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18 Settembre 2020 11:00

Santoreggia: proprietà, benefici e come usarla in cucina

Erba aromatica apprezzata fin dall'antichità per le sue proprietà curative, la santoreggia cresce spontaneamente nelle zone del Mediterraneo e può avere numerosi utilizzi dentro e fuori la cucina. Antibatterica, afrodisiaca e amica del cuore, ecco tutto quello che non sapevate su questa pianta miracolosa.

A cura di Rossella Croce
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La santoreggia è una pianta officiale appartenente alla famiglia delle Labiatae, una erbacea annuale che cresce spontanea in tutta l'area Mediterranea. Anche detta "erba dei fagioli", la santoreggia si presenta con un fusto sottile che può raggiungere i 40 centimetri di altezza, foglioline appuntite di colore grigio e fiori molto profumati di colore chiaro, tra il bianco e il rosa.

Conosciuta fin dall'antichità per il suo potere afrodisiaco, la santoreggia è un'erba aromatica utile fuori e dentro le mura della cucina: previene e combatte forme di raffreddamento, ha un effetto antibatterico ed è amica del cuore e dell‘intestino. In infusi, tisane o semplicemente a crudo nelle insalate, la santoreggia ha moltissimi utilizzi e altrettante proprietà benefiche.

Proprietà della santoreggia

La santoreggia contiene una buona quantità di sali minerali, in particolare calcio, fosforo, sodio, zinco, ferro, magnesio, selenio e rame. Composta da una buona percentuale di fibre, la santoreggia contiene anche vitamine, in particolare vitamina A, vitamina B e vitamina C. Da questa pianta si ricava un prezioso olio essenziale in cui troviamo principi attivi quali eugenolo, timolo, limonene, cimene e carvacrolo, che ci aiutano a contrastare disturbi e fastidi, aiutandoci a rimanere in forma.

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Benefici

Anticamente conosciuta per le sue proprietà afrodisiache, tanto che ne venne proibita la coltivazione ai monaci, la santoreggia ha numerose altre qualità benefiche:

  • antibatterica e antivirale: l'olio essenziale di santoreggia, grazie all'azione del carvacrolo e del timolo, agisce come antibatterico in grado di velocizzare la guarigione da raffeddore, tosse e stati influenzali;
  • consumata sotto forma di tisana prima dei pasti, aiuta la digestione, riduce i dolori gastrici e può essere utile per contrastare forme di meteorismo, nausea o vomito;
  • azione antinfiammatoria: ci aiuta a combattere infezioni renali e intestinali;
  • antiossidante: la santoreggia è in grado di contrastare l'azione dei radicali liberi e con essi l'invecchiamento cellulare;
  • amica del cuore, la santoreggia aiuta a controllare i livelli di colesterolo e funge da cardiotonico;
  • l'olio di santoreggia viene largamente usato in cosmetica perché in grado di tonificare e depurare la pelle;
  • il profumo dei fiori sembra essere particolarmente fastidioso per zanzare e insetti, può dunque essere usata non solo per allontanarli ma anche, strofinando l'olio, per lenire il prurito provocato delle punture.
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Usi in cucina

Fresca o essiccata, la santoreggia può accompagnare e impreziosire i nostri piatti in cucina: ottima in insalate, profuma e aromatizza sughi, brodi e salse. In grado come abbiamo visto di stimolare e favorire la digestione, la santoreggia è indicata per accompagnare piatti a base di carne e legumi.

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Tra i suoi usi più conosciuti ed efficaci troviamo tisane e infusi, da bere preferibilmente prima dei pasti: basteranno 20 foglie di santoreggia essiccata per un'ottima tisana fatta in casa, da sorseggiare calda o fredda.

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Quello che i piatti non dicono
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