
Il latte e i suoi derivati sono alimenti nutrienti che fanno parte della dieta di molteplici persone, ma che diventano un problema per chi soffre di intolleranza al lattosio. Si tratta di una condizione piuttosto comune che si verifica con sensibilità differente (più o meno forte) nei soggetti a cui manca la lattasi, ovvero quell’enzima presente nell’organismo utile alla digestione del lattosio che avviene scindendolo nei due zuccheri di cui si compone, glucosio e galattosio. Il lattosio, infatti, altro non è che lo zucchero del latte, precisamente un disaccaride: in base alla lavorazione della materia prima può essere presente in quantità diverse in latticini, yogurt e formaggi. Proprio questi ultimi, in tempi recenti, sono stati al centro di una ricerca dai risvolti positivi: ovvero la creazione di una lista affidabile dei 25 formaggi Dop lactose free a cui gli intolleranti non devono per forza rinunciare. Vediamo quali solo.
Senza lattosio: cosa significa
Prima di scorrere la lista facciamo un passo indietro e specifichiamo cosa significa la dicitura senza lattosio. A riguardo ancora non esiste una normativa europea comune e, come specificato sul sito del Ministero della Salute, in Italia “l’indicazione senza lattosio può essere impiegata per latti e prodotti lattiero-caseari con un residuo di lattosio inferiore a 0,1 g per 100 g o 100 ml”. In commercio esistono prodotti delattosati che quindi subiscono un apposito processo – l’aggiunta della lattasi – per cui non contengono lattosio e formaggi naturalmente senza lattosio, che sono i protagonisti della ricerca sopracitata. Significa che la loro quantità di lattosio scende a meno dello 0,001% e, per questo, certificati a marchio LFree, una garanzia per il consumatore intollerante.

La lista dei 25 formaggi senza lattosio
Proprio per le caratteristiche intrinseche al loro processo produttivo, sono soprattutto i formaggi stagionati a pasta semidura, dura ed erborinati a contenere tracce minime di lattosio, in quanto durante il lungo periodo di invecchiamento subiscono la degradazione degli zuccheri, con il lattosio che viene trasformato in acido lattico durante l’affinamento, cosa che non avviene nei formaggi freschi, commercializzati in tempi piuttosto rapidi dal momento della mungitura a quello della vendita.
Nella ricerca – portata avanti con metodi scientifici all’avanguardia in una sinergia tra il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, l'associazione AILI (Associazione Italiana Latto Intolleranti) e la società ELLEFREE, responsabile del marchio LFree) – sono stati identificati i seguenti 25 formaggi Dop, di cui 21 italiani e 4 stranieri, di cui riportiamo l'elenco pubblicato sul sito di AILI:
- Asiago
- Bitto
- Bra
- Brie
- Caciocavallo Silano
- Castelmagno
- Cheddar
- Emmenthaler
- Fiore Sardo
- Fontina
- Gorgonzola
- Grana Padano
- Le Gruyére
- Montasio
- Parmigiano Reggiano
- Pecorino Romano
- Pecorino Sardo
- Pecorino Siciliano
- Pecorino Toscano (stagionato almeno 4 mesi)
- Piave
- Provolone Valpadana
- Stelvio
- Taleggio
- Toma piemontese
- Valtellina Casera