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10 Aprile 2022 15:00

A Rebibbia i detenuti diventano sommelier: avviati i corsi professionali

Presso il carcere romano di Rebibbia i detenuti hanno la possibilità di diventare sommelier. Avviati corsi di specializzazione tenuti da professionisti appartenenti alla Fondazione Italiana Sommelier e destinate sia a donne sia a uomini.

A cura di Alessandro Creta
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Nuova, significativa, iniziativa di riscatto sociale legata all’enogastronomia protagonista presso il carcere romano di Rebibbia. Sono infatti stati avviati dei corsi per diventare sommelier dedicati ai detenuti: il primo, riservato alle donne, cominciato a inizio dicembre è in fase di conclusione nei prossimi giorni, con la cerimonia di assegnazione dei diplomi (abilitanti alla professione) alle 23 future degustatrici prevista per il 14 aprile. Il corso indirizzato agli uomini, invece, partirà a breve e coinvolgerà 34 detenuti che hanno deciso di approfondire la loro conoscenza legata al mondo del vino.

I corsi sono tenuti dai professionisti della Fondazione Italiana Sommelier e offrono ai detenuti che hanno scelto di diventare sommelier, oltre a una conoscenza più ampia del settore enologico, anche una possibilità concreta di riscatto sociale. Al termine della loro pena, infatti, a chi avrà ottenuto il diploma da degustatore verrà offerto un lavoro nel settore enoico e ristorativo.

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Alla cerimonia di consegna dei diplomi alle 23 detenute del carcere (durante la quale canterà Albano) presenzierà anche il presidente della Fondazione Italiana Sommelier Franco Ricci. Il quale, in un’intervento all’Ansa, si è detto particolarmente soddisfatto per questa iniziativa che coinvolge la sua associazione: "L'esperienza del carcere – ha detto il numero uno della Fis – è importantissima, colma di emozioni, sia per i docenti della Fondazione sia per le signore che hanno seguito il corso con un'attenzione e un'intelligenza uniche”. Grazie al corso tenuto nel carcere romano non sono stati solamente appresi la degustazione, l’analisi sensoriale del vino, la varietà di vigneti italiani e internazionali e il valore storico del vino “… ma anche e soprattutto le diversità che il vino offre dal punto di vista emotivo”, ha dichiarato Ricci.

Carcere, vino e cucina: gli altri progetti in Italia

Il carcere di Rebibbia si conferma particolarmente attento alla formazione umana e professionale dei propri detenuti, in particolar modo nell’ambito enogastronomico. Qualche mese fa, infatti, è stato avviato un progetto chiamato Cookery: forno e bottega alimentare (fuori dalle mura del penitenziario) in cui sono coinvolti sette detenuti.

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Altri in Italia i progetti simili. Presso il carcere di Palermo da tempo si realizzano dolci particolarmente apprezzati (pure da Mattarella), ma anche a Padova i detenuti sono coinvolti in un’iniziativa del genere: addirittura il New York Times è rimasto stregato dai prodotti qui realizzati, nello specifico dal panettone, considerato tra i migliori d'Italia e capace di riscuotere un notevole successo.

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