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10 Luglio 2023 15:00

Mille e una piadina: tutte le tipologie da scoprire

Vero e proprio patrimonio della Romagna, la piadina è ormai considerata una pietanza iconica. Semplice e versatile, si può farcire in decine di modi diversi, si può mangiare nella versione classica o in sfiziose varianti come la “piadipizza” o il “piadiburger”.

A cura di Martina De Angelis
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Se parli di Romagna, automaticamente inizi a pensare alla piadina: è la sua ricetta più tradizionale, una vera e propria icona che dal 2014 è diventata anche prodotto Igp con entrambe le sue varianti, la Piadina Terre di Romagna e la Piadina Romagnola di Rimini, con tanto di disciplinare che ne regola la produzione.

La piada, questo il suo nome originale, è una preparazione antichissima – la prima testimonianza risale al 1371, ma alcuni ipotizzano fosse usata già nell’antica Roma – ma rimane un cibo moderno e trasversale. Merito della sua anima povera, che richiede pochissimi ingredienti per la preparazione (acqua, farina 00, sale, e strutto oppure olio d’oliva) e anche delle infinite possibilità di farcitura: dentro, infatti, ci si può inserire tutto il commestibile, dal dolce al salato.

Esistono però alcune tipologie tradizionali di piadina che meritano di essere assaggiati, sia per quanto riguarda il tipo di farcitura, sia per quanto riguarda l’impasto. Per non parlare poi delle squisite varianti, versioni più moderne e creative della piadina classica, ma ugualmente deliziose.

In ogni caso, qualsiasi versione si provi, la piadina è irresistibile, che si mangi a tavola tagliata in spicchi, che per tradizione sono quattro, oppure consumata passeggiando come street food.

1. Piadina Terre di Romagna

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La versione romagnola della piadina è la più classica e anche la più diffusa: anche se gli ingredienti tradizionali per prepararla sono sempre gli stessi, si distingue per essere compatta e friabile, e con un impasto piuttosto spesso. Facile da preparare in casa, è tipica del Forlivese, del Cesenate e del Ravennate, si cuoce sopra il tradizionale testo romagnolo e si farcisce con una combinazione di salumi, formaggi e verdure. Uno degli abbinamenti più celebri è prosciutto crudo, il formaggio squacquerone e la rucola, ma è famosissima anche la piadina con ripieno di salsiccia e cipolle caramellate.

2. Piadina romagnola di Rimini

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Vietato confondere la piadina riminese con quella romagnola: non sono la stessa cosa, anche se sono preparate con gli stessi ingredienti. La Riminese è più morbida e sottile rispetto alla piadina classica, ha un diametro maggiore e viene prodotta solo nelle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e nella parte della provincia di Bologna a est del fiume Sillaro. Uno dei ripieni più tipici della piadina riminese è con sardoncini (alici a scottadito), radicchio e cipolla. A Rimini si trova anche il Museo piadina experience, vero e proprio viaggio nel mondo della piadina dal neolitico ai giorni nostri.

3. La piadina di Cesena

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In Romagna c’è una terza versione della piadina, ed è quella tipica di Cesena: a differenziarla dalla piadina romagnola classica e dalla piadina riminese sono i grassi aggiunti. La piadina di Cesena, infatti, è più leggera da questo punto di vista, e invece dello strutto utilizza generalmente l’olio d’oliva, oppure di semi, dato che il nuovo disciplinare di produzione aggiornato ne ha consentito l’utilizzo, insieme ad altri ingredienti più “moderni” rispetto ai quattro tradizionali.

4. Il crescione

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Non solo tradizione: in Romagna la piadina assume anche forme diverse. Ne è un esempio perfetto il crescione, o cassone come si dice nella parte bassa del territorio, una sorta di calzone preparato con una piadina e farcito con i ripieni più vari. Deve il nome al ripieno più classico, l’erba omonima da cui prende il nome insaporita con aglio, scalogno o cipolla e spesso abbinata a ricotta o formaggio grattugiato. Il crescione viene farcito quando la sfoglia è cruda, per poi essere piegato e cotto sul testo o in una padella antiaderente.

5. La piadipizza

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Tra le novità più interessanti nel mondo della piadina, recentemente si è diffusa sempre di più la piadipizza, una specialità che si trova ormai in tutti i chioschi e le piadinerie della Romagna. Non è né una pizza né una piadina, ma una sfiziosa via di mezzo tra entrambe, da preparare con una base di piadina che verrà poi farcita con gli ingredienti della pizza – pomodoro e mozzarella, o tutte le tue combinazioni preferite – e cotta al forno.

6. Il piadiburger

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Un altro modo decisamente originale di mangiare la piadina è il piadiburger. Come suggerisce il nome, è una versione originale del classico panino con hamburger, dove al posto del pane si utilizza proprio una piadina romagnola. La farcitura prevede con hamburger, insalata, cipolla caramellata, formaggio, salsa burger – ma anche qui, le combinazioni sono infinite secondo i gusti di ciascuno – per poi scaldare il tutto nel tostapane (dopo aver cotto la carne a parte) e rendere il piadiburger caldo e filante.

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