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8 Gennaio 2021 15:00

Bonus chef autonomi o dipendenti: ecco tutto ciò che c’è da sapere

La Legge di Bilancio 2021 introduce il bonus chef, che è stato previsto a favore dei cuochi professionisti, dipendenti o autonomi che siano, fino a 6.000 euro. Questi soldi verranno "erogati" sotto forma di rimborsi sulle tasse. Per accedere al bonus bisogna investire in macchinari o corsi di formazione professionali. Ecco quali sono i requisiti nel dettaglio.

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Nella Legge di Bilancio 2021 c’è una nota dedicata agli chef che effettuano la loro mansione come lavoratori autonomi o dipendenti all'interno dei ristoranti e degli hotel. Un bonus che supporta i lavoratori più colpiti dalla pandemia. Questo "ristoro" tiene conto del credito d’imposta, pari al 40% per quanto riguarda i costi sostenuti tra l'1 gennaio e il 30 giugno 2021 per tutti gli acquisti relativi alla propria mansione. In pratica si tratta di rimborsi sull’acquisto di macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari, su strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione o su corsi d’aggiornamento.

Bonus chef e credito di imposta per cuochi: quali sono i requisiti necessari?

Il testo originario del Disegno di Legge di Bilancio è stato confermato alla fine del 2020 e la cosa più importante che si evince dagli emendamenti sono le agevolazioni pensate per due gruppi specifici. Possono quindi accedere i lavoratori dipendenti e gli autonomi che possiedono una partita Iva, non necessariamente con il codice ATECO 5.2.2.1.0, relativo a cuochi e albergatori. Il requisito principale è solo quello di lavorare all’interno di ristoranti o alberghi per avere agevolazioni fino a 6.000 euro.

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I requisiti per accedere sono:

  • eseguire corsi di aggiornamento professionale entro il 30 giugno 2021;
  • effettuare l'acquisto di beni strumentali durevoli:
  • acquistare apparecchiature di classe energetica alta per la lavorazione, la conservazione, la trasformazione e la cottura degli alimenti;
  • dispositivi e strumentazioni professionali adatte all'attività di ristorazione.

Il rimborso tocca un tetto di 6.000 euro massimo a persona, fino al raggiungimento del 1 milione di euro stanziato. Questo vuol dire che una volta raggiunta la cifra complessiva i rimborsi si fermano. Può sembrare poco 1 milione per tutta la nazione ma, secondo le previsioni, la cifra dovrebbe essere ripartita fra circa 200.000 lavoratori autonomi. Per quanto riguarda il punto sulla compensazione invece, i soldi possono essere scalati da tutte le tasse tranne  l'IRPEF e IRAP.

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