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6 Agosto 2022 15:00

Intossicazione da cozze: sintomi, rimedi e come evitarla

Cosa succede in caso di intossicazione da cozze: come possiamo riconoscerla, quali sintomi comporta, i possibili rimedi naturali e i segreti per evitarla.

A cura di Rossella Croce
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Le cozze sono tra i frutti di mare più amati e consumati nelle nostre cucine, non solo per il loro gusto deciso e il loro aroma inconfondibile ma anche per la facilità con cui possiamo trovarle sui banchi delle pescherie a prezzi contenuti. Appartenenti alla famiglia delle Mytiloida, le cozze hanno una caratteristica forma a goccia, composte da un guscio che nasconde un frutto ricco di proteine e sali minerali: un alimento povero ma molto versatile che possiamo utilizzare in tantissime ricette. Ottime sì ma da consumare con attenzione: le cozze sono mitili filtranti in grado di assorbire le sostanze che trovano nel mare e queste a volte possono rivelarsi dannose per la nostra salute; consumare cozze contaminate può infatti causare forme più o meno gravi di intossicazione ed è per questo che occorre saperne riconoscere i sintomi, essere pronti a intervenire e, soprattutto, conoscere i segreti per evitare che succeda. In cosa consiste l'intossicazione da cozze? Quali sono i sintomi e i rimedi? Quanto dura l'intossicazione da cozze e come possiamo evitarla? Ecco tutto quello che c'è da sapere.

Intossicazione da cozze: come e perché avviene

L'intossicazione alimentare è un' infezione a livello gastrointestinale causata dal consumo di prodotti contaminati da tossine o batteri. Tra le tante possibili intossicazioni, quella da cozze è forse una delle più frequenti ma anche una di quelle che, nella maggior parte dei casi, si manifesta in forma lieve, nonostante i fastidiosi sintomi.

L'intossicazione causata da questi mitili può verificarsi quando consumiamo un prodotto non fresco oppure contaminato e il rischio aumenta se le cozze vengono consumate crude: perché? Le cozze sono molluschi e organismi filtranti in grado di assorbire tutte le sostanze contenute nelle acque del mare o dei fiumi in cui vivono: i mitili si cibano di plancton e altri minuscoli organismi e tra questi possono nascondersi anche batteri dannosi per la nostra salute: se non sono pulite nel modo corretto o non hanno subito un processo di abbattimento in cui i batteri vengono inibiti ed eliminati, possono innescare un processo di intossicazione alimentare. La contaminazione inoltre può avvenire per diverse ragioni: una scorretta conservazione del prodotto, un ambiente sporco o non sterile o anche una lavorazione che non rispetti le norme igieniche.

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Intossicazione da cozze: sintomi e rimedi

Come riconoscere un'intossicazione da cozze? Quali sono i campanelli di allarme a cui fare attenzione e come intervenire subito? I principali sintomi dell'intossicazione da cozze sono: immediato formicolio alle labbra, crampi e dolori addominali, dissenteria, emicrania, nausea, febbre e vomito. Si tratta di sintomi che possono presentarsi con tempistiche diverse: pochi minuti dopo aver iniziato a mangiare o qualche ora dopo aver concluso il pasto ma in entrambi i casi possiamo intervenire per lenirli.

Cosa fare al comparire dei sintomi da intossicazione? La prima cosa da fare, soprattutto in caso di vomito e diarrea, è recuperare i liquidi persi: bere tanta acqua (più di un litro e mezzo al giorno) per ripristinare l'equilibrio dei sali minerali e scongiurare la sensazione di spossatezza e malessere.

Cosa non fare? Cerchiamo di assumere solo liquidi (caldi o freddi) ma non ingeriamo cibi solidi, potrebbero affaticare lo stomaco e l'intero sistema digerente, già messo a dura prova dall'infezione; nei giorni successivi all'intossicazione, è consigliabile seguire un'alimentazione leggera, prediligere cotture al vapore ed evitare condimenti che possono rendere difficile la digestione. Se i sintomi persistono o peggiorano, è consigliabile recarsi alla guardia medica o chiedere consiglio al proprio medico curante.

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Come evitare un'intossicazione da cozze

Sappiamo bene che alla presenza di un piatto di cozze fresche e profumate è davvero difficile resistere ma è altrettanto semplice "incappare" in un prodotto non fresco o contaminato e passare dei giorni a dir poco spiacevoli. Come evitare un'intossicazione? La prima regola è preferire sempre delle cozze cotte: le alte temperature sono infatti acerrime nemiche di sporco e batteri e rendono i molluschi molto più sicuri. Nel caso in cui non puoi proprio rinunciare a delle cozze crude, assicurati che siano di ottima qualità e che,  al momento dell'acquisto, siano ancora ben chiuse: una volta aperte e pulite, i liquidi fuoriusciti dovranno essere limpidi e dall'odore salmastro.

Questione limone: molti pensano che spruzzare del succo di limone basti per eliminare i batteri e "disinfettare" le cozze ma, spiace dirlo, questo convinzione non ha alcun fondamento scientifico; il succo di limone può senza dubbio arricchire di sapore le cozze (se fresche e di ottima qualità) ma non influisce in nessun modo sulla possibilità che queste siano contaminate e quindi nocive.

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Quello che i piatti non dicono
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