
Il bonus ristoranti, anche noto come "fondo ristorazione" inserito nel decreto agosto è diventato legge. La misura vale 600 milioni di euro e prevede che i singoli beneficiari possano avvalersi di un contributo a fondo perduto. Il prestito va da un minimo di mille euro a un massimo di 10 mila euro, al netto dell'Iva.
Si tratta di uno dei più importanti decreti anti-Covid pensati per il settore della ristorazione, fortemente voluto dal ministero delle Politiche agricole e confermato dalla Conferenza Stato-Regioni. Da qualche giorno sono stati resi noti i requisiti per accedere al contributo e le modalità di erogazione.
I requisiti per chiedere il bonus ristoranti
- Possono accedere ristoranti, mense, catering, agriturismi, alberghi che abbiano un'attività di ristorazione;
- per accedere al bonus si dovrà dimostrare, con documenti fiscali alla mano, l'acquisto di prodotti agroalimentari e vitivinicoli italiani;
- gli acquisti dovranno riguardare almeno tre prodotti appartenenti a categorie diverse. Tra questi tre, il prodotto più acquistato non dovrà superare il 50% della spesa totale;
- questi prodotti dovranno rientrare in due specifiche categorie: vendita diretta o filiera nazionale integrale della materia prima del prodotto finito;
- ultimo, ma non ultimo, il calo di fatturato: per il contributo a fondo perduto, sarà necessario verificare che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore ai tre quarti dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi medi dei mesi da marzo a giugno 2019.
Chi può accedere al fondo per la ristorazione
I 600 milioni di euro stanziati saranno destinati alle imprese registrate con i seguenti codici ATECO prevalenti:
- 56.10.11 (ristorazione con somministrazione);
- 56.29.10 (mense);
- 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale);
- 56.10.12 (attività di ristorazione connesse alle aziende agricole);
- 56.21.00 (catering per eventi, banqueting), limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo;
- 55.10.00 (alberghi).
Come funziona il bonus ristoranti
Ogni ristoratore può presentare domanda attraverso il portale della ristorazione sul sito di Poste italiane, oppure direttamente agli sportelli di Poste italiane. Una volta verificati i requisiti, il ministero delle Politiche agricole autorizzerà Poste italiane ad accreditare un anticipo del 90% sul valore riconosciuto.

Entro 15 giorni il beneficiario del bonus dovrà presentare, sempre a Poste Italiane, le prove dei pagamenti dei prodotti. Questa operazione sbloccherà i bonifici a saldo del contributo concesso. Il contributo finanzia tutti gli acquisti effettuati dal 14 agosto 2020 in poi, quindi il bonus sarà retroattivo e potrà coprire anche la quota di spesa sostenuta nel periodo di stallo della misura.