La tortilla di patate è un piatto tipico della cucina spagnola ed è equiparabile ad una frittata di patate più alta e gustosa preparata con patate tagliate a fette spesse, uovo sbattuto e cipolla. La tortilla de patatas può essere consumata sia come secondo piatto ma anche come tapas: in Spagna, infatti, viene mangiata in qualsiasi bar o ristorante ad ogni ora della giornata perché è un piatto davvero molto sfizioso.
Tagliate le cipolle alla julienne 1. Lavate e pelate le patate e tagliatele in fette spesse circa un paio di millimetri 2. Scaldate in una padella capiente quattro cucchiai di olio extravergine d'oliva e, una volta riscaldata, versate le patate e le cipolle 3.
Tagliate le cipolle alla julienne 1. Lavate e pelate le patate e tagliatele in fette spesse circa un paio di millimetri 2. Scaldate in una padella capiente quattro cucchiai di olio extravergine d'oliva e, una volta riscaldata, versate le patate e le cipolle 3.
Fate soffriggere le patate e cipolle per circa un minuto a fuoco alto. Abbassate la fiamma, coprite con un coperchio e lasciate cuocere finché le patate non saranno morbide 4. Versate le patate e le cipolle all'interno di una ciotola capiente, lasciate raffreddare leggermente ed aggiungete le uova sbattute 5. Unite un cucchiaio d'olio extravergine nella padella, versate il composto e fate cuocere la tortilla spagnola cinque minuti per lato prima di servire 6.
Fate soffriggere le patate e cipolle per circa un minuto a fuoco alto. Abbassate la fiamma, coprite con un coperchio e lasciate cuocere finché le patate non saranno morbide 4. Versate le patate e le cipolle all'interno di una ciotola capiente, lasciate raffreddare leggermente ed aggiungete le uova sbattute 5. Unite un cucchiaio d'olio extravergine nella padella, versate il composto e fate cuocere la tortilla spagnola cinque minuti per lato prima di servire 6.
La tortilla di patate può essere conservata per un giorno coprendola e tenendola in un luogo fresco ed asciutto.
La tortilla spagnola viene consumata principalmente come tapa: stuzzichini presenti in ogni angolo di strada spagnola e tradizione estremamente popolare. L'origine di questa parola deriva come da tapar, coprire. Gli stuzzichini, che prima consistevano principalmente in salumi e formaggi, venivano posti sopra le brocche di vino per accompagnare la bibita e per tapparla in modo che non vi entrassero insetti all'interno.
L'origine di questi stuzzichini risale a Re Alfonso X e come spesso accade le ipotesi sulle effettive origini sono controverse: dalla più fantasiosa versione che prevede l'ingegno di un cameriere che coprì il bicchiere del Re con una fetta di prosciutto per evitare che vi entrasse la sabbia a seguito di una raffica di vento fino ad arrivare a quella più plausibile: Il Re non voleva che la gente si ubriacasse troppo in fretta ai suoi banchetti e ordinò che il vino venisse sempre accompagnato da stuzzichini.