o acqua. Abbiamo detto dolci e non scherzavamo: con la radice di taro in polvere mescolata a latte e perle di tapioca si prepara il bubble Tea, la bevanda fresca e dissetante di cui tutti parlano e che troviamo sempre più speso per le strade delle nostre città.

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Quello che i piatti non dicono
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