
Ormai lo sappiamo, la carne andrebbe mangiata con moderazione, puntando sulla qualità. Poca e buona, insomma, da trattare nel migliore dei modi per non vanificare l’acquisto. Se al ristorante ci si affida all’esperienza dello chef per avere un piatto tenero e succoso, la cottura casalinga, soprattutto per chi è alle prime armi, può essere complessa e dotarsi di un termometro da cucina è uno di quei consigli da seguire per facilitare l’operazione. Non lo possiedi? La buona notizia è che ci si può avvalere di un trucco per capire quando la carne è pronta (al sangue, media o ben cotta) usando solamente le mani. Vediamo come si fa.
Il trucco della mano per capire se la carne è cotta
Cucinare è un’azione che ci invita ad attivare tutti i sensi e, nel caso specifico, sarà il tatto a venirti in aiuto. Per capire quando la carne è cotta senza avere un termometro, infatti, è utile mettere in pratica un trucco che ha come protagonista la sensibilità tattile della mano. Prendi come metro di paragone il palmo della mano, nello specifico il muscolo che si trova subito sotto il pollice: se ora unisci il pollice all’indice e poi, in sequenza, alle altre dita, noterai che il muscolo si contrae, diventando sempre più “duro”: succede lo stesso anche alla carne, che tende a irrigidirsi man mano che cuoce. Per stabilire il livello di cottura, quindi, procedi nel seguente modo:
- Carne cruda: ha la stessa consistenza della parte più bassa del pollice, quando la mano è aperta e il palmo è rivolto verso l'alto.
- Carne al sangue: unisci pollice e indice, non serve esercitare nessuna pressione, e tocca la parte bassa del pollice con l'altra mano. Se la carne ha la stessa consistenza significa che è cotta al sangue.
- Cottura media: unisci il pollice al medio e tocca sempre lo stesso punto. Se la carne ha quella texture, allora ha raggiunto una cottura media.
- Ben cotta: unisci il pollice e il mignolo: la tensione è al massimo. Se la carne ha questa consistenza allora è ben cotta.
Ricorda che la cottura della carne non è solo una questione di gusto personale: se il bovino, infatti, permette di scegliere, consumando una bistecca o un filetto al sangue se non addirittura quasi crudi (il celebre “bleu”, con una scottatura per lato che non supera il minuto), pollo, tacchino e maiale, al contrario, necessitano di essere ben cotti, per ragioni di sicurezza alimentare.
