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30 Novembre 2021 11:00

Il giro del Mondo in 8 cenoni di Capodanno: i piatti simbolo della tradizione

Un tour in giro per il mondo alla scoperta dei menu, e delle pietanze tipiche, dell'ultima sera dell'anno. Dal pudding ripieno di "soldi" alla porchetta con le prugne: le preparazioni più curiose dei cenoni di Capodanno.

A cura di Alessandro Creta
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Capodanno è pur sempre Capodanno: sono tantissimi i Paesi al mondo che celebrano questa ricorrenza, con feste, riti e pratiche culturali molto diverse le une dall'altre. In questo tour in giro per il mondo scopriremo le tradizioni gastronomiche tipiche di vari Paesi del globo. Perché di non solo cotechino e lenticchie vive l’uomo…

Se ricordate bene, questa estate abbiamo fatto un viaggio del mondo attraverso i bar più particolari, iconici e curiosi del pianeta. Nostro compagno di viaggio d’eccezione è stato Phileas Fogg, il protagonista del romanzo di Jules Verne Il giro del mondo in 80 giorni. Ricalcando, e attualizzando, le orme del nobile britannico abbiamo conosciuto i locali più caratteristici del pianeta, e ora dopo aver parlato di bere miscelato con lui andremo idealmente alla scoperta delle abitudini gastronomiche capodannesche più tipiche.

Si sa, l’ultima sera dell’anno è occasione propizia per gustose e abbondanti cene (come se quelle dei giorni precedenti fossero state light). Vedremo come quella delle grandi abbuffate sia una tradizione consolidata non solo in Italia, ma condivisa praticamente in ogni Paese del Mondo. Con il buon Phileas partiamo quindi nuovamente in viaggio, per scoprire quali sono i piatti tipici preparati e consumati tra le tavole di buona parte del globo.

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Unica costante (oltre al tanto cibo) del nostro viaggio? Un fuso orario differente rispetto a quello italiano, così da non perderci nemmeno una delle pietanze consumate qua e là per il pianeta. L’ora zero, ovviamente, quella del nostro Paese. Sincronizziamo gli orologi, allacciamo le cinture di sicurezza (e slacciamo quelle dei pantaloni). Si parte.

Cosa si mangia nel Mondo a Capodanno

Dopo questa piccola premessa, prepariamoci a un viaggio veramente ghiotto tra otto nazioni del mondo in cui il Capodanno è una ricorrenza anche di spessore gastronomico. Cosa si mangia in giro per il globo?

1. Stati Uniti (New York): fagioli e maiale (-6h)

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Scegliamo New York come meta della nostra tappa negli Stati Uniti. Nella City, così come in gran parte del Paese, quasi d'obbligo i fagioli dall’occhiolino nero (i black eyed peas), serviti tradizionalmente con il cavolo. Non mancano pietanze a base di maiale, a simbolo (anzi, augurio) di opulenza e abbondanza per l’anno in entrata.

 2. Argentina: asado e vitello tonnato (- 4 h)

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Indissolubile il legame tra gli argentini e lasado. La tipica carne nazionale viene abbondantemente consumata anche nella fase finale dell’anno. Chili e chili di manzo alla brace accompagnato da una salsa di spezie, olio, aceto e limone chiamata chimichurri. Un po’ di Italia anche a Buenos Aires: in Argentina, infatti, il 31 dicembre si è soliti realizzare una ricetta tipica del Piemonte: il vitello tonnato. Retaggio della tradizione italiana (e piemontese) emigrata in Sud America anni fa?

3. Inghilterra: pudding (con le monete) (-1h)

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Arriviamo nella Nazione del nostro accompagnatore d’eccezione. Phileas e la sua famiglia cosa mangiano l’ultima sera dell’anno? Tra le varie ricette c’è il pudding, eccezionalmente preparato per questa occasione con alcune monete, solitamente da 5 pence, nell'impasto. A chi toccheranno le fette più “ricche” saranno riservate le fortune economiche maggiori durante l’anno in entrata. Attenzione però quando masticate, oppure le eventuali ricchezze dovranno essere spese in cure odontoiatriche

4. Italia: cotechino e lenticchie

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Da Nord a Sud dello Stivale le tavole si imbandiscono di ogni ben di Dio per l’ultima cena dell’anno, ma ciò che non può mai mancare è il classico cotechino (o zampone) con le lenticchie. Da consumarsi preferibilmente allo scoccare della mezzanotte, come augurio di ricchezza, abbondanza e prosperità per il nuovo anno. A qualcuno di voi ha mai funzionato?

5. Lituania: porchetta e prugne (+ 1h)

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Bonguistai i nostri amici lituani. A Vilnius infatti per l’ultimo dell’anno sono soliti preparare una bella porchetta ripiena con … le prugne. Forse qualcuno di noi, abituato ai fegatini oppure al finocchietto selvatico, storcerà il naso, ma assicurano come anche la ricetta lituana sia una vera prelibatezza.

 6. Russia (Mosca): insalata russa (+2 h)

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Le insalate sembrano avere un importante ruolo nella tradizione culinaria russa nell’ultima sera dell’anno. Tra le tipologie consumate abitualmente vi è, immancabile, l'Olivier salad, quella che noi chiamiamo insalata russa, ma anche un’altra varietà a base di aringhe, barbabietole, uova, patate e maionese. Con mele e patate invece la versione ad accompagnare oca o tacchino al forno.

 7. Tokyo: noodles e aringhe (+ 8 h)

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Un cenone con i tipici noodles a Tokyo e in gran parte del Giappone. Nello specifico questi particolari spaghetti si chiamano toshikoshi e ce ne sono diverse varianti, in base alla regione di riferimento. Gamberi, uova di aringa, oltre alle alghe nori tra le altre preparazioni più in voga.

 8. Australia (Canberra): barbecue (+11 h)

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Togliamoci calze pesanti e maglioni di lana per volare in Australia, dove con il buon Phileas indossiamo invece t shirt e pantaloni corti per un bel barbecue all’aperto. Essendo infatti estate nell’emisfero opposto al nostro, il caldo del 31 dicembre lo si combatte con abbondanti cene all’aperto, accompagnate da insalate, frutta fresca e punch. E ci salutiamo così, magari con un bel cocktail sulla spiaggia, brindando al nuovo anno in entrata e augurandovelo pieno di fortune e tanto cibo.

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Quello che i piatti non dicono
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