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24 Ottobre 2025 12:00

Quando lo champagne incontra i salumi italiani: quali sono gli abbinamenti migliori

Alcuni accostamenti sono ormai consolidati: il vino rosso per la carne e il vino bianco per il pesce. Ma se uscissimo un po' dagli schemi e accompagnassimo i nostri salumi a un calice di champagne? No, non è un'eresia e qui ti mostriamo come creare la coppia perfetta.

A cura di Arianna Ramaglia
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Ci sono cose che meritano di essere celebrate: per la loro storia, per ciò che rappresentano e per l'impatto che hanno avuto nel tempo. E il re delle bollicine francesi non poteva certo rimanere in disparte: è per questo che ogni 24 ottobre, lo champagne ha il suo giorno speciale. Si chiama proprio Champagne Day e, per l'occasione, vogliamo raccontarti la sua straordinaria capacità di dialogare con le cucine di tutto il mondo. Non parliamo solo di ostriche e caviale: infatti, sono in pochi a sapere che un ottimo calice di champagne può trovare il suo compagno perfetto in uno dei prodotti più tipici della nostra Penisola, ovvero i salumi. Prosciutto, mortadella, salame, coppa: la loro consistenza, la loro sapidità e, in alcuni casi, la loro dolcezza, creano una base perfetta a cui abbinare la più famosa bollicina del mondo. Scopriamo tutti gli abbinamenti perfetti che creano un delizioso fil rouge tra Champagne e Italia.

Champagne Blanc de Blancs brut e Lardo di Arnad Dop

Cominciamo subito con un'eccellenza tipica valdostana: il Lardo di Arnad è un gustoso salame, profumato da spezie e aromi di montagna. La presenza delle erbe aromatiche viene deliziosamente esaltata dalla mineralità e dalla freschezza del vino: una perfetta sensazione di purezza, che pulisce la bocca e la prepara a nuove scoperte.

Champagne brut e Mortadella Bologna Igp

Meraviglioso simbolo della città emiliana amato praticamente da tutti, la Mortadella Bologna Igp è caratterizzata da una dolcezza e da una grassezza misurata. Trova il suo migliore alleato naturale nello Champagne brut – ottenuto dall'assemblaggio di Pinot Noir, Meunier e Chardonnay. Le sue bollicine sono capaci di smorzare la grassezza del salume ma, allo stesso tempo, le note fruttate ne amplificano la complessità, in un gioco di sapori in cui Emilia e Champagne si incontrano in perfetta armonia.

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Champagne brut e coppa

Anche qui abbiamo un brut – ma questa volta con prevalenza di Pinot Noir – che si incontra con un altro salume tipico della cucina emiliana: la coppa. Un equilibrio perfetto tra grasso, sapidità e note speziate che si incontrano con la spiccata acidità del vino, per dare vita al giusto bilanciamento con le note più dolci.

Champagne Blanc de Noirs e salame gentile

Quando il protagonista della tavola è il salame gentile, ad accompagnarlo non può che essere un Blanc de Noirs (a dominanza di Pinot Noir). La morbidezza del suo corpo e le note di frutti maturi diventano l'accostamento ideale per la lieve speziatura e la dolcezza del salume, diventando complici in un duo sensazionale.

Champagne Rosé brut e Prosciutto crudo di Parma Dop 24 mesi

Viene da Parma, è dolce e con una sapidità persistente: cosa potrebbe essere se non il Prosciutto Crudo di Parma Dop? Amato da Nord a Sud senza alcuna distinzione, trova il suo compagno ideale nel Rosé brut. I suoi sentori di piccoli frutti rossi riescono a esaltare appieno le note di stagionatura, creando una sinergia perfetta.

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Champagne Demi-Sec e ‘Nduja di Spilinga

Terminiamo con un prodotto che riporta subito alla mente le meravigliose terre della Calabria: la ‘Nduja di Spilinga. In questo caso l'abbinamento vede un contrasto tra la piccantezza di questo alimento e la dolcezza tipica di un Demi-Sec, giocando proprio sul perfetto equilibrio tra zucchero e peperoncino.

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