Una varietà dal sapore inconfondibile e dalla tipica forma allungata, da utilizzare non solo in piatti etnici: il riso basmati è un prodotto versatile e semplice da cucinare, a patto di rispettare alcune regole. Ecco come usarlo in piatti originali e invitanti, con qualche trucco e suggerimento per cucinarlo al meglio.
Dalle infinite varietà, il riso è uno degli alimenti più consumati al mondo: ricco di benefici, semplice da cucinare e da abbinare. Oggi parliamo di riso basmati, una particolare tipologia proveniente da India e Pakistan dal profumo inconfondibile e dalla tipica forma allungata. Spesso associato a piatti della cucina etnica, è un ingrediente versatile che si può abbinare anche a ingredienti e sapori della gastronomia di casa nostra. Ecco tutti i trucchi e i consigli per cucinarlo alla perfezione e qualche idea per portare in tavola ricette invitanti e originali.
Più che un prodotto specifico, il riso basmati si può considerare un piccolo universo: sono infatti 86 le varietà esistenti di basmati, anche se solo 18 posseggono tutti gli standard del riso originale.
Coltivato da tempo immemore in India e Pakistam, in particolare sulle colline prehimalayane del nord, è un riso non molto ricco di amido e molto consistente, che viene cucina soprattutto con la tecnica pilaf. Per cucinarlo alla perfezione è necessario osservare alcune semplici regole:
Potete cucinare il riso basmati con diversi metodi: solitamente si fa lessare, rispettando un rapporto di 1 a 5, ovvero una tazza di riso ogni cinque di acqua. Ma potete anche cuocerlo a vapore, nel forno a microonde o in quello tradizionale.
Il riso basmati è l'ingrediente fondamentale di tantissimi piatti della cucina indoasiatica, dove viene abbinato a legumi e verdure di diverso tipo, ma anche a carne o pesce. Tipico l'abbinamento con il curry, in piatti a base di verdire o insieme al pollo, il basmati si può usare anche per realizzare un riso alla cantonese, un'insalata dal sapore etnico, in abbinamento al salmone per un piatto freddo.
Potete cucinarlo al forno, o anche accostarlo a ingredienti freschi e insoliti come l'anguria e il primo sale; e se ne avete cucinato troppo, niente paura: riciclatelo in sfiziose frittelle.