
Quando ci mettiamo ai fornelli, conoscere e saper distinguere gli ingredienti è il primo passo per imparare a utilizzarli correttamente, sfruttandone al meglio gusto e proprietà. Quante volte ti sei chiesto qual è la differenza tra un porro e un cipollotto? E perché il porro, pur avendo un aspetto completamente diverso, ha un sapore simile a quello della cipolla? Pur condividendo alcune caratteristiche, questi quattro ingredienti sono molto differenti non solo per aroma e profumo, ma anche per utilizzo, digeribilità e versatilità. Oggi faremo finalmente chiarezza su questi dubbi, svelando tutto ciò che c'è da sapere sulle differenze fra cipolla, cipollotto, scalogno e porri, per utilizzarli con consapevolezza.
Differenze tra cipolla, cipollotto, porro e scalogno
Nonostante tutti appartengano alla famiglia delle Liliaceae, cipolla e cipollotto non sono la stessa cosa, così come scalogno e porro, che presentano sapori e aromi molto diversi. Ecco come distinguerli nel dettaglio:
Cipolla

Ingrediente povero per eccellenza, sulla cipolla è stato detto di tutto e il contrario di tutto, ma non si può negare che sia un elemento cardine della cucina, tanto quella nostrana quanto quella internazionale. Bianca, rossa o dorata, la cipolla può essere gustata sia cotta sia cruda (in particolare quella rossa di Tropea, vero e proprio vanto della produzione calabrese). Tagliarla può essere "commuovente" e, per digerirla meglio, esistono alcuni semplici trucchi. L'importante è averla sempre a disposizione per ogni tipo di ricetta: dal classico soffritto a deliziose polpette, passando per zuppe, marmellate e frittate.
Cipollotto
Il cipollotto è il bulbo della cipolla non ancora completamente maturo, ossia una cipolla che non ha concluso il suo ciclo vitale. In commercio possiamo trovare cipollotto bianco e cipollotto rosso: il primo ha un sapore più intenso e pungente e un profumo più deciso rispetto al secondo, che è più dolce. Molto diffuso nella cucina orientale, il cipollotto può essere utilizzato cotto, insieme o in sostituzione della cipolla, oppure crudo, aggiunto all'ultimo momento per arricchire zuppe, ramen e tartare.

Porro
Il porro, diuretico e povero di calorie, è il "cugino" della cipolla e si distingue per la sua forma cilindrica e allungata, con foglie verdi e fiori bianchi. Una volta eliminate le radici e le punte delle foglie più dure (che possono essere riciclate in brodi e zuppe), i porri possono essere utilizzati al posto o insieme alla cipolla, perfetti per soffritti e fondi, ma anche in ricette più elaborate. Il suo sapore è deciso e pungente, motivo per cui il porro, ortaggio tipicamente invernale, è ideale per risotti, zuppe, frittate, torte salate e sformati.

Scalogno
Sempre più apprezzato nelle nostre cucine, lo scalogno rappresenta una sorta di "terza via" tra aglio e cipolla, ed è senza dubbio un parente molto stretto di entrambi. Come la cipolla, lo scalogno viene coltivato per il suo bulbo, anche se in cucina si possono utilizzare anche le foglie, simili a quelle dell'erba cipollina. Il sapore dello scalogno è delicato e più aromatico rispetto alla cipolla (che risulta anche più facilmente digeribile) ed è sicuramente meno pungente dell'aglio. In commercio troviamo diverse varietà: lo scalogno rosa, il grigio, il giallo e il più diffuso scalogno rosso-bruno, dal bulbo leggermente più allungato. Lo scalogno può essere utilizzato sia crudo sia cotto: è ideale per risotti, primi piatti, zuppe di legumi e come base per salse, come la salsa bernese.
