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30 Novembre 2022 10:56

Ucraina: dal vigneto bombardato il vino che finanzia l’esercito nazionale

A marzo il vigneto era stato bombardato dai russi e ora da qui prende vita un vino che finanzia l'esercito ucraino impegnato in guerra. La storia del Grad Cru, un prodotto che sa di "polvere da sparo e metallo".

A cura di Alessandro Creta
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Il suo vigneto era stato bombardato solo pochi mesi fa, all'inizio del conflitto bellico che sta martoriando l'Est Europa. Mykhailo Molchanov, produttore di vino dell'Ucraina del Sud, però non si è perso d'animo e nonostante tutto ha continuato a curare le proprie piante con l'intenzione di dare vita a un vino che sapesse di resistenza e resilienza. Un prodotto della Regione dell’Oblast, vicino a Mykolaiv, in passato occupata anche dagli invasori, realizzato dall'azienda di famiglia.

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Un missile russo, fortunatamente rimasto inesploso, aveva colpito i suoi terreni e forse anche per questo Mykhailo ha deciso di destinare la totalità dei proventi del vino all'esercito nazionale. Questa particolare storia l'ha raccontata il magazine britannico di settore Decanter: "Era il 5 marzo, era la seconda settimana della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina – si legge – e quella mattina, Mykhailo e Georgiy Molchanov, padre e figlio proprietari dell'azienda vinicola Slivino nell'Oblast di Mykolaiv, nel Sud dell'Ucraina, sono usciti per potare il loro vigneto. Alloggiato in una fila di viti c'era un missile russo inesploso di un lanciatore Grad".

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Proprio dal nome del missile la scelta di chiamare il proprio vino Grad Cru (giocando sul termine Grand Cru, espressione usata per indicare un prodotto di qualità superiore), spumante a base di Riesling, Pinot Nero e Moscato prodotto in circa 400 bottiglie (delle 3000 totali che escono annualmente dall'azienda).

Un vino dalle note di polvere da sparo

Il conflitto si combatte anche a colpi di ironia: oltre alla scelta sul nome del vino sarcasmo anche per quanto riguarda l'analisi sensoriale del prodotto. Nelle note di degustazione, infatti, si legge: “note di metallo e polvere da sparo". Le bottiglie, prodotte come detto in poche centinaia di esemplari, sono andate sold out nel giro di una manciata ore dalla messa in vendita. Come fatto sapere dall'azienda l'intero ammontare dei proventi ricavati sono destinati a finanziare l'esercito ucraino.

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