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13 Settembre 2023 14:00

Latte vaccino e bevande vegetali: calorie a confronto

Le alternative plant-based sono consumate al posto del latte vaccino anche perché ritenute meno caloriche. In realtà non è sempre così ed è meglio non legare solo a questo fattore la loro scelta. Ecco perché.

A cura di Federica Palladini
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Tra latte vaccino e bevande vegetali il terreno di confronto (e a volte di scontro) non sembra esaurirsi, soprattutto quando entra in ballo la questione alimentazione. Nonostante ormai sia appurato che i regimi alimentari vanno cuciti su misura rispetto alle esigenze del singolo, è pur vero che è difficile sradicare completamente certe abitudini, come quelle di demonizzare determinati alimenti e metterne altri su un piedistallo, specialmente quando si nomina la parola calorie. Vediamo come queste ultime si presentano nelle diverse tipologie di “latte” e come cambiano le proprietà nutrizionali.

Cosa sono le calorie e le quantità nelle diverse bevande

Quando parliamo di calorie in rapporto al cibo è corretto precisare che cosa sono: semplificando, si tratta della misura della quantità di energia che contiene un alimento. Quando mangiamo introduciamo energia che il nostro organismo usa per mettere in pratica tutte le sue funzioni vitali. L’effort per questo tipo di attività è diverso da persona a persona. Facendo fede solo al quantitativo di chilocalorie (kcal) presenti in 100 gr di prodotto, ecco quello che si trova nel latte vaccino (intero, parzialmente scremato e scremato) e in alcune delle più famose bevande vegetali in commercio: latte di soia, latte di avena, latte di riso, latte di mandorla e latte di cocco.

Latte vaccino:

  • Intero: 64 kcal per 100 gr
  • Parzialmente scremato: 47 kcal per 100 gr
  • Scremato: 35 kcal per 100 gr

Bevande vegetali:

  • Latte di soia: 32 kcal per 100 gr
  • Latte di avena: 47 kcal per 100 gr
  • Latte di riso: 57 kcal per 100 gr
  • Latte di mandorla: range compreso tra 13 kcal e 70 kcal, a seconda della presenza di zuccheri.
  • Latte di cocco: 197 kcal per 100 gr
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Proprietà nutrizionali a confronto

Quando leggiamo sull’etichetta di un prodotto le sue calorie, però, non dobbiamo pensare che il più sano sia quello che ne ha meno. L’insieme delle calorie, infatti, è dato dalle dosi di proteine, grassi, zuccheri e micronutrienti che vanno a comporre le proprietà nutrizionali di un cibo: per questo esistono cibi che hanno le stesse calorie, ma apportano benefici diversi. La stessa cosa vale quando si confrontano il latte vaccino con le alternative vegetali. Seppur, come concordato dagli esperti, il latte di vacca venga considerato un alimento completo, utile soprattutto per lo sviluppo della crescita in giovane età e per il mantenimento dell’ossatura negli anziani, è anche vero che chi preferisce assumere bevande vegetali lo fa per i motivi più diversi, dall’intolleranza al lattosio alla volontà di eliminare o ridurre prodotti di origine animale dai pasti.

Proteine

Le proteine sono una componente fondamentale del latte (non solo vaccino). La principale è la caseina, che ne rappresenta circa l’80%. Si tratta di proteine nobili, in quanto contengono tutti gli aminoacidi necessari per una corretta nutrizione. Certe persone soffrono di allergia alla caseina e quindi non possono consumare latte e derivati, come yogurt e formaggi. Le bevande vegetali non hanno questo tipo di proteine e la quantità in genere è minore, meno di 1 gr per ogni 100 di prodotto. Fanno però eccezione il latte di cocco (2,3 gr) e il latte di soia (più di 3 gr): quest’ultimo in particolare è una buonissima fonte di proteine vegetali sostitutive a quelle animali, come la maggior parte dei legumi. Se si è intolleranti al glutine, attenzione al latte di avena, perché potrebbe contenerne: per legge deve essere specificato in etichetta.

Grassi

Una delle maggiori critiche che si fa al latte vaccino è quella di essere un alimento ricco di grassi saturi, che comportano quindi percentuali considerevoli di colesterolo. Per questo, c’è chi opta per il latte parzialmente scremato (con massimo 1,8% di grassi) e scremato (minore dello 0,5%). Le bevande vegetali da questo punto di vista si caratterizzano per la predominanza di grassi insaturi (i cosiddetti grassi buoni). Unica eccezione tra quelle che prendiamo in considerazione è il latte di cocco: lo si può trovare in commercio nella versione magra o grassa, che può arrivare fino al 22% di lipidi, di cui la maggior parte saturi.

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Zuccheri

Lo zucchero del latte è quello che comunemente definiamo lattosio, causa di un'intolleranza sempre più diffusa che non permette di farlo assimilare in modo corretto dal corpo. Le bevande vegetali sono naturalmente prive di lattosio, ma allo stesso tempo quelle in commercio possono presentare una quantità elevata di zuccheri semplici, tipo sciroppo di glucosio e fruttosio. Per questo è bene leggere attentamente le etichette ed eliminare le varietà che li indicano come primo o secondo ingrediente.

Vitamine e sali minerali

Se il latte è considerato un alimento nutriente e completo, questo è dovuto anche alla presenza di vitamine e minerali essenziali (tra cui vitamina A, B12, calcio, fosforo, acido folico), importanti per la nostra salute e che devono essere assunte tramite l’alimentazione. Molte delle bevande vegetali non possiedono o ne possiedono scarsamente: quelle che si acquistano, hanno spesso addizionati questi micronutrienti. Il latte di soia è quello che si avvicina maggiormente a quello classico, grazie a un buon contenuto di calcio e di fosforo, così come il latte di mandorla, che presenta anche una buona quantità di antiossidanti e vitamina E. Per quanto riguarda le fibre, si trovano nel latte di soia, nel latte di avena e in quello di cocco, mentre non ci sono nel vaccino.

Vedendo quindi le composizioni degli alimenti si può capire da dove provengano le calorie che li caratterizzano e quindi per quale tipologia optare: si è concordi sul fatto che il latte di soia è l'alternativa che meglio sostituisce il latte vaccino, così come il latte di cocco non è adatto a chi segue una dieta ipocalorica ed è più indicato come ingrediente in cucina da usare con parsimonia.

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